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IT-alert, oggi 13 Ottobre 2023 ultimo test: messaggio nella Provincia Autonoma di Bolzano

Sperimentazioni anche nelle aree del bacino del fiume Brenta nella Provincia di Trento

Durante la giornata di oggi, 13 Ottobre 2023, si svolgerà l’ultimo test della fase di sperimentazione di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale di cui si sta dotando l’Italia. Il messaggio di allarme, questa volta sarà inviato a chi si trova nella Provincia Autonoma di Bolzano, in Trentino Alto Adige.

Si premette innanzitutto che IT-alert è sviluppato dalla Protezione Civile e, grazie alla tecnologia cell broadcast, informerà la popolazione in caso di gravi emergenze o eventi calamitosi.

Dopo essere stato provato in alcune regioni pilota, nello specifico in Toscana il 28 Giugno 2023, in Sardegna il 30 Giugno 2023in Sicilia il 5 Luglio 2023in Calabria il 7 Luglio 2023 e infine in Emilia Romagna il 10 Luglio 2023, a partire dal 12 Settembre 2023 il sistema di allarme è entrato nella sua seconda fase di sperimentazioni, che mano a mano, in due o tre regioni alla volta, sta coinvolgendo anche il resto dell’Italia.

Con questa seconda fase, fino ad ora sono stati svolti in particolare sei test, rispettivamente il 12 Settembre 2023 in Campania, Friuli Venezia Giulia e Marcheil 14 Settembre 2023 in Piemonte, Puglia e Umbriail 19 Settembre 2023 in Basilicata, Lombardia e Moliseil 21 Settembre 2023 in Valle d’Aosta e Veneto, il 26 Settembre 2023 in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento (Trentino Alto Adige) e il 27 Settembre 2023 in Liguria e Lazio.

Questa volta, invece, durante la giornata di oggi 13 Ottobre 2023, si svolgerà come detto il settimo e ultimo test nella Provincia Autonoma di Bolzano, sempre in Trentino Alto Adige.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, con quest’ultimo test si concluderà quindi l’intera fase di sperimentazione del sistema IT-alert, la cui operatività, al momento, è prevista per il mese di Febbraio 2024, plausibilmente dopo il 13 Febbraio 2024 quando terminerà ufficialmente il periodo di sperimentazione specificato dalla Direttiva del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare del 7 Febbraio 2023.

Come sempre, anche questa volta la sperimentazione avverrà intorno alle ore 12:00, con l’invio del messaggio di allarme a tutte le persone che si troveranno, anche in transito, nel territorio bolzanino e con possibile interessamento delle aree limitrofe delle altre regioni e della Provincia Autonoma di Trento.

Il testo completo del messaggio, ripetuto anche in lingua tedesca inglese, è sempre il solito:

IT-Alert

Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

Si ricorda che durante questi test, il messaggio che viene inviato sugli smartphone è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

Inoltre, il testo del messaggio rinvia sempre alla compilazione di un questionario sul sito di IT-alert, dando la possibilità di fornire feedback e segnalare eventuali malfunzionamenti.

Sempre oggi 13 Ottobre 2023, prima della sperimentazione nella Provincia Autonoma di Bolzano, in particolare tra le ore 9:30 e le ore 11:50, nell’ambito dell’esercitazione organizzata per la Settimana Nazionale della Protezione Civile 2023 dalla Provincia Autonoma di Trento è prevista anche una serie di test nelle aree del bacino del fiume Brenta in Valsugana.

Con questi nuovi test aggiuntivi, annunciati soltanto ieri 12 Ottobre 2023 sul sito ufficiale di IT-alert, l’obiettivo è quello di sperimentare il sistema in aree ridotte di territorio, verificare il possibile overshooting tra zone ravvicinate e testare la corretta ricezione del messaggio in aree montane.

In questo caso, i comuni interessati dall’esercitazione saranno raggruppati in diverse aree e saranno raggiunti da 5 messaggi nel seguente ordine:

  • Novaledo, Roncegno Terme e Borgo Valsugana;
  • Borgo Valsugana e Castelnuovo;
  • Castelnuovo, Castel Ivano e Ospedaletto;
  • Ospedaletto e Grigno;
  • Grigno.

Si specifica inoltre che il messaggio di test relativo a questa esercitazione sarà personalizzato per ogni area (sarà quindi diverso rispetto a quello sopra riportato) e, anche in questo caso, come avvenuto per ogni test su base regionale, coloro che si troveranno nei comuni interessati dalla sperimentazione saranno invitati a compilare il questionario dedicato sul sito ufficiale di IT-alert.

Sempre a proposito dei questionari, come riportato nel sito del nuovo sistema di allarme lo scorso 28 Settembre 2023, da quando sono iniziati i test lo scorso mese di Giugno 2023, sono stati raggiunti oltre 2,5 milioni di questionari compilati.

In questo senso, a detta della Protezione Civile, i dati raccolti hanno già consentito di agire in modo mirato sulle funzionalità del servizio, il cui miglioramento è stato verificato nei vari test che si sono svolti in questi mesi.

Si ricorda sempre che per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app. Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi non ricevono i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone utilizzato, così come dal sistema operativo e della versione installata.

In ogni caso, anche se la voce “IT-alert” (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata, i messaggi, sia durante i test che quando il sistema sarà operativo, arriveranno ugualmente poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Come sempre, si specifica che gli obiettivi di questi test sono quelli di fare conoscere il nuovo sistema alle persone che potrebbero essere coinvolte in situazioni di emergenza quando IT-alert sarà operativo, verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e raccogliere indicazioni dagli utenti, tramite un questionario, per implementare il servizio (collaborando anche con gli operatori di rete mobile).

Il nuovo sistema di allarme pubblico, che come detto, salvo cambiamenti, sarà operativo dal mese di Febbraio 2024, è previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento e del Consiglio Europeo dell’11 Dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.

In Italia, al momento, la Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio Nazionale della Protezione Civile, 6 casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Quando sarà operativo, IT-alert consentirà infatti agli operatori di telefonia mobile di mandare un avviso sui dispositivi presenti all’interno di una zona interessata da un’emergenza o da un evento calamitoso, con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

Il sistema andrà a integrare le modalità di comunicazione già previste attualmente: non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale.

Grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare il più possibile l’area interessata dall’emergenza, le notifiche di IT-alert arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Si segnala infine che, oltre ad emettere un suono di allarme, quando il nuovo sistema sarà attivo il messaggio inviato in caso di emergenza indicherà il mittente, il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate con urgenza.

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