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IT-alert: test in Basilicata, Lombardia e Molise oggi 19 Settembre 2023

Nelle regioni Basilicata, Lombardia e Molise, durante la giornata di oggi, 19 Settembre 2023, si svolgerà il terzo test della nuova fase di sperimentazioni di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale di cui si sta dotando l’Italia.

Nei mesi scorsi, il sistema IT-alert era stato già provato in alcune regioni, nello specifico in Toscana il 28 Giugno 2023, poi in Sardegna il 30 Giugno 2023in Sicilia il 5 Luglio 2023in Calabria il 7 Luglio 2023 e infine in Emilia Romagna il 10 Luglio 2023.

A partire dal 12 Settembre 2023, come raccontato da MondoMobileWeb, è partita invece la seconda fase di test che mano a mano coinvolgerà tutte le restanti regioni d’Italia e le due province autonome di Bolzano e Trento, questa volta quasi sempre in tre regioni alla volta invece che una sola.

Il primo test del nuovo calendario, svoltosi appunto il 12 Settembre 2023, è avvenuto nelle regioni Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche. Due giorni dopo, il 14 Settembre 2023, si è svolto invece il secondo test nelle regioni Piemonte, Puglia e Umbria. Oggi 19 Settembre 2023 è invece il giorno del terzo test, che come detto interesserà le regioni Basilicata, Lombardia e Molise.

Come successo nelle scorse regioni, anche questa volta il test avverrà intorno alle ore 12:00, con l’invio di un messaggio di allarme a tutte le persone che si troveranno, anche in transito, nel territorio lucano, lombardo o molisano e con possibile interessamento delle aree limitrofe delle altre regioni.

Si specifica sempre che, durante questi test, il messaggio che viene inviato sugli smartphone è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

Il testo del messaggio sperimentale, inoltre, rinvia alla compilazione di un questionario sul sito ufficiale di IT-alert, dando la possibilità agli utenti di fornire feedback e segnalare eventuali malfunzionamenti.

Di seguito si riporta il testo completo, che nel messaggio è ripetuto anche in lingua inglese:

IT-Alert

Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

Si ricorda che per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app. Anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata, i messaggi, sia durante i test che quando il sistema sarà operativo, arriveranno ugualmente poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi non ricevono i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

In ogni caso, la notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone utilizzato, così come dal sistema operativo e della versione installata.

Durante lo scorso 7 Settembre 2023, nella regione Basilicata, il sistema IT-alert è stato presentato dal capo di gabinetto della Presidenza della Giunta, Michele Busciolano, e dal dirigente regionale della Protezione civile, Giovanni Di Bello.

Michele Busciolano ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa con le seguenti parole:

IT-Alert segna un cambiamento epocale nella gestione della comunicazione da condividere tempestivamente con i cittadini in occasione di particolari emergenze. Un cambiamento di paradigma significativo nel rapporto tra la pubblica amministrazione, in particolare le strutture di protezione civile, e la cittadinanza.

Il dirigente della Protezione civile della regione, Giovanni Di Bello, ha sottolineato invece come di seguito:

I cittadini lucani che il 19 Settembre riceveranno il messaggio IT-Alert non avranno nulla da temere, in questa fase stiamo testando il sistema in modo da arrivare pronti al mese di Febbraio 2024, quando passeremo alla fase operativa e in caso di emergenze importanti saremo in grado di allertare tempestivamente i cittadini suggerendo loro i comportanti individuali e collettivi da adottare.

IT-Alert si affiancherà ai sistemi di allarme già esistenti, anche a livello locale, e i rischi per i quali verrà impiegato sono un eventuale maremoto generato da un sisma, il collasso di una grande diga, eventi vulcanici e maremoti da essi generati, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti alla direttiva Seveso.

IT-Alert non comporta nessuna violazione della privacy, in quanto nessun dato personale di chi riceve la comunicazione verrà trattato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. Una volta ricevuto il messaggio, su base volontaria sarà possibile compilare un breve questionario per comunicare l’avvenuta ricezione dell’avviso.

Sempre Di Bello, nei giorni scorsi ha rivolto inoltre il seguente invito:

I lucani che alle ore 12:00 di martedì 19 Settembre sceglieranno di compilare il questionario in arrivo con il messaggio IT-Alert, contribuiranno a migliorare il nuovo sistema di allarme pubblico che, dopo questa fase sperimentale, dal mese di febbraio 2024 diventerà operativo in tutta Italia e sarà fondamentale nelle situazioni di emergenza per informare i cittadini.

Un paio di minuti del nostro tempo, oggi, potranno servire a garantire la qualità del servizio domani, per la salvaguardia nostra, dei nostri familiari e dell’intera collettività.

