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WINDTRE, scorporo rete mobile: incontro con i Sindacati al Ministero del Lavoro

Ieri, 19 Settembre 2023, si è svolto un nuovo incontro tra le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL, unitamente alle strutture Territoriali e alle RSU, e WindTre S.p.A, durante il quale, stavolta alla presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si è continuato a discutere sul piano di scorporo del ramo della rete mobile dell’azienda, su cui i Sindacati da tempo si dichiarano contrari.

Si tratta, per la precisione, del secondo ed ultimo incontro previsto dalle procedure di raffreddamento che le Organizzazioni Sindacali hanno aperto nei confronti dell’operatore lo scorso 6 Settembre 2023, facendo quindi seguito al precedente confronto avvenuto lo scorso 11 Settembre 2023, voluto dai Sindacati TLC per fare chiarezza sulla presunta carenza di informazioni in merito al nuovo piano industriale della società.

Secondo quanto dichiarato da SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL in un comunicato unitario, anche questa volta WINDTRE non ha fornito risposte ritenute adeguate sui dubbi avanzati dai Sindacati relativamente al piano di scorporo, dichiarando in particolare di non avere novità da comunicare tali da giustificare l’apertura di un tavolo sindacale.

Nello specifico, i quesiti posti all’operatore sullo scorporo della propria infrastruttura di rete, gli stessi avanzati allo scorso tavolo dell’11 Settembre 2023, riguardavano la messa in campo o meno dei processi regolatori con le relative autorizzazioni necessarie, la sottoscrizione o meno degli accordi commerciali, l’eventuale data dello scorporo, le modalità in base alle quali avverrà l’operazione e la ratio industriale dietro l’intero progetto.

Per le Organizzazioni Sindacali, WINDTRE non è quindi stata in grado, ancora una volta, di entrare nel merito del progetto, ribadendo le informazioni date quando il progetto di scorporo è stato inizialmente presentato, a fine Marzo 2023.

Il tutto, sempre secondo quanto sostenuto dai Sindacati del settore TLC, continuando a richiedere ai lavoratori di comunicare, entro il prossimo 30 Settembre 2023, la loro adesione all’operazione e la relativa rinuncia all’impugnativa.

Di seguito, il resto del comunicato congiunto pubblicato da SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL, successivamente all’incontro avvenuto con WINDTRE, al Ministero del Lavoro, il 19 Settembre 2023:

Ma come, l’azienda continua a rimanere silente anche di fronte al Ministero e i lavoratori, invece, si devono esprimere? Inoltre troviamo veramente bizzarro che l’azienda ci abbia oggi accusato di non aver fatto una proposta alternativa allo spezzatino da loro proposto.

Ricordiamo al management di WindTre, che evidentemente è di corta memoria, il titolo del nostro comunicato del 29 Marzo 2023: WindTre resti un’azienda unica e integrata!.

Quello era e, quello resta, il nostro piano industriale per WindTre, insieme all’apertura del tavolo istituzionale con il MIMIT per cercare soluzioni alla crisi di settore.

Per queste ragioni abbiamo chiuso, con un mancato accordo, la procedura di raffreddamento e, sin dai prossimi giorni, decideremo e comunicheremo tutte le azioni da mettere in campo rassicurando ancora una volta tutte le lavoratrici ed i lavoratori, che nessuno verrà lasciato solo.

Le Organizzazioni Sindacali, dunque, ribadendo la loro contrarietà all’operazione e ricordando l’alternativa proposta a WINDTRE al progetto, che da tempo definiscono “spezzatino”, hanno comunicato la chiusura della procedura di raffreddamento, che si è quindi conclusa senza aver raggiunto un accordo.

Si ricorda che, a fine Marzo 2023 WINDTRE ha esposto ai Sindacati l’intenzione di scorporare la rete mobile dall’azienda creando una NetCo, la cui quota di maggioranza verrebbe venduta al fondo svedese EQT.

Nello specifico, dal punto di vista societario, le quote di proprietà rimarranno per il 40% a CK Hutchison, la holding di Hong Kong che detiene interamente l’operatore italiano Wind Tre, mentre il restante 60% sarà ceduto ad EQT, che subentrerà come partner finanziario.

Nella nuova NetCo, dunque, dovrebbe essere trasferita tutta l’infrastruttura di rete mobile rimasta di proprietà di Wind Tre: si ricorda infatti che Cellnex ha acquistato le torri di CK Hutchison in vari mercati, fra cui anche l’Italia, dove l’operatore gestisce il marchio WINDTRE, mentre lo scorso 3 Gennaio 2023 WINDTRE e Iliad Italia hanno dato ufficialmente vita a Zefiro Net s.r.l., la Joint Venture detenuta al 50% dai due operatori telefonici italiani che avrà il compito di gestire e sviluppare in maniera congiunta le rispettive reti mobili, anche 5G, nelle aree meno densamente popolate d’Italia. Zefiro Net S.r.l. ha acquistato la proprietà e la gestione tecnica, per conto dei due soci, dell’infrastruttura fisica che consente la fornitura di servizi radiomobili in un’area in cui risiede circa il 26,8% della popolazione italiana.

Questo piano, oltretutto, dovrebbe coinvolgere anche il trasferimento delle relazioni contrattuali con le terze parti, i servizi di connettività wholesale, sia verso WINDTRE che verso altri operatori, nonché tutto il personale (per un totale di circa 2.000/2.200 lavoratori) che rientrano nel perimetro della NetCo, la quale avrà, oltre ad una sua funzione Technology, anche le funzioni Finance, HR, Legal, Audit, Business Development e Service Management.

Contrari fin da subito all’operazione, i Sindacati TLC hanno nuovamente incontrato WINDTRE lo scorso 12 Aprile 2023, per esperire un tentativo di conciliazione tra le parti, comunicando però di non aver trovato alcun accordo.

Il 21 Aprile 2023, quindi, SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL hanno proclamato una giornata di sciopero in tutte le sedi italiane dell’azienda, che si è svolto il 4 Maggio 2023, a cui poi è seguito il primo sciopero nazionale dell’intero settore delle telecomunicazioni avvenuto il 6 Giugno 2023, indetto dagli stessi Sindacati per manifestare la loro contrarietà alla riduzione dei posti di lavoro avviata da diverse aziende e allo scorporo delle reti dai servizi, con un’adesione allo sciopero arrivata a picchi dell’80%.

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