A partire dal 1° Giugno 2023, per alcuni già clienti di rete fissa TIM verrà introdotta una nuova rimodulazione con aumento del costo mensile fino a 3 euro al mese. Le offerte coinvolte verranno anche adeguate con l’inserimento della nuova clausola ISTAT, che dal 1° Aprile 2024 prevede un aumento annuale del costo mensile in base all’inflazione.
Come già raccontato, dal 1° Marzo 2023 l’operatore aveva deciso di rimodulare le offerte di rete fissa TIM Senza Limiti Premium, Tutto Senza Limiti Premium, Tutto Premium e Smart Premium, quest’ultima solo per alcuni clienti. Inoltre, a partire dal 1° Aprile 2023 è stato il turno di TIM Connect Premium, oltre che di un altro gruppo di clienti con TIM Smart Premium.
In questi casi, con entrambe le rimodulazioni, il costo mensile delle offerte coinvolte era stato aumentato di 2 euro in più al mese (IVA inclusa).
Nei prossimi giorni, a partire dal 1° Maggio 2023, verranno colpiti anche altri clienti di rete fissa, ad esempio con offerte TIM Super Premium, TIM Premium, Premium Base e Premium WiFi Special, con aumenti da un minimo di 2,90 euro al mese fino a un massimo di 5 euro al mese, in base alla propria offerta attiva.
In queste ultime ore invece, durante la giornata di ieri 20 Aprile 2023, nel sito ufficiale di TIM è stata annunciata una nuova rimodulazione per un ulteriore gruppo di clienti, questa volta con aumenti compresi tra i 2 euro al mese e i 3 euro al mese (IVA inclusa).
Inoltre, come già detto, le offerte coinvolte verranno anche adeguate annualmente in base all’inflazione, con aumenti del canone mensile una sola volta per ciascun anno solare, a partire dal 1° Aprile 2024.
Come indicato nella nuova informativa presente sul sito ufficiale dell’operatore, nella pagina “News e Modifiche contrattuali”, la nuova rimodulazione con aumento mensile verrà applicata a partire dal 1° Giugno 2023, fermo restando il diritto del cliente di esercitare il recesso, senza costi né penali, entro il termine del 30 Giugno 2023.
Secondo l’operatore, questi nuovi aumenti vengono introdotti “per esigenze economiche dovute al mutamento del contesto di mercato”.
Al momento, non si conosce ancora una lista ufficiale delle offerte coinvolte. Si evidenzia comunque che, nonostante questo incremento del prezzo mensile, TIM specifica che eventuali promozioni in essere non subiranno comunque alcuna variazione.
Inoltre, ciascun cliente può verificare le condizioni economiche applicate alla propria offerta nella sezione “Dettaglio dei Costi” della fattura TIM, accedendo all’area riservata MyTIM (previa registrazione) o chiamando gratuitamente il Servizio Clienti 187.
Oltre all’aumento del costo mensile dal 1° Giugno 2023, i clienti di rete fissa coinvolti dalla rimodulazione avranno quindi anche la variazione contrattuale con cui viene introdotta la clausola sull’adeguamento del costo mensile in base all’inflazione.
In questo caso, sul sito ufficiale di TIM, nella pagina “News e Modifiche contrattuali” non è stata inserita alcuna nuova informativa dedicata.
Si segnala tuttavia che, all’interno della comunicazione pubblicata lo scorso 21 Marzo 2023, contestualmente all’informativa dedicata alla rimodulazione precedente (che partirà come detto dal 1° Maggio 2023), viene indicato che i clienti interessati da questo nuovo adeguamento saranno progressivamente informati nel periodo che va da Marzo ad Aprile 2023, con una specifica comunicazione in fattura.
Come raccontato da MondoMobileWeb, questa nuova clausola con adeguamento per inflazione era stata introdotta inizialmente il 27 Novembre 2022, in quel caso esclusivamente per le nuove attivazioni di alcune offerte di rete fissa e rete mobile.
Nel mese di Gennaio 2023, l’operatore aveva annunciato questo tipo di adeguamento anche per alcuni già clienti di rete fissa, come detto per le offerte Senza Limiti Premium, Tutto Senza Limiti Premium, Tutto Premium e Smart Premium, mentre a Febbraio 2023 anche per alcuni clienti TIM Connect Premium e, ancora una volta, Smart Premium.
Successivamente, la clausola era stata estesa alle nuove attivazioni di altre offerte mobili dal 29 Gennaio 2023, venendo anche annunciata tramite rimodulazione per alcuni già clienti di rete mobile con offerte ricaricabili non più in commercializzazione.