La fragilità dei nostri territori, i cambiamenti climatici, l’imprevedibilità dei processi naturali e l’eventualità che possano accadere incidenti rilevanti ci impongono di adeguare ai nostri tempi le misure da adottare in previsione e in occasione di situazioni di emergenza.

Il sistema IT-Alert va esattamente in questa direzione perché molto presto ci darà l’opportunità di comunicare in maniera tempestiva con i cittadini di una determinata area geografica attraverso uno strumento, il telefono cellulare, che oramai tutti possediamo e utilizziamo regolarmente.

Per quanto riguarda la Lombardia, nel sito ufficiale della regione vengono indicate anche altre date in cui, per test in regioni confinanti, potrebbe scattare l’allarme anche in alcune zone del territorio lombardo.

In particolare, potrebbero essere interessate le provincie di Brescia e Mantova il 21 Settembre 2023 (test in Veneto), la sola provincia di Brescia il 26 Settembre 2023 (test nella Provincia Autonoma di Trento) e la provincia di Sondrio il 13 Ottobre 2023 (test nella Provincia Autonoma Bolzano).

Nei giorni scorsi, l’assessore alla Protezione civile della Lombardia, Romano La Russa, ha commentato come di seguito:

I recenti eventi che hanno colpito non soltanto la Lombardia, ma tutto il territorio nazionale dimostrano come il cambiamento climatico sia un fenomeno che richiederà sempre di più il nostro impegno. Essere in grado di informare in modo tempestivo e capillare la popolazione, in caso di calamità naturali, è e sarà sempre più importante. In quest’ottica, il sistema IT-Alert è uno strumento prezioso che, una volta conclusa la sperimentazione, potrà essere impiegato al servizio di tutti i cittadini.

Inoltre, durante la conferenza stampa del 15 Settembre 2023 a Palazzo Lombardia, sempre La Russa ha aggiunto:

Il sistema è molto utile poiché diventa sempre più importante informare tempestivamente la popolazione in caso di calamità naturali. Regione Lombardia ha messo a disposizione tutte le strutture collaborando a realizzare questo strumento prezioso. Una volta terminata la fase di sperimentazione, IT-alert potrà essere impiegato al servizio di tutti i cittadini.

In Molise, infine, il presidente della regione Francesco Roberti ha commentato con le seguenti parole:

La protezione civile la facciamo tutti noi cittadini con i nostri comportamenti diligenti. Se ad essi aggiungiamo il vantaggio della tecnologia può essere utile un semplice messaggio per creare le condizioni per mettere in sicurezza vite umane, territori e infrastrutture.

Si ricorda che, quando sarà operativo, il sistema IT-alert consentirà agli operatori di telecomunicazioni mobili di mandare un avviso sui dispositivi presenti all’interno di una zona interessata da un’emergenza o da un evento calamitoso, con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

Grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare il più possibile l’area interessata dall’emergenza, le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Il nuovo sistema di allarme pubblico, che dopo il completamento delle sperimentazioni in tutte le Regioni d’Italia sarà operativo nel 2024, è previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento e del Consiglio Europeo dell’11 Dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.

In Italia, al momento, la Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio Nazionale della Protezione Civile, 6 casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Conclusa la sperimentazione, il nuovo sistema di allerta andrà a integrare le modalità di comunicazione già previste per informare la popolazione: IT-alert non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale.

Quando sarà attivo, il messaggio IT-alert inviato in caso di emergenza, oltre ad emettere un suono di allarme, nel testo indicherà il mittente, il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate con urgenza.

Dopo la sperimentazione odierna in Basilicata, Lombardia e Molise, come previsto dal calendario per questa seconda fase, i test a livello regionale di IT-alert continueranno nelle seguenti regioni, in tutti i casi con invio del messaggio sempre intorno alle ore 12:00:

  • 21 Settembre 2023 nel Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto;
  • 26 Settembre 2023 in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento (Trentino Alto Adige);
  • 27 Settembre 2023 in Liguria;
  • 13 Ottobre 2023 nella Provincia Autonoma di Bolzano (Trentino Alto Adige).

Come sottolineato dalla Protezione Civile, le date indicate nel calendario attualmente previsto potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali dovessero essere impegnati in attività per eventuali allerte che dovessero essere in atto in quei giorni o per situazioni di emergenza.

A tal proposito, si ricorda che lo scorso 5 Settembre 2023, come già raccontato, la roadmap era stata aggiornata con lo spostamento della data per il test in Liguria.

Come sempre, gli obiettivi di questi test sono quelli di fare conoscere il nuovo sistema alle persone che potrebbero essere coinvolte in situazioni di emergenza quando IT-alert sarà operativo, verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e raccogliere indicazioni dagli utenti, tramite un questionario, per implementare il servizio (collaborando anche con gli operatori di rete mobile).

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