WINDTRE: mancato accordo con i Sindacati TLC sullo scorporo della rete mobile dell’azienda

Oggi, 12 Aprile 2023, si è tenuto un incontro tra Wind Tre S.p.A. e le Segreterie Nazionali e Territoriali di SLC CGIL, FISTel CISL, UILCOM UIL, UGL Telecomunicazione, indetto a fronte dello stato di agitazione e delle iniziative di sciopero che i Sindacati intendono promuovere nei confronti della società, in seguito alla presentazione del piano di scorporo del ramo di rete mobile dell’operatore.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, a fine Marzo 2023 WINDTRE ha esposto ai Sindacati l’intenzione di scorporare la rete mobile dall’azienda creando una NetCo, la cui quota di maggioranza verrebbe venduta al fondo svedese EQT.

Nello specifico, secondo quanto riferito da WINDTRE ai Sindacati, la società dedicata gestirà tutto il business wholesale della rete e, dal punto di vista societario, le quote di proprietà rimarranno per il 40% a CK Hutchison, la holding di Hong Kong che detiene interamente l’operatore italiano Wind Tre, mentre il restante 60% sarà ceduto ad EQT, che subentrerà come partner finanziario.

Nella nuova NetCo, in particolare, verrà trasferita tutta l’infrastruttura attiva di rete, oltre alle relazioni contrattuali con le terze parti, i servizi di connettività wholesale, sia verso WINDTRE che verso altri operatori, e tutto il personale di Network unitamente alle funzioni di supporto, compresa la parte IT OSS (per un totale di circa 2000/2200 lavoratori).

Oltre al piano di scorporo, l’operatore ha affermato di voler puntare sulla diversificazione del proprio business, diventando ancora di più un’azienda multiservizi: oltre alle telecomunicazioni e all’energia, infatti, WINDTRE ha manifestato interesse nell’entrare anche nel mercato assicurativo.

Contrari al piano di scorporo della rete mobile di WINDTRE, i Sindacati TLC hanno annunciato una mobilitazione, inviando all’operatore una lettera unitaria con la comunicazione dell’avvio delle procedure di proclamazione dello stato di agitazione e di iniziative di astensione dal lavoro in tutte le sedi italiane di Wind Tre.

L’incontro odierno, dunque, si è tenuto, in videoconferenza con la Dott.ssa Debora Postiglione, della Divisione IV della Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per esperire un tentativo di conciliazione tra le parti, regolamentato dall’art. 1, comma 4, della legge n. 83/2000, di modifica dell’art. 2 della legge n. 146/1990, in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.

La riunione, in particolare, è stata indetta in seguito all’esperimento della prima fase della procedura avvenuta con esito negativo lo scorso 3 Aprile 2023, secondo i Sindacati poiché il piano industriale di vendita della rete e di cessione del ramo d’azienda, coinvolgerebbe, come spiegato prima, circa 2000 lavoratori.

Nel corso della riunione, si legge in una nota, le parti coinvolte si sono quindi “ampiamente confrontate” in ordine all’oggetto della procedura in questione, ma senza raggiungere un’effettiva intesa.

Sentite le parti, dunque, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha registrato l’impossibilità di arrivare a una soluzione conciliativa, invitando le Organizzazioni Sindacali a ridurre al minimo gli eventuali disagi per l’utenza, secondo quanto previsto dai principi informatori della legge n. 83/2000.

L’incontro ha visto la partecipazione di: Marco Mondini, Daniela De Vincenzi e Monica Mirarchi per Wind Tre S.p.A., Dario Città per Unindustria, Natascia Treossi per SLC CGIL Nazionale, Claudio Penta per FISTEL CISL Nazionale, Giulio Neri per UILCOM UIL Nazionale, Luigi Le Pera e Antonio Vitti per UGL Telecomunicazione Nazionale, Giuseppe Venitozzi, Flavio Palumbo, Alessandro Marenghi e Giuseppe Benenati per UGL Telecomunicazione Territoriale.

Editing Mattia Castro

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