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IT-alert, oggi 30 Giugno 2023 secondo test in Sardegna: cosa succederà intorno alle 12:00

Nella giornata di oggi, Venerdì 30 Giugno 2023, si svolgerà in Sardegna il secondo test a livello regionale di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che utilizza la tecnologia cell broadcast di cui si sta dotando l’Italia per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.

Dunque, come previsto, dopo il primo test che ha coinvolto la regione Toscana lo scorso 28 Giugno 2023, nella giornata odierna, intorno alle ore 12:00, la sperimentazione operativa toccherà tutta la Sardegna, una delle regioni pilota del test.

A quell’orario, tutte le persone che si troveranno sul territorio isolano (con possibile interessamento delle aree limitrofe alla Sardegna) potrebbero ricevere sul proprio cellulare, se acceso e con connessione telefonica, il messaggio di test del nuovo sistema.

Ecco il testo completo del messaggio, ripetuto anche in lingua inglese, che riceveranno le persone in Sardegna:

IT-Alert

Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

Il messaggio che viene inviato durante questi test è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

Inoltre, il testo del messaggio sperimentale rinvia alla compilazione di un questionario sul sito ufficiale di IT-alert, per fornire feedback e segnalare eventuali malfunzionamenti.

A questo proposito, in seguito al primo test che si è svolto in Toscana, la Protezione Civile ha comunicato che sono arrivati tanti feedback attraverso la compilazione del questionario (a due ore dal test del 28 Giugno 2023 erano oltre 140000 i contributi inviati) grazie ai quali si stanno approfondendo alcuni elementi emersi durante il test, con particolare riferimento alla mancata ricezione del messaggio da parte di alcuni dispositivi e, dall’altra parte, dall’arrivo ripetuto del messaggio su uno stesso cellulare.

Secondo quanto comunicato, con gli operatori di telefonia mobile si sono iniziati ad approfondire e rivedere, su tutto, il processo di invio del messaggio, il comportamento delle celle telefoniche per verificare la copertura avuta e il comportamento dei dispositivi come telefoni, tablet e smartwatch.

La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.

In questi casi, la Protezione Civile invita a compilare l’apposito questionario segnalando le eventuali problematiche riscontrate.

Per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app. Anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata, i messaggi sia durante i test sia quando il sistema sarà operativo arriveranno ugualmente sui dispositivi poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

Il sistema IT-alert, attualmente in fase di sperimentazione, quando sarà operativo consentirà con modalità analoghe di mandare un avviso sui dispositivi che si dovessero trovare nella zona interessata da un’emergenza o da un evento calamitoso, con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

IT-alert Sardegna

Dopo la sperimentazione odierna in Sardegna, come previsto dal calendario i test a livello regionale di IT-alert continueranno poi in Sicilia il 5 Luglio 2023, in Calabria il 7 Luglio 2023 e infine in Emilia Romagna il 10 Luglio 2023, in tutti i casi con invio del messaggio sempre intorno alle ore 12:00.

I test, che entro la fine del 2023 verranno effettuati in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento, hanno come obiettivi principali, oltre a far conoscere IT-alert alla popolazione, quello di verificare il funzionamento di questo nuovo sistema che si sta costruendo in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e raccogliere indicazioni dagli utenti per implementare il servizio.

Grazie alla tecnologia cell broadcast, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata, le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

La tecnologia cell broadcast presenta tuttavia alcuni limiti: è possibile che un messaggio indirizzato a un’area possa raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa (il cosiddetto overshooting: a seguito del test in Toscana del 28 Giugno 2023, sono arrivate diverse segnalazioni di ricezione del messaggio dalle aree confinanti dell’Emilia Romagna), oppure che in aree senza copertura il messaggio non venga recapitato.

In Italia, al momento, la Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della protezione civile e delle politiche del mare prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio nazionale della protezione civile, 6 casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Conclusa la sperimentazione, il nuovo sistema di allerta andrà a integrare le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione: IT-alert non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale.

Quando sarà attivo, il messaggio IT-alert inviato in caso di emergenza, oltre ad emettere un suono di allarme, nel testo indicherà il mittente, il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate con urgenza.

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