TIM: dalla BEI prestito da 360 milioni di euro con garanzia SACE per lo sviluppo del 5G
La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), assistita in parte da SACE, il gruppo assicurativo e finanziario controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha concesso a TIM un finanziamento di 360 milioni di euro, dedicato al potenziamento in Italia delle infrastrutture di rete di ultima generazione.
Il finanziamento, in particolare, è stato sancito in seguito a un accordo firmato oggi, 5 Maggio 2023, da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI, Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM e Bernardo Attolico, Chief Business Officer di SACE.
In particolare, il prestito in questione, garantito al 60% da SACE, è stato concesso dalla BEI allo scopo di sostenere il piano di TIM volto all’ampliamento della copertura 5G della popolazione e del territorio nazionale entro la fine del 2025, anche attraverso l’uso delle bande a 700 MHz.
La Banca Europea torna così a supportare gli investimenti di TIM, avendo finanziato, tra il 2019 e il 2023, i progetti dell’operatore di telecomunicazioni per oltre 1 miliardo di euro.
Si tratta di prestiti, per la BEI, che rientrano nell’ambito dei principali settori della propria attività, come lo sviluppo e il sostegno alle reti infrastrutturali di telecomunicazione, il contrasto al digital divide, il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e l’impegno per le aree meno avvantaggiate dell’Unione.
Anche SACE, nel 2022, ha già supportato TIM, concedendo all’operatore, nell’ambito di Garanzia Italia insieme a un pool di istituzioni finanziarie, un finanziamento di 2 miliardi di euro al fine di sostenere gli investimenti in Italia previsti dal piano industriale del Gruppo.
Secondo quanto comunicato dalle parti, il nuovo prestito da 360 milioni di euro concesso a TIM, supporta anche gli obiettivi della Bussola Digitale 2030 dell’Unione Europea.
Il programma, nello specifico, definisce le ambizioni digitali dell’Unione per il prossimo decennio, tra le quali rientrano lo sviluppo di infrastrutture digitali sicure e sostenibili, la trasformazione digitale delle imprese e la digitalizzazione dei servizi pubblici.
Inoltre, l’operazione odierna, sempre a detta delle parti coinvolte, potrà consentire al Gruppo TIM di accedere a uno strumento di debito a condizioni più favorevoli, rispetto a quelle offerte sul mercato bancario obbligazionario.
Editing Mattia Castro
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