IT-alert: conclusa la prima fase di sperimentazione. Prossimi test da Settembre 2023
È terminata la prima fase di sperimentazione di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, sviluppato dalla Protezione Civile, di cui si sta dotando l’Italia, per il quale è previsto il proseguimento delle attività di test sui territori a partire da Settembre 2023.
La sperimentazione del nuovo sistema, che utilizza la tecnologia cell broadcast per informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze, ha preso il via tra la fine di Giugno e l’inizio di Luglio 2023, con l’organizzazione, da parte del Dipartimento della Protezione Civile, di alcuni test che hanno coinvolto cinque regioni pilota.
Durante la sua prima fase di test, per l’esattezza, IT-alert è stato sperimentato prima in Toscana il 28 Giugno 2023, proseguendo poi in Sardegna il 30 Giugno 2023, in Sicilia il 5 Luglio 2023, in Calabria il 7 Luglio 2023 e infine in Emilia Romagna il 10 Luglio 2023.
Intorno alle ore 12:00 del giorno stabilito, in particolare, coloro che si trovavano nell’area coinvolta hanno potuto ricevere sul proprio smartphone, purché acceso e con connessione telefonica, un messaggio di test accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripeteva quanto scritto, sia in italiano che in inglese, che rimandava alla compilazione di un questionario per segnalare feedback e eventuali funzionamenti.
Conclusa la prima tranche di sperimentazioni, i test sui territori riprenderanno a partire da Settembre 2023, con una seconda fase che prevede di coinvolgere, entro la fine dell’anno, tutte le restanti Regioni e le due Province Autonome di Bolzano e Trento.
L’obiettivo di questi test, è principalmente quello di far conoscere il nuovo sistema di allarme nazionale alla popolazione, in vista dell’implementazione del servizio, verificandone al tempo stesso il funzionamento su diverse tipologie di device e sistemi operativi, attraverso la raccolta di feedback direttamente da parte degli utenti.
A questo proposito, secondo quanto riportato sul sito di IT-alert, al 10 Luglio 2023 sono stati compilati oltre 700.000 questionari all’esito dei cinque test effettuati finora, i cui dati, raccolti e trattati in forma anonima, verranno analizzati nelle prossime settimane, al fine di approfondire gli elementi segnalati più ricorrenti.
Tra questi, figurano principalmente la mancata ricezione del messaggio o il continuo arrivo di quest’ultimo, così come alcuni malfunzionamenti e il fenomeno dell’overshooting, ovvero l’arrivo delle notifiche su dispositivi che si trovano al di fuori dall’area interessata anche di diversi chilometri.
Le analisi dei dati raccolti, inoltre, consentiranno agli operatori di telefonia mobile di verificare il processo di invio del messaggio e il comportamento delle celle telefoniche, in modo da appurare la copertura avuta e il comportamento dei dispositivi come telefoni, tablet e smartwatch, di cui si dovrà tenere conto per la seconda fase di test che partirà, come già specificato, a Settembre 2023.
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