Inoltre, con le comunicazioni inserite nella fattura di rete fissa di Marzo 2023, l’operatore applicherà la clausola sull’inflazione anche ai clienti con offerte della gamma TIM Super, fra cui TIM Super Premium, TIM Premium, Premium Base e Premium WiFi Special.
Come indicato nell’informativa menzionata di sopra, l’adeguamento per inflazione sta continuando a essere applicato anche con le comunicazioni inserite nelle fattura di rete fissa di Aprile 2023.
Anche in questo caso, per giustificare l’introduzione di questa nuova clausola per i già clienti coinvolti, TIM riporta quanto segue:
I cambiamenti dello scenario macroeconomico recentemente intervenuti, con particolare riferimento ai costi energetici e delle materie prime, incidono negativamente sull’equilibrio economico dei servizi forniti da TIM, rendendo quindi necessario, così come avvenuto in altri settori dell’economia italiana, prevedere un meccanismo predeterminato di adeguamento annuale dei prezzi praticati ai clienti finali.
Nel dettaglio, tramite l’adeguamento annuale per inflazione, il costo mensile delle offerte verrà incrementato con misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’ISTAT, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso.
Questo meccanismo prevede anche che il valore dell’inflazione venga maggiorato di un coefficiente fisso pari al 3,5%. Ad ogni modo, l’aumento complessivo annuo, dato dalla somma dell’IPCA e del coefficiente di maggiorazione, non potrà comunque superare il valore del 10%.
Come accennato sopra, TIM applicherà la prima variazione annuale del costo mensile a partire dal 1° Aprile 2024, sulla base del valore dell’IPCA rilevato per l’anno solare 2023 (aumentato poi del 3,5%).
In seguito, questa variazione si ripeterà ogni anno successivo, sempre considerando il valore dell’inflazione rilevato dall’ISTAT per l’anno solare precedente.
La particolarità di questo tipo di clausola, consiste in un’applicazione automatica da parte di TIM, senza che questa sia considerata una rimodulazione, in modo tale che i clienti non possano esercitare il diritto di recesso senza costi o penali come invece prevedono normalmente le modifiche unilaterali di contratto.
Si evidenzia tuttavia che, a prescindere dall’aumento di prezzo, i clienti potranno comunque effettuare il recesso, ma pagando eventuali penali o costi richiesti.
Per ciascun anno di riferimento, la variazione del canone mensile dell’offerta sarà comunicata tramite un apposito messaggio sui canali digitali (SMS, email o app MyTIM) comunicati dal cliente stesso, o in mancanza anche tramite messaggio in fattura.
Inoltre, con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla data di applicazione dei nuovi prezzi, l’operatore pubblicherà sul proprio sito ufficiale uno specifico avviso, riportando l’indicazione del valore percentuale dell’aumento.
Come sempre, i clienti di rete fissa TIM coinvolti da queste rimodulazioni che non intendano accettare la suddetta variazione contrattuale, ai sensi dell’articolo 98-septies decies, comma 5 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, hanno il diritto di recedere dal contratto o di passare ad altro operatore senza penali né costi di disattivazione.
Per fare ciò, il cliente deve darne comunicazione entro il 30 Giugno 2023, chiamando il Servizio Clienti 187, facendone richiesta dall’Area Clienti MyTIM (previa registrazione), scrivendo all’indirizzo TIM – Servizio Clienti – Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma) o alla PEC disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it, o anche recandosi in un negozio TIM.
Per l’invio tramite posta o PEC, anche se intende passare ad altro operatore, è necessario anche allegare una fotocopia del documento d’identità del titolare del contratto, specificando come oggetto della comunicazione “Modifica delle condizioni contrattuali”.
Nel caso in cui l’offerta abbia un vincolo temporale di permanenza, gli importi contrattualmente previsti in caso di cessazione anticipata non verranno addebitati.
Se il cliente ha apparati in noleggio o in comodato d’uso, dovrà invece restituirli secondo quanto previsto dalle condizioni economiche e contrattuali sottoscritte al momento dell’adesione all’offerta.
Si specifica che, qualora sulla linea siano in corso pagamenti rateali per l’acquisto di apparati o servizi (come ad esempio telefoni, modem, TV o contributo attivazione), il cliente potrà continuare a pagare le rate residue fino alla scadenza contrattualmente prevista o decidere di saldare l’importo ancora dovuto in un’unica soluzione.
In quest’ultimo caso, è necessario specificare la richiesta nella comunicazione di recesso o anche in un momento successivo, contattando il Servizio clienti 187.
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