Reti e FrequenzeTelco Italia

AIIP, convegno annuale a Roma: diffusione della fibra e cloud nazionale tra i temi principali

Lo scorso 1° Giugno 2023, si è svolto a Roma, presso il Palazzo Wedekind, il convegno annuale di AIIP, l’Associazione Italiana Internet Provider, che ha visto la partecipazione di associati ed esperti del settore delle telecomunicazioni provenienti da tutto il Paese.

Il dibattito, dal titolo Cloud e fibra ottica Made in Italy: mettere a sistema le competenze degli operatori territoriali a supporto dell’Italia, si è incentrato, principalmente, sulla diffusione della fibra FTTH (Fiber To The Home) e del cloud nazionale.

Durante il convegno, inoltre, i partecipanti si sono soffermati anche sui dati economici registrati dal settore, sulla nuova proposta di legge in materia di tutela della proprietà intellettuale e sull’obbligatorietà di sistemi di parental control in rete.

Sul tema della promozione della fibra ottica, l’argomento principale della prima parte del convegno, numerosi relatori hanno evidenziato la necessità di incentivare la domanda di FTTH tramite l’implementazione strutturale dei voucher, al fine di valorizzare le competenze e la tecnologia delle aziende italiane.

Secondo Carlo Filangieri, Amministratore Delegato di FiberCop, infatti, nonostante la copertura del Paese stia progredendo, il tasso di adozione della fibra ottica da parte degli utenti resta ancora limitato.

Per Filangieri, questo rallentamento può essere attribuito a vari fattori, tra cui il basso livello di cultura digitale presente in Italia e la qualità della rete FTTC (Fiber To The Cabinet) che, a detta dell’AD di FiberCop, resta ancora buona, anche in termini di velocità, nonché l’ancora scarsa percezione dei vantaggi, in termini di prestazioni, ottenibili dalle reti interamente in fibra.

Ad ogni modo, l’AD di FiberCop ha sottolineato che, la curva di adozione delle precedenti tecnologie “ci indica che registreremo presto un cambio di passo nel take up che porterà l’Italia al livello degli altri paesi europei”.

In merito alla questione si è espresso anche Francesco Nonno, Direttore Regolamentazione di Open Fiber, che ha fatto luce sulle difficoltà nell’aumento dell’adozione della fibra FTTH in Italia.

Nonostante la crescente copertura della rete, infatti, a detta del Direttore di Open Fiber, il tasso di adozione non supera il 2% annuo, mentre l’evoluzione della copertura aumenta mediamente del 10%.

Ad ostacolare la migrazione verso la fibra sono i costi e la mancanza di una domanda forte, secondo Nonno, che ha concluso: “Con i ritmi attuali la migrazione completa potrebbe richiedere fino al 2040, e questo anche se la conclusione della realizzazione delle reti è prevista già per il 2026”.

FiberCop

Giovanni Zorzoni, Presidente di AIIP, ha dunque sostenuto la necessità di rendere i voucher una misura a medio termine per aumentare il take up delle reti in fibra, oltre che per incentivare la migrazione dalle connessioni in rame.

Di seguito, le parole di Giovanni Zorzoni, Presidente di AIIP, che ha dichiarato:

Gli operatori devono affrontare costi significativi per effettuare questo switch, per questo è importante supportare la migrazione e stabilizzare l’utilizzo dei voucher, ma è altrettanto fondamentale che questo strumento funzioni come i Voucher Impresa, dedicati esclusivamente alla componente connettività per permettere la mobilità tra gli operatori e favorire in tal modo la concorrenza.

Relativamente alla realizzazione della nuova rete FTTH, Fabrizio Casati, Chief Wholesale Officer di Fastweb, ha invece spiegato come l’operatore stia cercando di creare delle sinergie con altre compagnie telefoniche, nel mercato all’ingrosso.

Questa, la dichiarazione di Fabrizio Casati, Chief Wholesale Officer di Fastweb, che ha affermato:

Stiamo utilizzando soluzioni di servizio per integrare diverse reti di accesso in rame e in fibra al fine di ridurre i costi.

Inoltre, Fastweb offre due soluzioni per il Fixed Wireless Access (FWA), una utilizzando la frequenza di 26 GHz e l’altra la frequenza di 3.5 GHz. Queste soluzioni stanno funzionando bene sul campo e i servizi diversi dalla connessione fissa stanno crescendo in modo complementare alla fibra.

Questo tipo di disaggregazione, secondo uno studio di SPC Network, citato durante il convegno di AIIP, dall’Avvocato Andrea Valli, dello Studio Valli Mancuso & Associati, consentirebbe di ottenere costi più bassi per l’FTTH, aumentando al tempo stesso la resilienza e la qualità delle connessioni.

