TIM, aumenti di prezzo: ecco quanti clienti sono stati coinvolti nei primi 9 mesi del 2023
TIM, durante la conference call di oggi, 9 Novembre 2023, con cui sono stati illustrati i risultati del Gruppo al 30 Settembre 2023, ha fornito tramite l’AD Pietro Labriola e Andrea Rossini un aggiornamento sulla situazione delle rimodulazioni con aumenti di prezzo che stanno coinvolgendo la base clienti TIM nel corso del 2023, sottolineando che dopo nove mesi la campagna di rialzi sta funzionando anche meglio del previsto.
Oltre a presentare l’andamento dell’operatore telefonico durante il terzo trimestre del 2023, l’Amministratore Delegato di TIM ha quindi parlato anche questa volta delle campagne di rimodulazioni che stanno colpendo selettivamente alcuni clienti TIM di rete fissa e di rete mobile, così come fatto nel trimestre precedente, in quel caso con riferimento al primo semestre del 2023.
Come annunciato da TIM, nel corso del terzo trimestre 2023 è continuata la strategia “Volume to Value” dell’azienda, con il progressivo riposizionamento di TIM come brand premium.
In particolare, nel corso del 2023 sono stati annunciati vari incrementi di prezzo selettivi per i clienti esistenti sia fissi sia mobili.
Secondo quanto sottolineato dal Gruppo nei risultati del terzo trimestre del 2023, come conseguenza degli aumenti di prezzo, è aumentato l’ARPU sia nel fisso sia nel mobile, con impatti limitati sul tasso di abbandono (churn rate).
Nelle slide di presentazione dei risultati del Q3 2023, negli aggiornamenti riguardanti TIM Consumer sono presenti i dati relativi alle rimodulazioni annunciate nei primi 9 mesi del 2023, con incrementi di prezzo selettivi su buona parte della base clienti dell’operatore.
Le parole dell’AD Labriola sull’andamento delle rimodulazioni di TIM
In particolare, oltre a sottolineare che per TIM Consumer le tendenze stanno migliorando trimestre dopo trimestre, l’Amministratore Delegato Pietro Labriola ha sottolineato che dopo 9 mesi l’operatore ha dati a sufficienza per fare un bilancio, e la conclusione è che “gli aumenti di prezzo stanno funzionando come previsto”.
Nel dettaglio, come viene riportato nelle slide, nel 2023 sono stati coinvolti circa il 50% dei clienti TIM consumer di rete mobile e circa il 70% della base clienti di rete fissa consumer. Come già indicato nel precedente trimestre, queste percentuali corrispondono a circa 7,3 milioni di linee mobili consumer e circa 4,7 milioni di linee fisse consumer.
L’AD Labriola ha affermato che l’aumento dei prezzi mensili per i clienti TIM coinvolti è stato in media del 10%.
Come indicato nelle slide, in totale, grazie alle manovre di rimodulazione annunciate da TIM nei primi nove mesi del 2023, l’operatore si aspetta un incremento dei ricavi di quasi 75 milioni di euro nel 2023, mentre di circa 120 milioni di euro nel 2024.
Di questi, circa 7 milioni di euro nel 2023 e circa 11 milioni di euro nel 2024 riguardano i clienti PMI (piccole e medie imprese), di cui sono stati impattati circa 0,4 milioni di clienti nel fisso e circa 0,3 milioni di clienti nel mobile.
All’interno del documento della presentazione, in una tabella viene riportata la suddivisione del numero di clienti consumer coinvolti in base al mese a partire dal quale sono entrati in vigore gli aumenti.
In particolare, con la prima ondata di rimodulazioni entrata in vigore a Marzo 2023, sono stati coinvolti 0,4 milioni di clienti TIM di rete fissa consumer, mentre ad Aprile 2023 circa 2,1 milioni di clienti mobile consumer e 1,3 milioni di clienti di rete fissa consumer.
Successivamente, a Maggio 2023 sono stati poi convolti altri 2,1 milioni di clienti di rete fissa consumer, a Giugno 2023 circa 0,1 milioni di clienti di rete fissa consumer, poi a Luglio 2023 altri 1,5 milioni di clienti mobile consumer, e infine a Settembre 2023 sono stati impattati 0,8 milioni di clienti di rete fissa consumer e 3,7 milioni di clienti di rete mobile consumer.
Mentre l’ARPU sta crescendo, Labriola ha sottolineato che il tasso di abbandono (churn) di TIM è stato piuttosto stabile, nonostante il numero di clienti coinvolti dalle rimodulazioni ogni mese.
Inoltre, il churn a fine Settembre 2023 è stato leggermente più basso rispetto al dato di Marzo 2023, quando TIM ha cominciato ad aumentare i prezzi alla sua base clienti.
Labriola ha ringraziato il team dell’azienda che ha gestito “in maniera molto efficace” questo impegno, specificando che c’è ancora margine per migliorare la situazione nel 2024.
Per Andrea Rossini gli aumenti di prezzo stanno andando meglio del previsto
Oltre all’Amministratore Delegato Labriola, sulla questione dell’aumento dei prezzi sui già clienti TIM è intervenuto anche Andrea Rossini, Chief Consumer, Small & Medium Business Market Officer di TIM.
In seguito ad un domanda sulla possibilità di continuare ad effettuare rimodulazioni visto il buon impatto che ha avuto per TIM l’aumento dei prezzi applicato ai già clienti, Andrea Rossini ha risposto affermando che TIM ha applicato degli aumenti di prezzo molto estesi, ma che non si hanno ancora a disposizione i risultati completi.
In questo senso, Rossini ha citato ad esempio il fatto che circa 3,7 milioni di clienti mobile sono stati colpiti dagli aumenti solo a partire da Settembre 2023, per cui le evidenze di questi rialzi saranno visibili nel quarto trimestre del 2023.
Si ricorda inoltre che di recente TIM ha annunciato ulteriori rimodulazioni per alcuni clienti di rete fissa dal 1° Dicembre 2023.
Andrea Rossini sottolinea che TIM ha ottenuto dei buoni risultati da queste campagne di rimodulazioni sui prezzi, meglio di quanto previsto dall’operatore.
Inoltre, il dirigente di TIM sostiene che nell’intero mercato telco si nota una tendenza generale di rialzo dei prezzi, che sono stati applicati anche da altri operatori.
Infine, Rossini ha ribadito che, in generale, l’attività di rialzo dei prezzi è stata “abbastanza buona” per TIM, mentre ciò che arriverà adesso saranno anche evidenze di un tasso di abbandono relativamente basso.
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