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IT-alert, oggi 7 Luglio 2023 test anche in Calabria: suoneranno circa due milioni di telefoni

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Oggi, Venerdì 7 Luglio 2023, si svolgerà in Calabria il quarto test a livello regionale di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, sviluppato dalla Protezione Civile, di cui si sta dotando l’Italia con l’obiettivo di fornire, grazie alla tecnologia cell broadcast, un’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.

In seguito ai precedenti test che hanno coinvolto il 28 Giugno 2023 la Toscana, il 30 Giugno 2023 la Sardegna e il 5 Luglio 2023 la Sicilia, come previsto, nel corso della giornata odierna la sperimentazione di IT-alert toccherà anche la Calabria, una delle regioni capofila del test.

Intorno alle ore 12:00, dunque, tutte le persone che si troveranno, anche in transito, sul territorio calabrese, con possibile interessamento delle aree limitrofe delle altre regioni, potrebbero ricevere sul proprio smartphone, se acceso e con connessione telefonica, il messaggio di test del nuovo sistema.

Di seguito, si riporta il testo completo del messaggio, ripetuto anche in lingua inglese, che sarà inviato ai cellulari di tutte le persone che oggi, 7 Luglio 2023, si troveranno in Calabria all’orario stabilito:

IT-Alert

Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

Il messaggio che viene inviato durante questi test è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

Il testo del messaggio sperimentale, inoltre, rinvia alla compilazione di un questionario sul sito ufficiale di IT-alert, dando la possibilità agli utenti di fornire feedback e segnalare eventuali malfunzionamenti.

Secondo quanto comunicato dalla Regione Calabria il 22 Giugno 2023, si stima che il messaggio di test sarà ricevuto da circa due milioni di utenze telefoniche, presenti sul territorio al momento della sperimentazione. Per questo motivo, a detta della Regione, il test potrebbe risultare particolarmente impattante tanto sul piano visivo quanto su quello sonoro.

Per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app. Anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata, i messaggi sia durante i test sia quando il sistema sarà operativo arriveranno ugualmente sui dispositivi poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi, in ogni caso, dipende anche dal modello di cellulare o smartphone utilizzato, così come dal sistema operativo e della versione installata. Può capitare, infatti, che l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo possa comportare dei problemi nella ricezione dei messaggi.

In questi casi, la Protezione Civile invita a compilare l’apposito questionario, segnalando le eventuali problematiche riscontrate.

A questo proposito, secondo quanto riportato ieri, 6 Luglio 2023, sul sito di IT-alert, in seguito ai test svolti prima in Toscana il 28 Giugno 2023, poi in Sardegna il 30 giugno 2023 e infine in Sicilia il 5 Luglio 2023, sono stati compilati oltre 470.000 questionari.

I dati raccolti, trattati in forma anonima, sono in fase di elaborazione. Una loro analisi preliminare nelle ore immediatamente successive ai test ha comunque consentito agli operatori di telefonia mobile di avviare le verifiche su alcuni elementi emersi, come il mancato arrivo della notifica su alcuni dispositivi.

Sempre nel corso della giornata di ieri, 6 Luglio 2023, in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso la Cittadella Regionale di Catanzaro, Domenico Costarella, Dirigente Generale della Protezione Civile della Calabria, ha commentato la sperimentazione di IT-alert nella Regione, dichiarando quanto segue:

La Calabria ha accettato di partecipare come regione pilota alla prima sperimentazione operativa di IT-alert, insieme a Toscana, Sicilia, Sardegna ed Emilia Romagna.

Domani, dunque, alle ore 12:00, sui telefoni cellulari di tutte le persone che si trovano, anche in transito, sul territorio calabrese sarà inviato un messaggio di test che servirà a capire quanto questo sistema implementato dalla Protezione Civile Nazionale, potrà essere efficace in caso di gravi emergenze a causa di calamità naturali.

Dopo che sarà inviato il messaggio di test è importante compilare un piccolo questionario sul sito IT-alert perché solo così potremo avere riscontro del risultato della sperimentazione.

Come Protezione Civile Regionale abbiamo avviato da circa un mese un’intensa campagna di comunicazione istituzionale sulla sperimentazione IT-alert, coinvolgendo l’Anci, le Prefetture, Federalberghi Calabria e le principali associazioni che rappresentano persone con disabilità.

Il nostro auspicio è che tutti i cittadini calabresi collaborino il più possibile al test di domani perché è fondamentale cominciare a prendere l’abitudine all’utilizzo di questi strumenti tecnologici che sono molto importanti ai fini della prevenzione.

Il sistema IT-alert, attualmente in fase di sperimentazione, quando sarà operativo consentirà agli operatori di telecomunicazioni mobili di mandare un avviso sui dispositivi presenti all’interno di una zona interessata da un’emergenza o da un evento calamitoso, con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

La tecnologia utilizzata è quella del cell broadcast, traducibile letteralmente in “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare il più possibile l’area interessata dall’emergenza. In questo modo, le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Per la Protezione Civile, si tratta di un sistema che, con l’obiettivo di favorire l’adozione di comportamenti atti a minimizzare l’esposizione individuale e collettiva in caso di pericolo, vuole rappresentare una sorta di Call To Action, che consenta ai cittadini di assumere un ruolo più attivo e consapevole in situazioni di emergenza.

Dopo la sperimentazione odierna in Calabria, come previsto dal calendario, resta da svolgersi l’ultimo test a livello regionale della prima fase di sperimentazione di IT-alert, che interesserà l’Emilia Romagna il 10 Luglio 2023, con invio del messaggio sempre intorno alle ore 12:00.

I test, che entro la fine del 2023 verranno effettuati in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento, hanno come obiettivo principale quello di far conoscere IT-alert coinvolgendo in prima persona tutta la popolazione, nonché quello di verificare il funzionamento del nuovo sistema, in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e di raccogliere indicazioni dagli utenti per implementare il servizio.

Il nuovo sistema di allarme pubblico, che dopo il completamento delle sperimentazioni in tutte le Regioni d’Italia sarà operativo nel 2024, è previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento e del Consiglio Europeo dell’11 Dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.

In Italia, al momento, la Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio Nazionale della Protezione Civile, 6 casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Conclusa la sperimentazione, il nuovo sistema di allerta andrà a integrare le modalità di comunicazione già previste per informare la popolazione: IT-alert non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale.

Quando sarà attivo, il messaggio IT-alert inviato in caso di emergenza, oltre ad emettere un suono di allarme, nel testo indicherà il mittente, il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate con urgenza.

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