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Protezione Civile, al via test regionali del sistema di allarme IT-alert: ecco le prime date

Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, e il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, hanno presentano martedì 20 giugno 2023, nel corso di una conferenza stampa il calendario e le attività dei prossimi test di IT-alert, il nuovo sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione di cui si sta dotando l’Italia.

Dal 28 giugno 2023, infatti, grazie al lavoro svolto tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni e Province Autonome e ANCI, i territori saranno coinvolti in test regionali per verificare le modalità di corretto invio-ricezione del messaggio.

Ecco il calendario delle date al momento previste:

  • 28 giugno 2023 in Toscana;
  • 30 giugno 2023 in Sardegna;
  • 5 luglio 2023 in Sicilia;
  • 7 luglio 2023 in Calabria;
  • 10 luglio 2023 in Emilia Romagna.

Entro la fine del 2023 verranno effettuati i test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento.

I test consentiranno di far conoscere IT-alert come nuovo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti, potrebbe raggiungere i territori interessati, integrando le modalità di informazione e comunicazione e gli strumenti già a disposizione.

IT-alert è il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale di cui si sta dotando l’Italia per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.

IT-alert è attualmente in fase di sperimentazione. Una volta operativo, consentirà di raggiungere chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso, purché abbia il telefono acceso e connesso alla rete di telefonia mobile, fornendo informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

Come previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, il servizio verrà attivato in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti o in corso.

Ecco un esempio di messaggio inviato: “IT-Alert Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”.

In Italia, al momento, la Direttiva del 7 febbraio 2023 del Ministro della protezione civile e delle politiche del mare prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio nazionale della protezione civile, 6 casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Terminata la sperimentazione, andrà a integrare le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione: IT-alert non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale.

Si tratta di uno strumento che consente di diffondere con tempestività le prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo dando l’allarme a chi si trova nella zona interessata, ma non fornisce indicazioni rispetto all’esposizione individuale al rischio: per questo rimane fondamentale la diffusione di una cultura del rischio, attraverso la consapevolezza dell’importanza della prevenzione, della conoscenza delle caratteristiche del proprio territorio, dei comportamenti da adottare e delle buone pratiche di protezione civile.

I primi test del sistema di allarme pubblico, che hanno riguardato l’implementazione tecnologica, l’invio e la ricezione dei messaggi in vari formati e l’analisi dei primi feedback, sono stati condotti già in occasione delle esercitazioni di protezione civile “Vulcano 2022 e “Sisma dello Stretto 2022”, rispettivamente ad aprile e novembre dello scorso anno.

Comunicato Stampa

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