Telefonia Fissa

Telefonia fissa, quote di mercato a Marzo 2023: Iliad raggiunge il 3,5% delle linee FTTH

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Attraverso l’Osservatorio dell’AGCOM con i dati aggiornati al 31 Marzo 2023, si può analizzare la situazione del mercato della telefonia fissa in Italia, che nell’ambito degli accessi in Fibra FTTH vede Iliad raggiungere una quota del 3,5%, mentre Vodafone riguadagna la terza posizione.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, lo scorso 25 Luglio 2023 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato l’Osservatorio sulle Comunicazioni numero 2/2023 (ecco il documento completo), i cui dati sono relativi ai mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo 2023, riguardanti cioè il primo trimestre 2023.

Dopo quello relativo alla telefonia mobile, in questo approfondimento verranno analizzati solamente i dati relativi al mercato della telefonia fissa, in particolare quelli riguardanti i numeri e le tipologie delle linee attive e le quote di mercato in base alle percentuali dei principali operatori italiani.

Il quadro generale degli accessi di telefonia fissa nel primo trimestre 2023

Innanzitutto, per quanto concerne il quadro complessivo della situazione del mercato della telefonia fissa, secondo i dati elaborati dalla Direzione studi ricerche e statistiche dell’Autorità, a fine Marzo 2023 il totale delle linee di rete fissa in Italia era pari a 19,98 milioni.

L’Autorità rileva che gli accessi complessivi sono risultati stabili su base trimestrale (con un leggero aumento di 5mila accessi), mentre mostrano una flessione di 131 mila unità su base annua (rispetto ai dati di Marzo 2022).

Il totale delle linee fisse in Italia, al 31 Marzo 2023, era composto al 51,1% da linee in tecnologia Misto Fibra Rame FTTC, al 20% da linee in rame (ADSL), dal 18,8% da linee in Fibra FTTH e per il 9,4% da linee in FWA (Fixed Wireless Access).

Continuano a ridursi le linee fisse in rame, che rispetto a Marzo 2022, quindi guardando la variazione annuale, sono calate del 4,8%.

Crescono invece gli accessi in Fibra FTTH, con un incremento del 4,4% sul totale degli accessi di linea fissa rispetto allo stesso periodo del 2022. Si registra invece una lieve flessione per gli accessi in FTTC, calati dello 0,3% su base annua. Ancora in crescita gli accessi FWA, aumentati dello 0,8% rispetto a Marzo 2022.

Le quote di mercato complessive degli operatori di telefonia fissa

Nell’Osservatorio sulle Comunicazioni di AGCOM viene analizzata anche la suddivisione delle quote di mercato dei principali operatori nazionali di telefonia fissa, in questo caso relativamente al numero di linee complessive.

In questo grafico con i dati aggiornati al primo trimestre del 2023 sono presenti TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Eolo, Sky Wifi di Sky Italia e un raggruppamento che rappresenta la quota complessiva di tutti gli altri operatori nazionali.

Si segnala che, come specificato anche dall’AGCOM nell’Osservatorio, all’interno di Tiscali è inclusa anche la quota attribuita in precedenza a Linkem, in quanto dal 1° Agosto 2022, con la fusione per incorporazione in Tiscali del ramo retail di Linkem, Tiscali è diventata proprietaria del marchio Linkem, mentre il Gruppo Linkem detiene adesso il controllo di Tiscali.

La società Tiscali Italia S.p.A., che dal 1° Agosto 2022 gestisce i due marchi telco del gruppo, ossia Tiscali e Linkem, è interamente controllata da Tiscali S.p.A., società che ha poi deciso di cambiare la sua denominazione in Tessellis S.p.A..

Nel dettaglio, secondo l’Osservatorio AGCOM del primo semestre 2023, TIM è ancora il primo operatore nel mercato della telefonia fissa, con una quota del 41,1% di tutti gli accessi complessivi al 31 Marzo 2023.

In seconda posizione si trova Vodafone con una quota totale del 16,3%, seguita da WINDTRE con il 14,1%, poi Fastweb con il 13,9%Tiscali (che comprende anche la quota di Linkem) con il 4,1%, seguita da Eolo con il 3,2% e Sky Wifi di Sky Italia al 2,7%.

Per finire, il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa a fine Marzo 2023 aveva una quota di mercato complessiva pari al 4,6%.

Rispetto allo stesso periodo del 2022, a Marzo 2023 il maggior tasso di crescita su base annuale lo hanno fatto registrare Sky Wifi e il raggruppamento di tutti gli altri operatori, in entrambi i casi dell’1%, mentre la maggior perdita è stata di TIM con un calo dell’1,3%.

La situazione degli accessi broadband e ultrabroadband e le relative quote

Nell’Osservatorio dell’AGCOM è presente anche un focus relativo agli accessi broadband e ultrabroadband, che al 31 Marzo 2023 erano pari a 18,7 milioni.

Come sottolinea l’Autorità, nel primo trimestre del 2023 c’è stato un marginale aumento pari a 21mila linee rispetto al 31 Dicembre 2022, mentre su base annua, confrontando i dati di Marzo 2022, c’è stato un lieve calo di 52mila linee.

In questo caso, le linee broadband e ultrabroadband complessive a fine Marzo 2023 erano composte da 2,87 milioni di accessi di tipo DSL e da 15,85 milioni di accessi in altre tecnologie.

Su base annua, le linee DSL si sono ridotte di circa 914mila unità, mentre le linee che utilizzano altre tecnologie sono aumentate di circa 862mila.

