Reti e Frequenze

Commissione UE: presentate nuove iniziative per la diffusione della connettività Gigabit

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Il 23 Febbraio 2023, la Commissione Europea ha presentato delle nuove iniziative che, in linea con gli obiettivi del decennio digitale europeo, puntano a una trasformazione del settore della connettività all’interno dell’Unione, con l’obiettivo di fornire connessioni Gigabit a tutti i cittadini e le imprese dell’UE entro il 2030.

In particolare, la Commissione UE ha adottato una proposta di “Normativa sulle infrastrutture Gigabit“, finalizzata alla definizione di nuove norme per una diffusione “più rapida, economica ed efficace” delle reti Gigabit nell’Unione Europea.

Questa normativa sostituirà la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga del 2014, con l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di una connettività in grado di fornire servizi basati su tecnologie come il Cloud, l’Intelligenza Artificiale, la Realtà Virtuale, il Metaverso e gli spazi di dati.

Secondo quanto annunciato dalla Commissione, le nuove norme consentiranno agli operatori di installare le proprie reti tramite procedure semplificate, digitalizzate e meno costose, puntando su una riduzione della burocrazia, dei costi e degli oneri amministrativi associati al dispiegamento delle reti Gigabit.

Il nuovo regolamento, inoltre, intende rafforzare il coordinamento tra gli operatori di rete per la realizzazione dell’infrastruttura fisica sottostante, come condotti e piloni, assicurando che tutti gli attori pertinenti ne abbiano accesso. A detta della Commissione, questi lavori rappresentano fino al 70% dei costi di installazione della rete.

In base alla nuova normativa, inoltre, tutti gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni importanti, salvo casi giustificati, dovranno disporre di collegamenti in fibra ottica, per permettere ai cittadini di usufruire di servizi di connettività più veloci.

Le suddette norme saranno ora oggetto di esame da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo. Una volta che la proposta verrà adottata, il nuovo regolamento sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell’Unione.

A corredo della nuova normativa, la Commissione UE ha anche presentato un progetto di raccomandazione sulla connettività Gigabit, con l’obiettivo di fornire, alle autorità nazionali di regolamentazione, dei punti di orientamento relativi alle condizioni di accesso alle reti degli operatori più prominenti a livello di mercato, in modo tale da incentivare l’abbandono delle tecnologie preesistenti in favore di una diffusione accelerata delle reti Gigabit.

Nel dettaglio, il progetto mira a garantire l’accesso, ove opportuno, alle infrastrutture di rete già esistenti da parte di tutti gli operatori, al fine di promuovere, all’interno di un contesto normativo adeguato, una concorrenza sostenibile e una flessibilità nella fissazione dei prezzi per l’accesso alle reti regolamentate.

Le misure, a detta della Commissione, contribuiranno inoltre a far sì che i consumatori beneficino dei vantaggi di un mercato unico delle comunicazioni elettroniche in Europa.

Il progetto di raccomandazione è stato trasmesso all’Organismo dei Regolatori Europei (BEREC) per una consultazione della durata di 2 mesi, a cui seguirà l’adozione della raccomandazione finale che la Commissione presenterà dopo aver esaminato il parere del BEREC.

La raccomandazione sulla connettività Gigabit sostituirà le attuali raccomandazioni in materia di accesso, come quella adottata nel 2010, sull’accesso di nuova generazione e quella risalente al 2013, sugli obblighi di non discriminazione e sulle metodologie di determinazione dei costi.

Nella stessa sede, oltretutto, la Commissione UE, ha avviato una consultazione esplorativa, allo scopo di raccogliere opinioni sul modo in cui l’aumento della domanda di connettività e il progresso tecnologico incidono sulle esigenze e sugli sviluppi futuri del settore e delle relative infrastrutture.

Sulla base dei risultati della consultazione, che si svolgerà tramite un’indagine su base volontaria, basata sulle opinioni di organizzazioni, imprese e cittadini interessati, la Commissione valuterà le azioni più appropriate per il futuro del settore delle comunicazioni elettroniche in Europa.

