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Fondazione Vodafone: i genitori europei sull’insegnamento delle competenze digitali nelle scuole

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Ieri, 11 Luglio 2023, Fondazione Vodafone ha presentato una nuova ricerca, condotta da IPSOS Germany, che analizza la percezione dei genitori in Europa riguardo l’insegnamento delle competenze digitali a scuola, anche a fronte delle nuove esigenze sociali e tecnologiche.

Lo studio, in particolare, ha coinvolto 10.000 genitori provenienti da 10 diversi Paesi europei, rilevando un generale ottimismo sul potenziale della tecnologia digitale nell’istruzione, ma al tempo stesso, anche la presenza di un importante divario in Europa legato alla possibilità di accesso all’apprendimento.

Secondo la ricerca, l’insegnamento delle competenze digitali è ritenuto un fattore centrale per il futuro dei più giovani, evidenziando, tuttavia, come sia ancora necessario uniformare l’approccio al loro insegnamento in tutti i Paesi europei, al fine di ridurne le disparità.

Il report, infatti, sottolinea particolari preoccupazioni dei genitori intervistati sulla qualità degli strumenti digitali attualmente a disposizione delle scuole, oltre che la necessità di fornire un miglior supporto ai docenti tramite attività di orientamento e di formazione.

Scendendo più nel dettaglio, dai risultati della ricerca condotta da IPSOS Germany per Fondazione Vodafone, è emerso come, a livello europeo, l’85% degli intervistati ritiene le prospettive di carriera dei propri figli fortemente dipendenti dalle competenze digitali, affermando che l’alfabetizzazione digitale dovrebbe essere un obiettivo chiave dell’apprendimento a scuola.

Il 73% dei genitori, ha poi riferito che sarebbe a favore di standard europei per l’insegnamento delle competenze digitali. Solo il 78% dei genitori, però, ha confermato l’accesso da parte dei bambini a strumenti digitali per l’apprendimento a scuola.

Relativamente a quest’ultimo punto, lo studio ha rilevato importanti differenze tra i vari Paesi europei, con gli studenti di Regno Unito, Olanda e Portogallo che godono di tassi di accesso a strumenti come computer portatili, tablet e lavagne digitali, che vanno dall’87% all’88%. Un dato che scende in particolar modo per gli studenti di Ungheria, Italia e Grecia, con tasso di circa il 70%.

Non tutte le scuole in Europa prevedono modalità per la didattica online, con solo il 59% di esse che mette a disposizione dei propri alunni un dispositivo per accedere all’istruzione online da casa. In Italia e Portogallo, ad esempio, solo 2 studenti su 5 hanno accesso alla didattica online.

Per quanto riguarda l’Italia, nello specifico, secondo il report di Fondazione Vodafone, nel complesso i genitori vedono più potenzialità che rischi nell’uso delle tecnologie digitali a scuola, con l’81% degli intervistati che ritiene le competenze digitali molto importanti per il futuro dei propri figli, e altrettanto importante la loro applicazione in classe.

L’89% dei genitori italiani, poi, ritiene che la scuola sia responsabile delle competenze più importanti, tra cui anche quelle digitali, che per l’84% degli intervistati dovrebbero rappresentare un obiettivo di apprendimento chiave nelle scuole, con il 69% favorevole a standard uniformi in tutta Europa.

La ricerca ha evidenziato anche come una parte dei genitori, rappresentata dal 59% degli intervistati, è preoccupata che i propri figli cadano vittima di disinformazione. Per questo motivo, il 37% dei genitori italiani auspica che l’educazione digitale dei bambini nelle scuole venga affidata a esperti esterni, e che gli insegnanti abbiano uno sviluppo professionale continuo per contrastare il fenomeno, così come affermato dal 21% del campione preso in esame.

I risultati del rapporto, secondo quanto riportato da Vodafone, hanno dunque confermato quanto emerso dal precedente studio di Fondazione Vodafone, denominato 21st Century Teachers, realizzato nel mese di Ottobre 2022 che ha coinvolto 3.000 insegnanti in 11 Paesi europei.

Il nuovo report della Fondazione dell’operatore rosso, sostiene inoltre l’European Year of Skills, l’anno europeo delle competenze promosso dalla Commissione Europea per incoraggiare l’UE a fornire finanziamenti destinati all’istruzione digitale, al fine di rendere disponibili opportunità eque per i giovani e colmare il divario delle competenze digitali tra i vari Paesi dell’Unione.

Come ricordato dall’operatore, inoltre, già da tempo Fondazione Vodafone Italia è impegnata nella realizzazione di progetti nell’ambito della Connected Education, con l’obiettivo di contribuire, tramite l’utilizzo della tecnologia, allo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese.

Tra le iniziative in quest’ambito di Fondazione Vodafone, figura in primo luogo l’App LV8, un learning game dedicato ai giovani che non studiano e non lavorano, che consente di acquisire conoscenze digitali di base e di alcuni applicativi attraverso l’esperienza del videogioco.

L’applicazione, in particolare, prevede il superamento di 8 livelli di difficoltà crescente e sfide di vario genere, con il rilascio di 3 Open Badge che certificano le competenze acquisite. Al termine del gioco, inoltre, è possibile accedere a dei test di autovalutazione, oltre che a corsi gratuiti mirati e diverse opportunità promosse dai partner di LV8.

A detta di Vodafone, nel corso di due anni, oltre 16.000 ragazzi hanno iniziato a giocare a LV8, completando già il primo livello, e oltre 14.000 ragazzi hanno ottenuto le certificazioni digitali da poter inserire nel proprio Curriculum Vitae.

Per l’anno scolastico 2022-2023, inoltre, grazie alla collaborazione con WeSchool, Fondazione Vodafone ha portato LV8 in oltre 400 classi di 200 scuole in tutta Italia, formando anche in modo diretto oltre 350 docenti.

Un’altra iniziativa ricordata da Fondazione Vodafone è quella del programma SkillsUpload Jr, nei confronti del quale, Joakim Reiter, Vodafone Foundation Trustee e Chief External & Corporate Affairs Officer del Gruppo Vodafone, ha dichiarato:

L’Europa si trova di fronte a una significativa carenza di competenze e ha bisogno di aumentare l’alfabetizzazione digitale dei giovani se vuole raggiungere gli obiettivi del Decennio digitale.

Come genitore, capisco perché i genitori sostengano gli insegnanti nei loro sforzi per definire degli standard europei per l’insegnamento delle competenze digitali, e trovo allarmante che la qualità degli strumenti digitali per gli studenti differisca ampiamente tra scuole, città, regioni e Paesi.

Il programma SkillsUpload Jr della Fondazione Vodafone dimostra che i giovani possono crescere grazie alle competenze digitali, motivo per cui l’Europa deve agire ora per dare pari opportunità agli studenti.

Attraverso SkillsUpload Jr, in particolare, Fondazione Vodafone si è posta l’obiettivo di mettere a disposizione di studenti e insegnanti gli strumenti e le competenze necessarie per, come si legge in una nota, “crescere in una società digitale in continuo sviluppo”.

Ad oggi, secondo l’operatore, il programma ha raggiunto oltre 7,8 milioni di studenti e insegnanti in tutta Europa, fornendo risorse educative al fine di rendere il sistema più equo e “consentire ai giovani di plasmare attivamente il mondo digitale che li circonda”.

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