L’AGCOM ha fotografato la situazione del mercato della telefonia fissa aggiornata al 31 Dicembre 2022 grazie al primo Osservatorio del 2023, in cui emerge che Eolo è il primo operatore per accessi FWA, mentre TIM è leader degli accessi FTTC e Fibra FTTH.
Come già raccontato da MondoMobileWeb, il 21 Aprile 2023 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato l’Osservatorio sulle Comunicazioni numero 1/2023 (ecco il documento completo), i cui dati sono relativi ai mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre 2022, riguardanti cioè il quarto trimestre del 2022.
Dopo quelli relativi alla telefonia mobile e alle dinamiche di portabilità del numero mobile, in questo approfondimento verranno analizzati solamente i dati relativi al mercato della telefonia fissa, in particolare quelli riguardanti i numeri e le tipologie delle linee attive e le quote di mercato in base alle percentuali dei principali operatori italiani.
Per quanto riguarda innanzitutto il quadro complessivo della situazione della telefonia fissa, secondo i dati elaborati dalla Direzione studi ricerche e statistiche dell’Autorità a fine Dicembre 2022 il totale delle linee di rete fissa in Italia era pari a 19,87 milioni.
Da questo punto di vista, si registra una leggera flessione sia su base trimestrale che annua, con un calo rispettivamente di 115 mila e di 184 mila linee.
Il totale delle linee fisse in Italia, al 31 Dicembre 2022, era composto al 51,7% da linee in tecnologia Misto Fibra Rame FTTC, al 22% da linee in rame (ADSL), dal 17,5% da linee in Fibra FTTH e per l’8,9% da linee in FWA (Fixed Wireless Access).
Continua quindi il trend in calo delle linee fisse in rame, dove rispetto alla fine del 2021, quindi guardando la variazione annuale, si sono ridotte del 5,3%. Negli ultimi 4 anni gli accessi in rame si sono sostanzialmente dimezzati: a Dicembre 2018, il 58% degli accessi alla rete fissa era in rame, mentre adesso a fine 2022 questi sono scesi al 22%.
Crescono invece le altre tecnologie di rete, e in particolare la Fibra FTTH, che in un anno, da fine 2021 a fine 2022, ha guadagnato una quota del 4,2% sul totale degli accessi di rete fissa.
Nell’Osservatorio sulle Comunicazioni di AGCOM viene analizzata anche la suddivisione delle quote di mercato dei principali operatori nazionali di telefonia fissa, in questo caso relativamente al numero di linee complessive.
In questo grafico con i dati aggiornati al quarto trimestre del 2022 sono presenti TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Eolo, Sky Wifi di Sky Italia e un raggruppamento che rappresenta la quota complessiva di tutti gli altri operatori nazionali.
Si segnala che, come specificato anche dall’AGCOM nell’Osservatorio, all’interno di Tiscali è inclusa anche la quota attribuita in precedenza a Linkem, in quanto dal 1° Agosto 2022, con la fusione per incorporazione in Tiscali del ramo retail di Linkem, Tiscali è diventata proprietaria del marchio Linkem, mentre il Gruppo Linkem detiene adesso il controllo di Tiscali.
La società Tiscali Italia S.p.A., che dal 1° Agosto 2022 gestisce i due marchi telco del gruppo, ossia Tiscali e Linkem, è interamente controllata da Tiscali S.p.A., società che ha poi deciso di cambiare la sua denominazione in Tessellis S.p.A..
Dunque, secondo i dati dell’Osservatorio AGCOM, al 31 Dicembre 2022 TIM si conferma il leader del mercato di telefonia fissa, con una quota del 41,7% di tutti gli accessi complessivi.
Al secondo posto c’è Vodafone con una quota totale del 16,3%, seguita da WINDTRE con il 14,2%, poi Fastweb con il 14,1%, Tiscali (che comprende anche la quota di Linkem) con il 4,2%, seguita da Eolo con il 3,2% e Sky Wifi di Sky Italia al 2,4%.
Infine, il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa ha una quota di mercato complessiva pari al 3,8%.
Rispetto allo stesso periodo del 2021, al 31 Dicembre 2022 l’unico operatore a crescere su base annuale è Sky Italia con Sky Wifi, con un incremento dell’1,2%, mentre la maggior perdita è stata di TIM con un calo dell’1,4%. Stabile invece su base annuale la quota totale di Vodafone.
Nell’Osservatorio dell’AGCOM è presente anche un focus relativo agli accessi broadband e ultrabroadband, che a fine Dicembre 2022 erano pari a 18,6 milioni.
Come sottolinea l’Autorità, si è registrata una riduzione di 90mila linee su base annua rispetto a Dicembre 2021, calo concentrato in gran parte nell’ultimo trimestre del 2022 (pari a 83mila linee).
