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Offerte Operator Attack verso lo stop: cosa ne pensano Adiconsum e UNC

Oggi, 9 Novembre 2023, le Associazioni dei Consumatori Adiconsum e UNC (Unione Nazionale Consumatori) hanno espresso il loro parere riguardo la recente approvazione, in IX Camera del Senato, dell’emendamento al DDL Concorrenza presentato dal Governo che potrebbe sancire lo stop alla pratica delle offerte di tipo Operator Attack.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, per l’esattezza, il 27 Ottobre 2023 alla Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato è passato un emendamento alla Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza 2022, con cui l’Esecutivo, su proposta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), intende regolare le offerte differenziate nella telefonia mobile.

Seguendo quindi le indicazioni dell’Antitrust, la misura, presentata per l’esattezza con due emendamenti identici, il primo a firma dei Senatori Pogliese, Amidei, Fallucchi e Maffoni, mentre il secondo siglato dai Senatori Bizzotto e Cantalamessa, vieta la formulazione di offerte di tipo Operator Attack riservate solo ad alcuni operatori, stabilendo un obbligo di non discriminazione in ragione del fornitore di provenienza.

Per chi non lo sapesse, infatti, le offerte Operator Attack sono una tipologia di offerte “underground”, commercializzate al di fuori del portafoglio standard degli operatori di telefonia, che solitamente vengono proposte a chi richiede la portabilità del numero provenendo da determinati altri operatori.

Dunque, dopo l’intervento dei Sindacati del settore Tlc e di Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), che il 7 Novembre 2023 hanno condiviso la loro posizione sul tema, oggi 9 Novembre 2023 è stata la volta di altre Associazioni dei Consumatori, Adiconsum e UNC, che si sono accodate nel commentare la vicenda.

In particolare, tramite un comunicato stampa Adiconsum ha espresso la propria preoccupazione sui possibili risvolti della norma inclusa nell’emendamento approvato in Commissione del Senato nei giorni scorsi, ritenendola un “passo indietro” rispetto alle altre azioni del Governo, relative al settore delle telecomunicazioni, che l’Associazione aveva invece accolto.

L’Associazione Difesa Consumatori ha infatti ricordato che, nei mesi scorsi, aveva appoggiato il Decreto Legge varato dall’Esecutivo contenente misure urgenti di finanziamento per investimenti di carattere strategico nel comparto Tlc, nonché l’ingresso del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nell’operazione NetCo di TIM, poiché a detta dell’Associazione si prendeva in esame il ripristino di un asset strategico per lo sviluppo del Paese come quello delle telecomunicazioni.

Di seguito, si riporta il resto del comunicato pubblicato da Adiconsum nelle ultime ore, relativamente all’approvazione dell’emendamento che potrebbe vietare le offerte Operator Attack riservate ai clienti provenienti da alcuni specifici operatori:

[…]

Premesso che le offerte differenziate per alcune categorie di consumatori sono una prassi consolidata già da tempo in altri settori strategici del Paese (v. abbonamenti piattaforme televisive, energia, ecc.), tale emendamento, a nostro parere, nello specifico, porterebbe ad una diminuzione della concorrenza e ad un abbassamento dei costi, con una riduzione dei margini di guadagno che impedirebbe alle compagnie di procedere a quegli investimenti necessari per il miglioramento della rete, ancora purtroppo deficitaria in molte aree, rallenterebbe lo sviluppo del 5G e il processo di digitalizzazione di cui ha tanto bisogno il sistema Italia. Tutto ciò con evidenti ripercussioni negative sull’occupazione e sui cittadini-consumatori.

Come già detto, sempre nella giornata di oggi, 9 Novembre 2023, si è fatta sentire anche l’Unione Nazionale Consumatori, che si è invece dichiarata favorevole alla misura proposta, ponendo l’attenzione sul fatto che si tratta di una norma presentata su indicazione dell’Antitrust, che intende vietare quelle che l’Associazione definisce “offerte selettive e poco trasparenti degli operatori telefonici”.

Queste, in particolare, sono le parole di Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che in data odierna ha dichiarato:

Nessuna retromarcia sull’emendamento del Governo al DDL Concorrenza che, seguendo le indicazioni di Antitrust e AGCOM, vieta le offerte tipo Operator Attack nel settore della telefonia.

Insomma, ben vengano le offerte personalizzate che grazie a prezzi convenienti portano vantaggi per i consumatori e una sana concorrenza, ma no a discriminazioni sulla base dell’operatore di provenienza. Sfruttare la propria posizione dominante nel mercato per tentare di far fuori operatori magari nuovi, non aumenta la concorrenza ma la riduce.

Neanche tra le Associazioni dei Consumatori, dunque, esiste un parere unanime nei confronti di questo emendamento al DDL Concorrenza, che nei prossimi mesi potrebbe sancire lo stop alle offerte di tipo Operator Attack, salvo eventuali modifiche che potrebbero essere apportate al testo in fase di approvazione definitiva.

Si precisa, infatti, che l’emendamento presentato dal Governo è stato solamente approvato in Commissione, mentre il DDL Concorrenza dovrà seguire l’apposito iter legislativo, che prevede prima l’approvazione in aula dal Senato e poi il passaggio alla Camera.

Dunque, prima di diventare legge, il DDL Concorrenza dovrà essere approvato sia dal Senato che dalla Camera.

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