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Vodafone, WINDTRE, TIM e Fastweb, fatturazione post recesso: arrivano le multe dell’Antitrust

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Dopo le istruttorie avviate lo scorso anno, l’Autorità Antitrust ha multato gli operatori TIM, Vodafone, WINDTRE e Fastweb, con sanzioni fino a 400mila euro, per la pratica commerciale scorretta della fatturazione post recesso su linee di rete fissa e di rete mobile.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) lo ha annunciato oggi, 3 Aprile 2023, in seguito alla chiusura dei procedimenti contro Vodafone (PS12300)Fastweb (PS12302)WINDTRE (PS12303) e TIM (PS12304).

Come già raccontato da MondoMobileWeb, con la pubblicazione del bollettino settimanale numero 19/2022 del 23 Maggio 2022, l’Antitrust aveva avviato dei procedimenti istruttori nei confronti dei suddetti operatori, con l’obiettivo di accertare le eventuali violazioni dovute alla possibile pratica commerciale scorretta della fatturazione post recesso posta in essere dagli operatori per i servizi di telefonia.

Come veniva sottolineato dall’AGCM, l’informativa di avvio delle istruttorie nei confronti di TIM, Vodafone, WINDTRE e Fastweb si era resa necessaria “in ragione del numero elevato di istanze di intervento pervenute” in merito alla pratica della fatturazione post recesso a danno dei consumatori.

I procedimenti istruttori avviati dall’Antitrust intendevano accertare l’eventuale violazione degli articoli 20 comma 2, 24, 25, comma 1, lett. d) e/o dell’articolo 26, comma 1, lett. f) del Codice del Consumo.

In particolare, TIM, Vodafone, WINDTRE e Fastweb avrebbero continuato ad emettere fatture per i servizi di telefonia mobile e/o fissa anche successivamente alla regolare comunicazione, da parte di consumatori e microimprese, della richiesta di cessazione del rapporto.

Adesso, a distanza di quasi un anno dall’apertura dei procedimenti, l’Antitrust ha comunicato di aver chiuso le istruttorie sanzionando Vodafone per 400mila euro (ecco il documento completo), WINDTRE per 300mila euro (ecco il documento completo), TIM per 200mila euro (ecco il documento completo) e Fastweb per 100mila euro (ecco il documento completo), decisioni prese tutte lo scorso 14 Marzo 2023.

Dunque, l’AGCM ha emesso multe per un totale di 1 milione di euro ai quattro operatori telefonici.

Secondo quanto comunicato dall’Antitrust, le istruttorie hanno consentito di accertare i “comportamenti illegittimi” dei quattro operatori telefonici nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore.

In particolare, sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine (a partire almeno da Gennaio 2020) a situazioni di fatturazioni post recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore.

Secondo l’Autorità, la illegittima prosecuzione della fatturazione, dopo la richiesta di cessazione del servizio, è riconducibile ad “anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società, rispetto ai quali le stesse, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo.

Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorretta ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate a tal fine.

Si segnala che TIM e Vodafone nei mesi scorsi hanno già pubblicato sui loro siti delle informative relative ai procedimenti Antitrust sulla fatturazione post recesso, con cui invitano i clienti coinvolti dagli addebiti non dovuti a compilare un modulo online per ottenere eventualmente un rimborso.

Editing Simone Nicolosi

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