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IT-alert, nuovo report sui questionari: i dati dopo i test in tutte le Regioni

Lo scorso Venerdì 13 Ottobre 2023 si è conclusa, come previsto, la seconda fase di sperimentazione di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia. A seguito delle attività di test in tutte le Regioni e Province Autonome, sono stati circa 2,7 milioni i questionari compilati.

Come raccontato da MondoMobileWeb, i test del nuovo sistema di allarme IT-alert sono cominciati a fine Giugno 2023 e sono stati organizzati, coinvolgendo direttamente la popolazione, dal Dipartimento della Protezione Civile in sinergia con le strutture di protezione civile delle Regioni e delle Province Autonome di Bolzano e Trento, con la cooperazione di tutto il Servizio nazionale.

L’obiettivo di queste sperimentazioni non era soltanto far conoscere IT-alert, ma soprattutto verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e sistemi operativi.

In questo senso, tramite un questionario dedicato compilabile online, sono state raccolte direttamente le indicazioni degli utenti, ossia coloro che potrebbero essere coinvolti in situazioni di emergenza e ricevere quindi il messaggio di allerta una volta che il sistema sarà operativo.

In concomitanza con la Giornata internazionale per la riduzione del rischio da disastri, l’ultimo appuntamento di queste sperimentazioni ha coinvolto, Venerdì 13 Ottobre 2023, la Provincia autonoma di Bolzano.

Inoltre, nell’ambito della Settimana Nazionale della Protezione Civile 2023, nello stesso giorno si è svolta anche un’esercitazione organizzata dalla Provincia Autonoma di Trento, che, con l’obiettivo di sperimentare il sistema in aree ridotte di territorio in zona montana, ha visto una serie di test di invio del messaggio nelle aree del bacino del fiume Brenta in Valsugana.

Come annunciato nelle scorse settimane sul sito di IT-alert, l’operatività del nuovo sistema di allarme è prevista, al momento, per il mese di Febbraio 2024, plausibilmente dopo il 13 Febbraio 2024 quando terminerà ufficialmente il periodo di sperimentazione specificato dalla Direttiva del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare del 7 Febbraio 2023.

Intanto, a seguito delle attività di test in tutte le Regioni e Province Autonome italiane, come detto sono stati compilati circa 2,7 milioni di questionari.

Secondo quanto riportato nel nuovo report (ecco il documento completo), coloro che hanno ricevuto il messaggio di prova sono circa il 93% di coloro che hanno compilato il questionario, mentre il restante 7% ha indicato di non averlo ricevuto sebbene si trovasse, nel giorno e nell’ora dei test, sul territorio interessato.

Tra coloro che hanno ricevuto il messaggio di IT-alert, complessivamente il 92% ha risposto di averlo trovato chiaro, a conferma dell’esito dei primi cinque test svolti tra Giugno e Luglio 2023.

Inoltre, sempre rispetto al totale di chi ha indicato di aver ricevuto il messaggio, l’89% ha dichiarato di non aver avuto problemi a interagire con lo stesso: la principale difficoltà riscontrata, comunque, è stata la scomparsa del messaggio dopo la visualizzazione.

Come indicato nei dati del report, alla domanda “Hai compreso subito che si trattava di un messaggio istituzionale?”, il 59% di risposte positive della prima fase di sperimentazioni è diventata adesso un 89%, ma sono rimaste allo stesso tempo, all’interno dell’11% rimanente, persone che dichiarano di aver pensato potesse trattarsi di un virus.

Se durante i primi cinque test prevaleva una sensazione di spavento al momento della ricezione del messaggio, adesso, a fase conclusa, tra gli stati d’animo suscitati prevalgono quelli positivi e neutri di stupore e sorpresa e di calma e tranquillità.

Nonostante ciò, l’86% dei partecipanti ha comunque confermato di aver sentito parlare di IT-alert nei giorni precedenti le attività di sperimentazione, prevalentemente tramite social media e web.

Come sottolineato nel sito ufficiale di IT-alert, questi nuovi dati hanno fatto riscontrare, complessivamente, un progressivo miglioramento qualitativo rispetto ai test di Giugno e Luglio 2023, confermando inoltre una tendenza positiva nell’esperienza degli utenti.

Sarà tuttavia necessaria, a detta della Protezione Civile, un’intensa attività di revisione e implementazione del sistema affinché possa diventare effettivamente ed efficacemente operativo.

Editing Maurizio Contina

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