Reti mobili, approvato emendamento per innalzamento dei limiti elettromagnetici in Italia
Oggi, 27 Ottobre 2023, la Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato ha approvato l’emendamento al DDL Concorrenza presentato da Fratelli d’Italia, che consente l’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, così come dei relativi valori di attenzione e obiettivi di qualità.
Come già raccontato da MondoMobileWeb, quello delle emissioni elettromagnetiche in Italia è un tema molto sentito all’interno del mondo delle telecomunicazioni, con particolare riferimento al settore della telefonia mobile, tanto che a Luglio 2023 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), nell’ambito della predisposizione del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, aveva proposto al Governo di adottare una misura proprio per l’innalzamento dei limiti elettromagnetici.
In Italia, infatti, in materia di limiti alle emissioni elettromagnetiche vige ancora una normativa molto più stringente rispetto ad altri Paesi europei, con la Legge n. 36 del 22 Febbraio 2001 e il successivo DPCM dell’8 Luglio 2003 che hanno stabilito il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità a 6 V/m, contro i 61 V/m massimi stabiliti a livello internazionale dall’ICNIRP (Commission on Non-Ionizing Radiation Protection).
Adesso, invece, con l’approvazione del nuovo emendamento al DDL Concorrenza in IX Commissione del Senato, l’Italia si appresta ad innalzare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici dagli attuali 6V/m a un valore di 15 Volt per metro.
Il nuovo limite d’intensità, che sarà applicato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge, come riportato nel testo, è stato fissato “in via provvisoria e cautelativa”, ma comunque “alla luce delle più recenti e accreditate evidenze scientifiche”, con l’obiettivo di potenziare le reti mobili del Paese.
Sulla questione si è espresso anche Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), dichiarando che, con l’approvazione in Commissione di questo emendamento che consente l’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, “finalmente l’Italia si muove nella direzione europea, recuperando ritardi decennali“.
Il Ministro Urso, inoltre, con un post pubblicato oggi, 27 Ottobre 2023, sui suoi profili social, ha poi affermato:
Con l’innalzamento dei limiti ai campi elettromagnetici l’Italia diventa più competitiva.
Questa misura rappresenta una svolta importante per lo sviluppo del Paese: migliorerà la connettività mobile sul territorio garantendo una qualità di servizi superiore per i cittadini e consentirà alle imprese di diventare più competitive.
L’avevamo detto e l’abbiamo fatto.
Di seguito, invece, si riporta il testo integrale dell’emendamento 4.0.9 firmato dai Senatori di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese, Bartolomeo Amidei, Anna Maria Fallucchi e Gianpietro Maffoni, che introduce un Articolo 4-bis nel testo del DDL Concorrenza, per l’adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici:
Dopo l’articolo 4, inserire il seguente:
Art. 4-bis
(Adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici)
1. Al fine di potenziare la rete mobile e garantire a utenti e imprese l’offerta di servizi di connettività di elevata qualità, senza pregiudizio per la salute pubblica, entro sessanta dalla data di entrata in vigore della presente legge, i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità di cui all’articolo 4, comma 2, della legge quadro 22 febbraio 2001, n. 36, sono adeguati, secondo il procedimento ivi previsto, alla luce delle più recenti e accreditate evidenze scientifiche, nel rispetto delle regole, delle raccomandazioni e delle linee guida dell’Unione europea. Si applica il comma 3 dell’articolo 4 della legge n. 36 del 2001.
2. Scaduto il termine di cui al comma 1, in assenza di specifiche previsioni regolamentari di adeguamento e sino a quando le stesse non saranno definitivamente adottate, i livelli di riferimento dell’intensità di campo per i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici di cui alle tabelle 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 luglio 2003 sono in via provvisoria e cautelativa fissati a un valore di quattro volte inferiore a quello considerato tollerabile dalla raccomandazione 1999/519/EC del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999.
3. All’articolo 4, comma 1, lettera b), della legge quadro 22 febbraio 2001, n. 36 sono apportate le seguenti modificazioni:
a) le parole: “in particolare il Ministro della sanità” sono sostituite dalle seguenti: “in particolare il Ministro della salute”;
b) dopo le parole: “alta frequenza”, sono aggiunte le seguenti: “e il Ministro delle imprese e del made in Italy effettua, anche avvalendosi di soggetti in house aventi comprovata esperienza nel campo scientifico e tecnologico, la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi a sorgenti connesse ad impianti, apparecchiature e sistemi radioelettrici per usi civili di telecomunicazioni, al fine di implementare e sostenere le attività di monitoraggio ambientale e consentire una più efficiente e razionale gestione dello spettro elettromagnetico”.
4. All’articolo 4, comma 2, della legge quadro 22 febbraio 2001, n. 36, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’alinea, dopo le parole: “presente legge” sono aggiunte le seguenti: “e sono aggiornati in relazione alle nuove evidenze scientifiche in materia, alla pubblicazione di rapporti o linee guida internazionali, a direttive specifiche o raccomandazioni europee con cadenza almeno triennale”;
b) alla lettera a), dopo le parole: “di concerto con il Ministro della”, la parola: “sanità” è soppressa e sono inserite le seguenti: “salute e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, per quanto riguarda le sorgenti fisse connesse a impianti, sistemi e apparecchiature radioelettrici per usi civili di telecomunicazione”;
c) alla lettera b), dopo le parole: “su proposta del Ministro della” la parola: “sanità” è soppressa e sono inserite le seguenti: “salute e il Ministro delle imprese e del made in Italy, per quanto riguarda le sorgenti fisse connesse a impianti, sistemi e apparecchiature radioelettrici per usi civili di telecomunicazione”;
5. Entro il 31 ottobre di ogni anno la Fondazione Ugo Bordoni pubblica un rapporto sui valori reali di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico ambientali delle reti mobili. La Fondazione, in attuazione di un protocollo di intesa stipulato tra il Ministero delle imprese e del made in Italy, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e il Ministero della salute, sentita la conferenza unificata, supporta le Agenzie regionali per la protezione ambientale e gli Ispettorati territoriali del Ministero delle imprese e del made in Italy nell’attuazione di campagne annuali di misurazione al fine di informare la popolazione sui livelli di campo elettromagnetico effettivamente presenti sul territorio, nonché di fornire alle Regioni e agli enti locali dati e informazioni utili per migliorare il processo di localizzazione e di controllo degli impianti sorgenti di campi elettromagnetici.
6. Dalle disposizioni di cui al comma 4 non devono derivare ulteriori oneri per il bilancio dello Stato.
Secondo quanto specificato dall’emendamento al DDL Concorrenza, dunque, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge verrà implementato un nuovo limite ai livelli d’intensità di campo per i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, che verrà fissato a un valore quattro volte inferiore al limite stabilito a livello internazionale.
Pertanto, come già spiegato, dato che il limite massimo fissato dall’ICNIRP è pari a 61 V/m, nei prossimi mesi i limiti alle emissioni elettromagnetiche in Italia potrebbero passare dagli attuali 6 V/m a 15 V/m, salvo ulteriori disposizioni che potrebbero essere date in fase di approvazione definitiva.
Al momento, infatti, l’emendamento è stato solamente approvato in Commissione, mentre prima di diventare effettivamente una legge la misura dovrà seguire l’apposito l’iter legislativo, che prevede prima l’approvazione in aula dal Senato e poi il passaggio alla Camera.
Non è escluso, dunque, che prima di essere approvato definitivamente l’emendamento possa passare attraverso ulteriori modifiche.
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