Reti e Frequenze

I-Com, Futur#Lab: nuova indagine su misure di semplificazione per infrastrutture Tlc in Italia

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Ieri, 2 Maggio 2023, l’Istituto per la Competitività (I-Com) ha presentato un nuovo report dal titolo Da Nimby a Pimby: fare infrastrutture in Italia, il primo studio del 2023 realizzato nell’ambito del progetto Futur#Lab, promosso insieme a WINDTRE e in collaborazione con Join Group, con la partnership di Ericsson e Inwit.

In particolare, lo studio (ecco il documento completo) analizza lo stato attuale delle infrastrutture di telecomunicazioni presenti in Italia, facendo il punto sul processo, messo in atto nell’ultimo biennio, di semplificazione delle procedure di autorizzazione.

Il report, dunque, aggiorna la valutazione realizzata da I-Com per la prima volta nel 2022, conducendo una nuova indagine che ha coinvolto i principali operatori e associazioni di categoria, stavolta estendendola anche ai settori dell’energia e dei trasporti, anch’essi interessati dalla realizzazione di opere.

Dall’indagine emerge un generale miglioramento, rispetto al 2022, sull’impatto degli interventi di semplificazione per il settore delle telecomunicazioni, registrando delle criticità aperte in 5 innovazioni sulle 13 introdotte dalle nuove norme, differentemente dalle 9 su 15 rilevate in precedenza.

Nel dettaglio, 3 provvedimenti su 6 riguardanti l’infrastrutturazione di rete fissa presentano ancora delle criticità irrisolte, relative principalmente alle difficoltà di utilizzo delle microtrincee, alla Conferenza dei Servizi e al divieto di imporre ulteriori oneri.

Sempre secondo lo studio, nel caso delle misure dedicate alla semplificazione dell’infrastrutturazione di rete mobile, invece, le criticità riguardano 2 innovazioni su 7, mentre altre 2 appaiono parzialmente risolte.

Stando alle risposte delle aziende del comparto Tlc all’indagine condotta da I-Com, la persistenza di queste criticità ancora irrisolte, oltre che di margini di progresso, non è da ricercare nella formulazione delle singole norme, quanto piuttosto nella loro applicazione e armonizzazione con quelle territoriali adottate dalle amministrazioni locali, coinvolte a vario titolo nelle procedure di autorizzazione.

Secondo quanto dichiarato nella ricerca, questo riduce l’impatto positivo degli interventi di semplificazione, allungando i tempi di realizzazione delle opere. La maggior parte degli operatori, infatti, ha riportato nell’intervista il frequente superamento dei termini previsti per legge per il rilascio delle autorizzazioni.

Dunque, al fine di garantire l’uniformità di applicazione della normativa nazionale su tutto il territorio, oltre che degli strumenti di cooperazione tra operatori ed enti locali, lo studio evidenzia come sia necessario prescrivere ex lege una maggiore responsabilizzazione dei dirigenti comunali, sia nell’avviare le Conferenze dei Servizi che nell’adottare i provvedimenti dichiarativi del silenzio assenso.

A questo proposito, il report propone di intraprendere delle iniziative di formazione rivolte agli amministratori locali, tramite organizzazioni come ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UNCEM (Unione Comuni Comunità Enti Montani), per comprendere l’importanza delle infrastrutturazioni e fornire una corretta informazione ai cittadini.

Lo studio, inoltre, suggerisce anche la realizzazione di un monitoraggio, in tempo reale, dei procedimenti autorizzativi aperti per le diverse infrastrutture e impianti oltre i tempi stabiliti, al fine di aumentare, oltre che la capacità delle singole amministrazioni, anche il livello di collaborazione tra le istituzioni e tra pubblico e privato.

Per quanto riguarda il settore dell’energia, dal rapporto stilato da I-Com emerge una valutazione positiva riguardo le azioni a favore della realizzazione di impianti di energia da fonte rinnovabile, tuttavia, secondo gli operatori coinvolti dall’indagine occorre ulteriore semplificazione.

Dalla ricerca, infatti, si fa presente il bisogno di ulteriore razionalizzazione del quadro normativo, allo scopo di avere più certezze nei tempi di approvazione dei procedimenti autorizzativi, rallentati, secondo lo studio, dalla moltitudine degli enti interessati nel processo decisionale, in particolare per le opere soggette a Valutazione di Impatto Ambientale.

Nel campo dei trasporti, invece, il nuovo report di I-Com evidenzia delle carenze negli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a supporto delle infrastrutture stradali, principalmente negli interventi a favore della rete autostradale, nonostante questa risulti tra le più vecchie in Europa, con un’età media di 50 anni, e presenti un’elevata densità di gallerie e viadotti.

Differentemente, in relazione alla recente riforma del Codice degli Appalti, dallo studio emerge un giudizio positivo, in particolare riguardo l’accorciamento dei tempi per accelerare gli investimenti.

In tutti i settori coinvolti dall’indagine, dunque, al fine di raggiungere gli obiettivi di sviluppo infrastrutturale del Paese, emerge l’esigenza di maggiore coerenza, uniformità e semplicità del quadro normativo e regolatorio, oltre che di certezza delle tempistiche autorizzative e di implementazione degli investimenti.

Lo studio Da Nimby a Pimby: fare infrastrutture in Italia è stato presentato a Roma, nel corso della prima tavola rotonda del 2023 di Futur#Lab, alla quale hanno partecipato, oltre al Presidente I-Com Stefano da Empoli e al Direttore External Affairs and Sustainability di WINDTRE Roberto Basso, la Vicepresidente I-Com Silvia Compagnucci, il Direttore dell’Area Energia Michele Masulli e il Direttore dell’Area Digitale Lorenzo Principali, che hanno illustrato la ricerca, mentre il dibattito è stato moderato da Alessandra Bucci, di Join Group.

Hanno inoltre partecipato all’incontro anche il Presidente della Commissione Tecnica VIA‐VAS al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Massimiliano Atelli, la Vicesegretaria Generale di ANCI Antonella Galdi, la Senior Vice President Institutional Affairs di Snam Cecilia Gatti, il Responsabile Affari Centrali di Enel Italia Andrea Lolli, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE Alessandro Morelli, il Direttore Affari Regolatori di Autostrade per l’Italia Andrea Oglietti, il Dirigente Generale dell’Unità per la semplificazione al Dipartimento della Funzione Pubblica Francesco Radicetti, la Fondatrice di Avventura Urbana Iolanda Romano, il Direttore Government & Policy Advocacy Europe di Ericsson Telecomunicazioni Antonio Sfameli e l’External Relations, Communication & Sustainability Director di INWIT Michelangelo Suigo.

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