A detta di Valli, il principale limite delle offerte di connettività in fibra ottica è rappresentato dalla qualità del WiFi nelle abitazioni. Per questo motivo, secondo l’Avvocato, è necessario che il Governo e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) spingano, in occasione della WRC23, verso l’uso in Europa dell’intera banda di 1200Mhz sulle nuove tecnologie WiFi a 6Ghz.

Sull’argomento si è inserito anche Luigi Cudia, Responsabile Operations di Infratel Italia, che ha sottolineato il recente incremento dei punti di accesso intermedi alla rete BUL (Banda Ultra Larga), passati a 201.000 e definiti da Cudia “importanti per rendere più facile ed economico l’utilizzo della rete pubblica ed interconnetterla a quella dei privati in modo passivo”.

Polo Strategico Nazionale Fastweb Aruba

Protagonista della seconda parte del convegno, invece, è stato il tema dello sviluppo del settore cloud in Italia, con Antonio Baldassarra, Amministratore Delegato di Seeweb e Responsabile del Gruppo di Lavoro Cloud di AIIP, che ha aperto il dibattito definendo necessario l’ingresso di nuovi attori sul mercato, “superando le problematiche anche culturali che, in Europa, ostacolano l’emergere di nuove realtà”.

D’altro canto, Roberto Loro, CTO di Dedagroup, ha rimarcato l’importanza di valorizzare i fornitori locali all’interno del comparto, promuovendone la partecipazione e collaborazione nel mercato.

Sull’argomento è intervenuto anche Alessandro Talotta, Presidente del MIX, che si espresso relativamente agli investimenti destinati dal Governo per lo sviluppo del cloud nel Paese, dichiarando:

Se il Governo destina ingenti somme di denaro, come i 100 miliardi previsti dal PNRR, senza considerare la capacità dell’industria italiana di assorbire tali fondi, è inevitabile che questi finiscano principalmente nelle mani dei pochi grandi player che possono farlo.

Le dimensioni del nostro Paese non sono in grado di sostenere somme così ingenti, e questo porta alla concentrazione dei finanziamenti tra pochi attori noti nel settore.

Giuliano Peritore, Vicepresidente di AIIP, ha infine tirato le somme del dibattito, commentando:

Auspichiamo che il prossimo governo sia in grado di relazionarsi con consulenti capaci di trasmettere non solo gli aspetti strategici per il Paese, come l’autonomia e la resilienza digitale, ma anche la necessaria proporzionalità tra le dimensioni dei bandi e quelle delle pmi italiane.

La domanda pubblica sta alla base dello sviluppo di tante competenze italiane che, se adeguatamente valorizzate, possono dire la loro non solo sul mercato italiano ma anche su quello internazionale.

Come accennato inizialmente, il convegno di AIIP svoltosi il 1° Giugno 2023, ha lasciato spazio anche all’analisi dei dati economici registrati dal comparto telco. Dal convegno, in particolare, è emerso come il fatturato degli operatori associati risulti in costante crescita, raggiungendo nel 2021 un valore pari a 1,21 miliardi di euro.

Per l’Associazione, nonostante il periodo di crisi, questo dato conferma il trend, ormai ventennale per il comparto, di una crescita media del 30% annuo, registrato tanto nel settore dell’accesso, con operatori fisici titolari di reti in fibra ottica estese per oltre 100.000 km, quanto in quello del cloud, dell’energia elettrica, dei servizi IoT, dell’automazione industriale e della sicurezza informatica.

È apparsa una particolare preoccupazione, invece, per la proposta di legge “Pezzotto”, attualmente al vaglio del Parlamento, così come per il contestuale regolamento di AGCOM che, in materia di tutela della proprietà intellettuale, pongono a carico degli Internet Service Provider (ISP) gli obblighi di controllo e di rimozione in tempo reale dei contenuti trasmessi illegalmente.

Il Presidente Zorzoni ha definito una “catastrofe” la possibilità di un filtraggio in tempo reale di contenuti in rete, sulla base di richieste dei detentori dei diritti, comunque soggetti privati, senza una preventiva verifica da parte dell’Autorità, con efficacia perdurante fino all’accoglimento di un eventuale appello degli interessati.

Infine, sull’obbligatorietà del parental control, lo stesso Zorzoni ha proposto l’implementazione di una lista unica comune a tutti gli operatori italiani, al fine di proteggere la navigazione dei minori attraverso un sistema “univoco e omogeneo”.

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