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Iliad Italia, i Sindacati preparano la mobilitazione sull’inquadramento dei lavoratori

Nella giornata di ieri, 17 Maggio 2023, Iliad Italia, con il suo Amministratore Delegato Benedetto Levi, ha incontrato i Sindacati del settore Telco nell’ambito della consueto incontro annuale fra le parti, a margine del quale i Sindacati continuano ad essere critici in merito alle relazioni sindacali e all’inquadramento dei lavoratori.

Lo hanno reso noto le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL attraverso un comunicato congiunto di oggi, 18 Maggio 2023.

All’incontro di informativa annuale previsto dall’Articolo 1 lettera B del Ccnl relativamente all’andamento aziendale e alla situazione occupazionale, che si è svolto ieri in modalità telematica, hanno partecipato i rappresentanti aziendali di Iliad Italia e le Segreterie nazionali e territoriali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL.

Secondo quanto dichiarato da Iliad Italia ai Sindacati, l’operatore telefonico ha realizzato un incremento dei ricavi che hanno portato l’azienda ad un fatturato complessivo per il 2022 di 927 milioni di euro, grazie ad una “costante crescita di clienti non solo sul mercato mobile, ma anche sul fisso residenziale”.

Iliad conta di crescere ulteriormente anche nel corso del 2023, in particolare consolidando la clientela residenziale e puntando sul mercato business mobile, in cui l’operatore è sbarcato lo scorso 4 Maggio 2023 con il brand Iliadbusiness, proseguendo anche con gli investimenti (1,3 miliardi di euro quest’anno).

Per quel che concerne l’andamento degli utili, i Sindacati riportano che ha impattato la decisione di non modificare i prezzi delle offerte sul mobile, ma Iliad Italia afferma di voler trarre “il giusto beneficio, nel tempo, sia in termini di crescita dei ricavi che di redditività”.

Iliad Italia ha dichiarato, inoltre, una crescita dell’occupazione passando, nel corso del 2022, da 740 a 880 dipendenti, di cui il 90% assunti con contratto a tempo indeterminato.

Iliad Italia
Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad Italia

Le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL, nel ringraziare l’Amministratore Delegato Benedetto Levi per la “dettagliata informativa fornita sull’andamento aziendale”, hanno però “ribadito con forza” la propria indisponibilità a proseguire con un sistema di relazioni sindacali che, per quanto cordiale, viene definito “alquanto sterile”.

Di seguito si riporta il resto del comunicato congiunto dei Sindacati del settore TLC dopo l’incontro con Iliad Italia:

[…]

La fase di start-up è ampiamente superata, l’azienda è in costante crescita, non è pensabile che un importante operatore delle telecomunicazioni in Italia possa proseguire senza un integrativo aziendale.

Le lavoratrici ed i lavoratori di Iliad Italia con serietà, professionalità ed abnegazione hanno contribuito a raggiungere gli importanti risultati economici descritti dall’azienda.

Non è più rinviabile un confronto serio sul tema degli inquadramenti che gratifichi la professionalità, per la costituzione di un premio di risultato che redistribuisca salario contrattato e sull’organizzazione del lavoro, introducendo regolamentazioni certe, che permettano di conciliare i tempi di vita e di lavoro delle persone.

Iliad Italia, ancora una volta, non ha inteso accogliere alcuna delle rivendicazioni sindacali proposte, non avviando nessun confronto nel merito delle questioni poste, sottolineando come le lavoratrici ed i lavoratori di Iliad abbiano in un recente sondaggio esterno espresso tutta la loro soddisfazione per le condizioni in cui operano.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil ritengono non più rinviabile l’avvio di un confronto vero sui temi posti, e tenuto conto della completa indisponibilità aziendale, nelle prossime ore, calendarizzeranno una serie di assemblee per avviare un percorso di mobilitazione che, a partire dal prossimo sciopero del 6 giugno, prosegua con una vertenzialità diffusa a livello aziendale, al fine di traguardare il giusto riconoscimento economico, professionale e normativo alle lavoratrici ed ai lavoratori di Iliad.

Non ci sono sondaggi che possano negare l’evidenza!!! Non è accettabile che negli Stores le lavoratrici ed i lavoratori siano inquadrati per lo più al secondo livello e in parte al terzo. Non è pensabile che la stragrande maggioranza dei tecnici on field siano inquadrati ancora con il quarto.

È inconcepibile che una multinazionale, che in Italia ha un così importante programma di investimenti nella realizzazione delle proprie infrastrutture, non abbia alcuna intenzione di investire nel bene più prezioso che ha in azienda: le lavoratrici e i lavoratori, coloro che concretamente rendono possibili i positivi risultati illustrati.

Non è pensabile non voler redistribuire ai lavoratori parte di quella crescita e di quei risultati economici che, con professionalità, hanno contribuito a raggiungere.

Dunque, così come già successo dopo l’incontro dello scorso anno, i Sindacati ribadiscono che, vista la continua crescita, Iliad Italia non può più considerarsi una startup, per cui viene richiesto l’avvio di un confronto in merito ai temi posti dalle Organizzazioni Sindacali, in particolare sull’inquadramento dei dipendenti di Iliad.

Iliad Italia ha giustificato il mancato avvio di un confronto con i Sindacati affermando che, in un recente sondaggio esterno, i dipendenti si sono dichiarati soddisfatti delle loro condizioni di lavoro.

Vista l’indisponibilità al confronto da parte dell’operatore, i Sindacati hanno deciso che organizzeranno una serie di assemblee per avviare un percorso di mobilitazione.

L’intenzione dei Sindacati, dopo lo sciopero dei lavoratori dell’intero settore TLC previsto per il prossimo 6 Giugno 2023, è quello di proseguire il percorso di mobilitazione all’interno di Iliad Italia con una vertenza diffusa a livello aziendale, per cercare di migliorare l’inquadramento dei lavoratori dell’operatore.

Editing Simone Nicolosi

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