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TIM: dal 1° Luglio 2023 risoluzione controversie anche con la mediazione a pagamento

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TIM ha annunciato che, a partire dal 1° Luglio 2023, i clienti che hanno necessità di risolvere una controversia con l’operatore potranno utilizzare come alternativa agli strumenti di conciliazione gratuita l’istituto della mediazione, che risulta essere invece a pagamento.

Infatti, negli ultimi giorni sul sito TIM è comparso in fondo alla home page, nella sezione su sfondo blu “TIM Sempre al tuo fianco”, un link con la dicitura “Novità nel mondo delle controversie: La Mediazione”che riporta alla pagina di assistenza dedicata alla presentazione di una domanda di conciliazione, a cui si è aggiunta adesso anche la domanda di mediazione a pagamento.

Dunque, a partire dal 1° Luglio 2023, il cliente TIM, per risolvere in via extragiudiziale una controversia con la propria azienda vertente sui servizi utilizzati e/o a prodotti acquistati, ha a sua disposizione due strumenti: la “Procedura di Conciliazione” e adesso anche la “Procedura di Mediazione”.

Tutto ciò è dovuto all’entrata in vigore delle disposizioni della riforma Cartabia relative all’istituto della mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, che rientra nell’ambito degli strumenti di ADR (Alternative Dispute Resolution).

In questo modo, come comunicato da TIM, a partire dal 1° Luglio 2023 nel settore delle telecomunicazioni è entrato in vigore l’istituto della mediazione.

Come funziona la mediazione

Nel dettaglio, il cliente che intenda risolvere una problematica insorta con TIM in relazione ai servizi utilizzati e/o a prodotti acquistati, può, in alternativa alla procedura di conciliazione, attivare anche una procedura di mediazione presso un Organismo di mediazione abilitato presso il Ministero di Grazia e Giustizia.

La mediazione, a differenza dei canali conciliativi già esistenti (Conciliazione presso il Co.Re.Com e Paritetica), è a titolo oneroso.

Infatti, il cliente che intende avviare la mediazione deve sostenere spese legali e di procedura stabilite dalle tariffe ministeriali e dall’organismo di mediazione prescelto. Inoltre, ciascuna parte dovrà necessariamente farsi assistere da un avvocato.

TIM sottolinea che il minore formalismo delle procedure conciliative (non è necessaria la presenza di un avvocato) rende “più agevole sia per il cliente che per l’azienda una conclusione più rapida e reciprocamente conveniente”.

L’operatore ricorda che la procedura di urgenza, che consente di risolvere rapidamente i disservizi, può essere attivata solo se il cliente deciderà di ricorrere alla procedura di conciliazione presso il Corecom. Infatti, la procedura d’urgenza (che è sempre completamente gratuita e non comporta l’obbligo dell’assistenza legale) non è utilizzabile se viene attivata la mediazione.

Come richiedere la procedura con TIM

Il cliente TIM potrà attivare la procedura di mediazione compilando (tramite il proprio avvocato) un apposito formulario che dovrà essere inviato via PEC a uno degli Organismi iscritti nell’apposito registro del Ministero della Giustizia.

TIM, al fine di “agevolare la procedura di mediazione e renderla più efficiente e rapida”, ha costituito un’apposita casella di PEC espressamente dedicata alla gestione delle mediazioni concernenti le controversie vertenti sui servizi utilizzati (inclusi i servizi audiovisivi) e/o sui prodotti acquistati, anche con l’obiettivo di gestire tutte le richieste di convocazione provenienti da parte degli organismi di mediazione prescelti dai clienti.

Pertanto, TIM invita il cliente ad inserire nel suddetto formulario di avvio della mediazione (nell’apposita casella concernente i dati del gestore) il seguente indirizzo di PEC: mediazione_cp@pec.telecomitalia.it.

Contestualmente alla presentazione della domanda, il cliente dovrà versare in favore dell’Organismo prescelto le spese di avvio previste da Decreto Ministeriale n. 139/2014.

Alle suddette spese dovranno essere aggiunte successivamente le spese di mediazione previste dall’organismo prescelto e le ulteriori spese dovute in caso di accordo nella misura del 25% delle spese di mediazione.

TIM specifica infine che la procedura deve svolgersi in conformità con le disposizioni di cui al Decreto legislativo n. 28, del 2010 in materia di mediazione, cosi come da ultimo modificato dal decreto legislativo del 10 Ottobre 2022, n. 150 (cosiddetta Legge “Cartabia”).

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