In questo caso le linee broadband e ultrabroadband complessive al 31 Dicembre 2022 erano composte da 3,08 milioni di accessi di tipo DSL e da 15,51 milioni di accessi in altre tecnologie.
Su base annua, le linee DSL si sono ridotte di 1,013 milioni, mentre le linee che utilizzano altre tecnologie sono aumentate di circa 923 mila.
Anche in questo caso è presente un grafico che rappresenta le quote di mercato dei principali operatori italiani al 31 Dicembre 2022 nell’ambito degli accessi broadband e ultrabroadband.
In questo senso, TIM si è confermato il principale operatore anche a fine 2022, con una quota pari al 40% degli accessi broadband e ultrabroadband.
Al secondo posto in questa classifica c’è Vodafone, con una quota del 16,8%, a cui segue Fastweb con il 14,4%, poi WINDTRE con il 14,3%, segue Tiscali (che comprende anche Linkem) con una quota del 4,5%, poi Eolo con il 3,4% e infine Sky Italia con Sky Wifi al 2,6%.
Infine, il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa italiani ha una quota complessiva del 4% degli accessi broadband e ultrabroadband al 31 Dicembre 2022.
Confrontando i dati con quelli di fine Dicembre 2021, l’unico operatore in crescita fra quelli riportati per gli accessi broadband e ultra broadband è Sky Wifi, con una crescita dell’1,2%, mentre cresce anche il gruppo degli altri operatori di rete fissa, con un incremento dello 0,8%. TIM ha invece la maggior perdita, pari all’1,4% rispetto ai dati di fine 2021.
Infine, l’Osservatorio analizza anche i dati suddivisi in base alle varie tecnologie di accesso per le linee di telefonia fissa broadband e ultrabroadband.
Nel corso del 2022, le linee in rame si sono ridotte di oltre 1,1 milioni (circa 7,5 milioni nell’ultimo quadriennio).
Le linee FTTC sono aumentate di circa 39 mila su base annua e di circa 3,8 milioni nell’intero periodo, quelle FTTH sono incrementate di circa 820mila unità su base annua. In crescita anche le linee FWA, con un incremento di circa 80mila unità nell’anno.
Nello studio dell’AGCOM sono riportate anche le quote di mercato dei vari operatori di linea fissa italiani in base alla tecnologia utilizzata.
Per quanto riguarda la Fibra FTTH, che a fine Dicembre 2022 contava su un totale di 3,47 milioni di linee, il primo operatore in questo caso è TIM, con una quota del 24,4%.
Al secondo posto della classifica degli accessi in Fibra FTTH c’è WINDTRE, con una quota del 20,5%, al terzo posto c’è poi Fastweb con il 20,4%, poi Vodafone con il 20,1%, Sky Italia con Sky Wifi al 5,4% e Tiscali al 3,9%.
Iliad Italia a poco meno di un anno dal lancio delle sue offerte Fibra con il brand Iliadbox (avvenuto il 25 Gennaio 2022) ha fatto registrare al 31 Dicembre 2022 una quota pari al 3,1% di tutte le linee FTTH in Italia, mentre tutti gli altri operatori di rete fissa avevano una quota del 2,2%.
Passando poi alla tecnologia FTTC, che a fine Dicembre 2022 contava su un totale di 10,26 milioni di linee, anche in questo caso l’operatore leader è TIM, con una quota pari al 41,4%.
Nella classifica degli accessi FTTC al secondo posto c’è Vodafone, con il 19,7%, seguita da WINDTRE con il 15,9%, poi Fastweb con il 15,5%, Sky Italia con Sky Wifi al 2,9%, poi Tiscali con l’1,4% e infine PosteCasa Ultraveloce di PostePay allo 0,6%.
Il raggruppamento di tutti altri operatori di rete fissa per quanto riguarda le linee FTTC rappresentava complessivamente una quota del 2,5%.
Infine, nel segmento delle linee di tipo FWA, che a fine 2022 erano pari complessivamente a 1,77 milioni, l’operatore leader del mercato è Eolo, con una quota del 35,2%.
Al secondo posto si posiziona Tiscali (che include come detto la quota di Linkem), con una quota di linee FWA pari al 29,8%, seguita da TIM con il 18%, poi Vodafone con l’8,2%, poi BBBell con l’1,6%, Misco con l’1,4% e infine Go Internet con lo 0,5%.
Il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa attivi nel mercato FWA aveva una quota complessiva del 5,2%.
L’AGCOM specifica che quelle appena esposte sono elaborazioni sulla base dei dati forniti dalle imprese nell’ambito della predisposizione della reportistica europea. Sono escluse dall’analisi alcune migliaia di linee allocate dalle imprese nelle categorie “Other non NGA” e “Other NGA”.
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