Osservatorio AGCOM 1/2023: aumentano le SIM attive, nel fisso ridotte le linee in rame
Oggi, 21 Aprile 2023, l’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha pubblicato l’Osservatorio sulle Comunicazioni, con dati relativi all’ultimo trimestre del 2022, quindi da Ottobre a fine Dicembre 2022, in cui si parla anche di telefonia, sia nell’ambito della rete mobile che di quella fissa.
Per quanto riguarda la rete mobile, a fine dicembre 2022, le SIM attive (Human e M2M) sono complessivamente 107,2 milioni, circa 1,1 milioni di unità in più su base annua.
Nello specifico, le SIM M2M sono aumentate di oltre 0,7 milioni, mentre l’incremento di quelle Human (cioè solo voce, voce e dati e solo dati, che prevedono iterazione umana) è di poco inferiore a 0,4 milioni.
Le linee Human sono rappresentate per l’86,9% dall’utenza residenziale; invece, in merito alla tipologia di contratto, l’89,5% dei casi è riferito alla categoria “prepagata”.
Relativamente alle SIM complessive, Tim è leader di mercato con il 28,4%, a cui segue Vodafone (27,5%) e WindTre (24,2%), mentre Iliad raggiunge l’8,9%.
Sul segmento delle SIM Human, WindTre rimane il principale operatore con il 25,6%, seguito da Tim, con il 24,7%, e Vodafone, con il 22,6%. Iliad, con una crescita di 1,3 punti percentuali su base annua, ha raggiunto il 12,2%.
Secondo l’Osservatorio sulle Comunicazioni dell’AGCOM (ecco il documento completo), le SIM Human che hanno prodotto traffico dati nel corso del 2022, poi, sono circa 56,6 milioni (valore in linea con quanto osservato nel 2021). Il consumo medio unitario giornaliero è stimabile in circa 0,61 GB, in crescita del 27,4% rispetto al 2021.
Sempre a fine Dicembre 2022, nella rete fissa gli accessi complessivi mostrano una flessione su base trimestrale e annua, rispettivamente pari a -115 mila e -184 mila linee. La customer base complessiva si mantiene non lontano dai 20 milioni di linee.
Nel corso del 2022, le linee in rame si sono ridotte di oltre 1,1 milioni (circa 7,5 milioni nell’ultimo quadriennio), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie, sono aumentate di circa 920 mila. A Dicembre 2018, il 58,0% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 22,0%.
Le linee FTTC sono aumentate di circa 39 mila su base annua e di circa 3,8 milioni nell’intero periodo, quelle FTTH sono incrementate di circa 820 mila unità su base annua e, a fine Dicembre 2022, risultano non lontane dai 3,5 milioni di accessi.
In crescita anche le linee Fixed Wireless Access che, con un incremento di circa 80 mila unità nell’anno, hanno quasi raggiunto 1,8 milioni di linee.
Le linee broadband complessive, a fine dicembre 2022, sono 18,6 milioni, con una riduzione di 90 mila linee su base annua, in gran parte concentrata nell’ultimo trimestre del 2022, in cui la crescita degli accessi FTTH (+209mila) non è bastata a bilanciare il decremento, in particolare, delle linee DSL.
A detta dell’Osservatorio sulle comunicazioni dell’AGCOM, le linee con velocità pari o superiori ai 30 Megabit al secondo hanno superato l’81% delle complessive linee broadband, mentre quelle con prestazioni superiori ai 100 Megabit al secondo è salito, dal 30,2% del dicembre 2018, al 68,0% del dicembre 2022.
In ogni caso, continua la crescita del consumo di dati: il traffico giornaliero nel 2022 ha segnato una crescita del 7,8% su base annua e un +86,8% rispetto al 2019. I dati unitari di consumo, ovvero il traffico giornaliero per linea broadband, lo scorso 2022 hanno mostrato, rispetto al 2021, un aumento del 6,9%.
In conclusione, a fine Dicembre 2022, sugli accessi broadband e ultra-broadband, Tim si è confermato il maggiore operatore, con il 40,0%, seguito da Vodafone, con il 16,8%, Fastweb, con il 14,4%, e WindTre, con il 14,3%.
Editing Ileana Gira
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