Intorno alle ore 12:00 di oggi, 22 Gennaio 2024, nella città metropolitana di Torino si svolgerà il primo test della nuova fase di sperimentazione prevista per il 2024 di IT-alert, il sistema di allarme pubblico nazionale, sviluppato dalla Protezione Civile, di cui si sta dotando l’Italia, che grazie alla tecnologia cell broadcast informerà la popolazione in caso di gravi emergenze.
Continua, dunque, la sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico IT-alert, dopo che lo scorso 13 Ottobre 2023 si sono concluse, come previsto, le principali attività di test in tutte le Regioni e Province Autonome d’Italia.
In seguito, il 19 e il 20 Dicembre 2023 si sono svolti dei nuovi test, in quel caso coinvolgendo solo parte dei territori di alcune regioni e basandosi su due specifici scenari di rischio, ovvero il collasso di grandi dighe e gli incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso.
Questa nuova fase di test, dedicata a rischi specifici e su porzioni ridotte di territorio, come già raccontato da MondoMobileWeb nei giorni scorsi, proseguirà anche in queste prime settimane del 2024, coinvolgendo dal 22 al 26 Gennaio 2024 alcuni territori di 12 regioni.
Oltre al Piemonte, con il test odierno previsto a Torino, saranno coinvolte, in particolare, anche le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano.
Rispetto alle sperimentazioni di Dicembre 2023, oltre al collasso di grandi dighe e agli incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso, verrà simulato anche un incidente nucleare.
Ed è proprio quest’ultimo lo scenario previsto dal messaggio di test IT-alert che verrà recapitato oggi, 22 Gennaio 2024, sugli smartphone accesi e con connessione telefonica di coloro che intorno alle ore 12:00 si troveranno, anche in transito, nel territorio della città metropolitana di Torino.
Nel dettaglio, il testo della notifica mandata dal servizio di allerta in sperimentazione, relativo alla simulazione di un incidente nucleare, sarà il seguente:
TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Il testo del messaggio sperimentale rinvia quindi alla homepage del sito di IT-alert, dove è possibile accedere a una pagina di approfondimento che consente di visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale, nonché le informazioni su ciascuno dei casi di rischio specifico.
Per quanto riguarda, in particolare, il rischio di incidente nucleare, lo scenario simulato dal nuovo test che coinvolgerà tra qualche ora la città di Torino, secondo quanto riportato sul sito di IT-alert, si intende qualsiasi evento incidentale che implica conseguenze significative in termini di radioprotezione o sicurezza nucleare.
Come spiegato sul sito del sistema di allarme, nonostante in Italia non vi siano centrali nucleari in funzione, in altri Paesi, alcuni dei quali confinanti con l’Italia, sono invece attivi diversi impianti nucleari per la produzione energetica.
Pertanto, per fronteggiare eventuali incidenti oltre i confini nazionali, è stato emanato il Piano Nazionale per la Gestione delle Emergenze Radiologiche e Nucleari, che ipotizza tre scenari di incidente in base alla distanza dell’evento dai confini nazionali.
Lo scenario preso in considerazione da IT-alert, in questo caso, è quello derivante da un incidente nucleare entro i 200 chilometri dal confine italiano, che corrisponde alla fase operativa di “ALLARME”.
Dalla pagina di approfondimento sul sito di IT-alert, così come dalla homepage, è anche possibile raggiungere il questionario che, come per i precedenti test, potrà essere compilato per contribuire a implementare il sistema, anche da coloro che, pur trovandosi nell’area interessata dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica.
Come già spiegato, quello di oggi, 22 Gennaio 2024, a Torino, è solo il primo di una nuova serie di test dedicata a scenari di rischio specifici su porzioni circoscritte di territorio, che andrà avanti per i prossimi giorni fino a Venerdì 26 Gennaio 2024.
La sperimentazione, dunque, continuerà domani, 23 Gennaio 2024, intorno alle ore 14:30, con la simulazione di un incidente rilevante nello stabilimento industriale riportato qui di seguito:
Il giorno successivo, il 24 Gennaio 2024, intorno alle ore 12:00, con IT-alert verranno simulati altri quattro incidenti in stabilimenti industriali, nei seguenti territori:
A seguire, il 25 Gennaio 2024, intorno alle ore 12:00, nei seguenti territori si terrà la simulazione di altri incidenti industriali:
Inoltre, sempre nella stessa data, si terranno anche simulazioni di IT-alert per collassi di grandi dighe:
Si concluderà infine il 26 Gennaio 2024, intorno alle ore 12:00, con un incidente rilevante nel seguente stabilimento industriale:
Nella stessa data e nello stesso orario, verranno simulati anche i seguenti collassi di grandi dighe:
Come sottolineato nel sito di IT-alert, nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali si dovessero trovare impegnati in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza, le date dei test sopra riportati potrebbero subire variazioni.
Sempre secondo quanto indicato sul sito del sistema di allarme pubblico, queste nuove attività di sperimentazione hanno un doppio obiettivo, ovvero sperimentare IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio, e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici.
Il tutto, inoltre, si inserisce nella cornice più ampia del processo di avvicinamento alla possibile messa in operatività del servizio di allerta, che secondo quanto riportato nei mesi scorsi sul sito di IT-alert, è prevista per il mese di Febbraio 2024, plausibilmente dopo il 13 Febbraio 2024 quando terminerà ufficialmente il periodo di sperimentazione specificato dalla Direttiva del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare del 7 Febbraio 2023.
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