Secondo quanto affermato dall’AGCOM, queste dinamiche illustrate indicano un “consistente aumento” delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata: le linee con velocità pari o superiori ai 30 Mbps hanno raggiunto l’83% di tutte le linee broadband, mentre il peso di quelle con prestazioni superiori ai 100 Mbps è salito dal 33,3% del Marzo 2019 al 69,3% dello scorso Marzo 2023.

Anche in questo caso è presente un grafico che rappresenta le quote di mercato dei principali operatori italiani al 31 Marzo 2023 nell’ambito degli accessi broadband e ultrabroadband.

Da questo punto di vista, TIM si è confermato il principale operatore anche a fine Marzo 2023, con una quota pari al 39,4% degli accessi broadband e ultrabroadband.

Al secondo posto in questa classifica c’è Vodafone, con una quota del 16,7%, a cui segue Fastweb con il 14,2%, poi WINDTRE con il 14,2%, poi c’è Tiscali (che comprende anche Linkem) con una quota del 4,3%, poi Eolo con il 3,4% e infine Sky Italia con Sky Wifi al 2,9%.

Infine, il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa italiani nel primo trimestre dell’anno aveva una quota complessiva del 4,8% degli accessi broadband e ultrabroadband.

Confrontando i dati con quelli di fine Marzo 2022, la miglior crescita per gli accessi broadband e ultra broadband l’hanno fatta registrare Sky Wifi e il raggruppamento di tutti gli altri operatori, in entrambi i casi in aumento dell’1,1%, mentre l’operatore che ha perso maggiormente su base annua è TIM con un calo dell’1,3%.

Le quote di mercato degli operatori in base alla tecnologia di rete

Infine, l’Osservatorio analizza anche i dati suddivisi in base alle varie tecnologie di accesso per le linee di telefonia fissa broadband e ultrabroadband.

A fine Marzo 2023, secondo quanto riportato dall’AGCOM, le linee in rame si sono ridotte di 230 mila accessi su base trimestrale (rispetto a Dicembre 2022) e di circa 1 milione rispetto a Marzo 2022. Nell’ultimo quadriennio le linee in rame sono diminuite di circa 6,9 milioni.

Gli accessi in FTTC sono diminuiti di 60mila unità rispetto a fine Dicembre 2022, mentre la riduzione è stata pari a 129 mila linee su base annuale, mentre le linee FTTH sono cresciute di circa 250mila unità rispetto a Dicembre 2022 e di 850mila unità su base annua rispetto a Marzo 2022 (negli ultimi 4 anni, da Marzo 2019, l’incremento delle linee FTTH è di poco inferiore ai 2,8 milioni).

In aumento, anche se in misura più contenuta, le linee Fixed Wireless Access (FWA), con un incremento di circa 140mila unità su base annua.

Nello studio dell’AGCOM sono riportate anche le quote di mercato dei vari operatori di linea fissa italiani in base alla tecnologia utilizzata.

Per quanto riguarda la Fibra FTTH, che al 31 Marzo 2023 contava su un totale di 3,76 milioni di linee, il primo operatore in questo caso è sempre TIM, con una quota del 25,3%.

In seconda posizione negli accessi in Fibra FTTH c’è WINDTRE, con una quota del 19,8%, seguita da Vodafone che rispetto al trimestre precedente riguadagna la terza posizione con il 19,3%, poi c’è Fastweb con il 19,2%, a cui segue Sky Italia con Sky Wifi al 5,5% e Tiscali al 3,7%.

Iliad Italia, dopo poco più di un anno dal lancio delle sue offerte Fibra con il brand Iliadbox (avvenuto il 25 Gennaio 2022), a Marzo 2023 aveva fatto registrare una quota pari al 3,5% di tutte le linee FTTH in Italia, mentre tutti gli altri operatori di rete fissa avevano una quota del 3,6%.

In merito invece alla tecnologia FTTC, che a fine Marzo 2023 contava su un totale di 10,20 milioni di linee, anche in questo caso TIM continua ad essere il primo operatore, con una quota pari al 41,1%.

Al secondo posto nella classifica degli accessi FTTC del primo trimestre 2023 c’è Vodafone, con il 19,5%, seguita da WINDTRE con il 15,9%, poi Fastweb con il 15,5%Sky Italia con Sky Wifi al 3,2%, poi Tiscali con l’1,4% e infine PosteCasa Ultraveloce di PostePay allo 0,6%. Il raggruppamento di tutti altri operatori di rete fissa per quanto riguarda le linee FTTC rappresentava complessivamente una quota del 2,6%.

Infine, nel segmento delle linee di tipo FWA, che al 31 Marzo 2023 erano pari complessivamente a 1,88 milionil’operatore leader del mercato è sempre Eolo, con una quota del 33,7%.

Al secondo posto negli accessi FWA si posiziona Tiscali (che include come detto la quota di Linkem), con una quota di linee FWA pari al 26,6%, seguita da TIM con il 17,8%, poi Vodafone con l’8,7%, poi BBBell con l’1,5%Misco con l’1,3% e infine Go Internet con lo 0,5%.

Il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa attivi nel mercato FWA aveva una quota complessiva del 9,8%.

Nel documento, l’Autorità specifica che quelle appena esposte sono elaborazioni sulla base dei dati forniti dalle aziende nell’ambito della predisposizione della reportistica europea. Sono escluse dall’analisi alcune migliaia di linee allocate dalle imprese nelle categorie “Other non NGA” e “Other NGA”.

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