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Open Fiber e Polizia di Stato siglano una convenzione in materia di crimini informatici

È di ieri, 7 Giugno 2023, la notizia dell’accordo raggiunto tra Open Fiber S.p.A e la Polizia di Stato con l’obiettivo comune di prevenire e contrastare i crimini informatici.

L’accordo tra Open Fiber S.p.A. e Polizia di Stato è volto a prevenire e reprimere i crimini informatici, quali l’interruzione dei servizi di pubblica utilità, l’indebita sottrazione di informazioni, gli attacchi cibernetici su vasta scala e ulteriori attività illecite.

Tutto ciò per garantire le risorse del Sistema Paese all’intera collettività e contenere i costi operativi delle interruzioni dei servizi erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni.

La firma della convenzione tra i due enti è arrivata ieri 7 Giugno 2023 a Roma. I firmatari sono il Prefetto Dott.ssa Daniela Stradiotto, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, e il Dott. Mario Rossetti, Amministratore Delegato di Open Fiber S.p.A.

Alla firma erano presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Dott. Antonio Borrelli, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, e la Dott.ssa Barbara Strappato, Primo Dirigente della Polizia di Stato del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, mentre per Open Fiber S.p.A., il Dott. Ivan Rebernik, Direttore Personale, Organizzazione e Servizi, ed il Dott. Andrea Evangelista, Responsabile Security.

Open Fiber S.p.A. è una società che ha abbracciato il modello di business “wholesale only“, ovvero opera solo all’ingrosso.

L’obiettivo che si propone l’azienda è quello di realizzare un’infrastruttura di rete a banda ultra larga (BUL) o in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home), di cui è il principale operatore in Italia, in tutte le regioni d’Italia. Di recente l’azienda ha pubblicato il suo terzo Report di Sostenibilità.

Per Banda Ultra Larga (BUL) si intende una velocità effettiva in download di almeno 30 Mbps. Quando la velocità di connessione è pari o supera il Gb/s si parla di reti ultraveloci. Per essere raggiunte determinate velocità, però, bisogna sostituire i cavi in rame con quelli in fibra ottica.

Quando si parla di fibra ottica FTTH (Fiber To The Home) si deve distinguere quest’ultima dalla fibra ottica FTTC (Fiber To The Cabinet). La differenza tra le due sta nei cavi di rete utilizzati, oltre, ovviamente, altre caratteristiche.

In entrambi i tipi di fibra ottica, i cavi di rete utilizzati per collegare le centrali con gli armadi ripartilinea sono in fibra ottica. Mentre i cavi utilizzati per collegare gli armadi ripartilinea e gli appartamenti sono, per la fibra ottica FTTC i cavi in rame, per la fibra ottica FTTH sono, invece, i cavi in fibra ottica.

La differenza sostanziale è che con i cavi in rame all’allontanarsi dagli armadi ripartilinea c’è molta più dispersione di segnale rispetto ai cavi in fibra ottica. Inoltre, con la fibra ottica FTTC è possibile raggiungere velocità di 100/200 Mbps, mentre con la fibra ottica FTTH si arriva anche a 1 Gbps.

Come detto, Open Fiber S.p.A. lavora solo con BUL e fibra ottica FTTH. L’azienda è al lavoro con un’altra società, Infratel, per diffondere la BUL nelle zone bianche.

Editing Alfonso Calì

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