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ISTAT: il 77,5% della popolazione utilizza internet, ancora divari tra Nord e Sud

Durante le scorse settimane, l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha pubblicato il report Cittadini e ICT per l’anno 2022, mostrando la crescita sull’utilizzo di internet da parte di famiglie e individui residenti in Italia, in paragone con gli anni passati.

I dati sull’utilizzo di internet nella popolazione

Secondo i dati in questione (ecco il documento completo), pubblicati lo scorso 17 Marzo 2023, innanzitutto è cresciuto il numero di persone di 6 anni e più che hanno navigato in rete nei 3 mesi precedenti l’intervista.

Tra il 2020 e il 2022 c’è stato infatti un aumento pari a 7 punti percentuali, in particolare con un’accelerazione maggiore registrata tra il 2020 e il 2021 (+4,4 punti percentuali), e con incremento più contenuto per quanto riguarda l’ultimo anno (+2,6 punti percentuali). In questo modo, su tutta la popolazione di 6 anni e più, nel 2022 si è registrato un totale del 77,5% di persone.

In particolare, secondo l’ISTAT, si sono connesse alla rete negli ultimi tre mesi oltre il 90% delle persone tra 11 e 54 anni, il 57,2% delle persone di tra 65 e 74 anni e il 20,9% delle persone di 75 anni e più. In generale, a connettersi giornalmente è invece il 65,1% della popolazione.

Questo andamento trova giustificazione con la fine del periodo di restrizione dovuto alla pandemia che, ad esempio, comporta un decremento di 2,7 punti percentuali per il gruppo dei 6-10 anni, dovuto in parte alla riduzione del ricorso alla didattica a distanza.

Si consolida invece l’utilizzo del web per il gruppo tra i 15 e 19 anni, mentre in tutte le altre classi di età si continuano a registrare incrementi, in particolare per il gruppo tra i 60 e i 64 anni dove si evidenzia l’aumento maggiore (+6,6 punti percentuali).

Per quanto riguarda i divari di genere, nonostante il rapporto con le ICT risulta ancora essere significativamente diverso tra la popolazione maschile e femminile, è stata registrata una tendenza verso una progressiva riduzione.

Nel dettaglio, durante il 2022 ha dichiarato di accedere a internet l’80,4% degli uomini di 6 anni e più a fronte del 74,7% delle donne. L’ISTAT sottolinea però che tale divario è delle fasce di età più anziane (dove la differenza supera i dieci punti percentuali a favore degli uomini), mentre fino ai 59 anni le differenze di genere sono nulle e in alcuni casi arrivano a invertirsi di segno.

Passando alle differenze territoriali, anche nel 2022 si conferma il gradiente Nord – Mezzogiorno che rimane pressoché stabile rispetto all’anno precedente. Il Mezzogiorno (72,9%) presenta infatti uno scarto di 7,5 punti percentuali rispetto al Nord e di 5,5 punti percentuali rispetto al Centro.

Continua a essere un fattore discriminante anche il titolo di studio, anche perché associato con l‘età: naviga sul web l’88,6% di chi ha un diploma superiore contro il 74,9% di chi ha conseguito la licenza media.

In merito infine a gli occupati, le differenze tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti da un lato e operai dall’altro, negli anni si sono gradualmente attenuate (96,0% contro 88,2%).

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Quante sono le famiglie con rete a casa secondo ISTAT

In generale, durante il 2022, il tasso di diffusione di internet tra tutte le famiglie residenti in Italia risulta pari all’83,1%, valore che si alza al 91,4% prendendo in considerazione soltanto le famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni di età.

Come sottolinea l’ISTAT, dato che quest’ultimo valore risulta in linea con la media EU27 (92,5%), il Paese in questi tre anni ha recuperato il gap che lo caratterizzava in passato.

Si evidenzia tuttavia che nelle famiglie composte da soli anziani, ancora adesso si rileva una minore diffusione dell’accesso a internet. In questo caso, infatti, solo una famiglia una su due (49,8%) dispone di un accesso, a fronte del 98,8% di quelle in cui è presente almeno un minore e del 93,4% di quelle senza minori ma i cui componenti non siano solo anziani.

Ciò significa che, nonostante l’accelerazione nell’utilizzo delle ICT, in questi ultimi anni le famiglie costituite da soli anziani non sono riuscite a recuperare il gap di partenza.

Il report dell’ISTAT continua poi con l’analisi territoriale, la quale conferma ancora una volta il gradiente Nord-Sud. Il Trentino-Alto Adige (88,9%) e la Lombardia (86,1%) sono infatti le regioni con la percentuale più alta di famiglie connesse a internet, mentre all’opposto si collocano la Puglia (78,2%), la Basilicata (77,5%) e la Calabria (73,6%).

Viene sottolineato, tuttavia, che in questi ultimi tre anni i divari territoriali si sono comunque progressivamente attenuati. Infatti, se nel 2020 la distanza tra il Nord e il Mezzogiorno era di 7,5 punti percentuali, nel 2021 è scesa a 5,5 e nel 2022 a 4,9.

Riguardo infine alle ragioni per cui alcune famiglie non posseggono ancora un accesso a internet, viene indicato che 6 su 10 (59,9%) non ne dispone perché non lo sa utilizzare, mentre il 21,5% non lo considera come uno strumento utile e interessante.

Come altre motivazioni seguono quelle di ordine economico, legate all’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (11,9%), mentre il 7,8% non naviga in rete da casa perché almeno un componente della famiglia accede a internet da un altro luogo.

Per cosa viene utilizzato internet maggiormente

Un’altra sezione del report Cittadini e ICT è dedicata invece all’uso specifico per cui viene utilizzato internet, che anche nel 2022 si conferma prevalentemente rivolto ai servizi di comunicazione.

Negli ultimi tre mesi circa, infatti, 7 su 10 utilizzatori di internet di età superiore ai 6 anni hanno usato servizi di messaggistica istantanea (68,9%), il 60,1% ha effettuato chiamate sul web e il 59,2% ha utilizzato la posta elettronica.

Risulta diffuso anche l’utilizzo della rete per guardare video da servizi di condivisione, come, ad esempio, YouTube (55,3%), ascoltare la musica sul web (45,6%) e partecipare ai social network (45,1%). Il 44,9% utilizza invece il web per leggere giornali, informazioni e riviste online.

Infine, si è registrata all’incirca una persona su due che effettua acquisti online. In questo caso, tra il 2020 e il 2021 è aumentata di 6,5% la quota di persone di 14 anni e più che hanno usato internet negli ultimi 12 mesi per effettuare acquisti online, mentre nell’ultimo anno si registra un decremento di 2,1 punti percentuali (48,2%).

Editing Maurizio Contina

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