Tra gli altri temi, la consultazione affronterà anche la questione su come garantire ai consumatori l’accessibilità economica della connettività, nonché la questione sul come progredire verso un mercato unico più integrato per il settore della connettività.

L’indagine, inoltre, mira a raccogliere i pareri di vari portatori di interessi, in particolare su come garantire la mobilitazione nell’Unione degli investimenti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla trasformazione digitale dell’Europa.

Alla luce di ciò, la consultazione esplorativa si inserisce in un dialogo aperto con tutti gli stakeholder, sulla potenziale necessità che tutti i soggetti che beneficiano di questa trasformazione digitale, contribuiscano equamente agli investimenti nelle infrastrutture di connettività.

Per la Commissione, impegnata a sua detta a proteggere una visione di Internet neutra e aperta, si tratta di una “questione complessa”, che richiede un’analisi completa dei fatti e delle cifre prima di decidere in merito alla necessità di ulteriori azioni.

Di seguito, le parole di Margrethe Vestager, Vicepresidente Esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, che ha dichiarato:

Le reti Gigabit costituiscono il trampolino di lancio della nostra trasformazione digitale, in quanto consentono servizi innovativi, operazioni commerciali più efficienti e società intelligenti, sostenibili e digitali.

La connettività è fondamentale per offrire queste opportunità a tutti in Europa, nell’ottica di una trasformazione digitale antropocentrica.

Questa, invece, la dichiarazione di Thierry Breton, Commissario per il Mercato Interno, che ha affermato:

Oggi facciamo in modo che tutti, ovunque nell’UE, abbiano accesso a una connettività veloce e sicura. Connessioni internet ad alta velocità richiedono però ingenti investimenti.

Per questo motivo, oltre ad agevolare lo sviluppo della rete nel breve termine, stiamo esaminando l’importante questione di chi debba sostenere i costi per la prossima generazione di infrastrutture di connettività, valutando anche l’opportunità che le piattaforme contribuiscano agli investimenti nella connettività di prossima generazione assieme agli operatori di telecomunicazioni.

Sulla questione, si è espressa anche Vodafone Group, con una nota pubblicata il 23 Febbraio 2023, in seguito all’annuncio della Commissione, che recita quanto segue:

Vodafone accoglie con favore la consultazione della Commissione Europea sul futuro del settore della connettività lanciata oggi.

L’economia europea e la sua competitività dipendono da un sano settore delle telecomunicazioni dell’UE, motivo per cui l’attuale Commissione deve agire con urgenza con una prospettiva sia immediata che a più lungo termine.

Sono necessarie azioni politiche urgenti e coraggiose sia a livello dell’UE che a livello nazionale, in particolare in questo punto cruciale degli investimenti nel 5G, in modo che i cittadini e le imprese europei possano continuare a fare affidamento sulla connettività sicura e sulle reti moderne di cui hanno bisogno per il lavoro e la casa.

Tra gli obiettivi stabiliti dal decennio digitale europeo, dunque, vi è quello di estendere la connettività Gigabit a tutte le famiglie dell’Unione, nonché quello di favorire la copertura di tutte le zone abitate con reti dalle prestazioni almeno equivalenti al 5G.

Il quadro normativo dell’Unione Europea, favorevole agli investimenti nel settore delle telecomunicazioni, è definito nel Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, così come nella raccomandazione del 2020 relativa ai mercati rilevanti e nel pacchetto di strumenti per la connettività.

In questo contesto, l’UE è già intervenuta in vari settori, adottando misure come l’abolizione delle tariffe di roaming all’interno dell’Unione, nonché il lancio dell’iniziativa WiFi4EU volta a finanziare la creazione di hotspot WiFi gratuiti nelle comunità locali.

A Dicembre 2022, inoltre, la Commissione Europea ha adottato una revisione delle linee guida in materia di aiuti di Stato a favore delle reti a banda larga. Oltre a ciò, ha avviato l’iniziativa comune “Reti e servizi intelligenti“, volta a definire strategie e strumenti utili per lo sviluppo dei sistemi 6G.

Editing Mattia Castro

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