WINDTRE mobile, rimodulazione dal 16 Marzo 2023: aumento di 2 euro al mese e clausola ISTAT
Un nuovo gruppo di clienti WINDTRE di rete mobile subirà a partire da metà Marzo 2023 una nuova rimodulazione, che come quella entrata in vigore nelle settimane scorse prevede un aumento del costo mensile e anche l’introduzione della clausola ISTAT con cui dal 2024 ci sarà un adeguamento dei prezzi in base all’inflazione.
Lo ha reso noto l’operatore oggi, 1° Febbraio 2023, attraverso un’informativa dedicata pubblicata nella sezione WINDTRE Informa del suo sito ufficiale.
Inoltre, tutti i clienti interessati dalle nuove modifiche unilaterali di contratto riceveranno una comunicazione via SMS a partire dal 1° Febbraio 2023.
Come già accennato, questa nuova modifica annunciata in queste ore è molto simile alla rimodulazione entrata in vigore dai rinnovi successivi al 13 Gennaio 2023, in quanto prevede un aumento del costo mensile ma allo stesso tempo viene data la possibilità di aumentare il bundle di Giga inviando un SMS.
Inoltre, ai clienti coinvolti viene comunicata anche la modifica delle condizioni contrattuali, con l’inserimento della cosiddetta clausola ISTAT, con cui l’operatore potrà aumentare a partire dal 2024 i prezzi mensili delle offerte in base all’inflazione, senza che i clienti possano recedere gratuitamente.
Cosa prevede la nuova rimodulazione di WINDTRE
In dettaglio, a partire dal 16 Marzo 2023 per i clienti WINDTRE con alcune offerte mobile prepagate è previsto un incremento del costo mensile di 2 euro al mese.
Inoltre, i clienti WINDTRE coinvolti dall’aumento del costo mensile possono anche aumentare gratuitamente il bundle di Giga incluso nell’offerta.
Nello specifico, a seconda dell’offerta attiva, i clienti coinvolti potranno ottenere un incremento del bundle dati da un minimo di 30 Giga e fino a Giga Illimitati, anche alla massima velocità disponibile.
I dettagli sull’aumento dei Giga previsto per la propria offerta sono riportati nella comunicazione SMS indirizzata ai clienti WINDTRE coinvolti. A partire dal 1° Febbraio 2023, infatti, le modifiche saranno comunicate ai diretti interessati tramite SMS, contenente tutti i dettagli applicabili alla specifica offerta attiva sulla linea. Nel caso di linee con una offerta della famiglia Junior, sarà inviata anche comunicazione al recapito telefonico del genitore indicato in fase di attivazione.
Per richiedere l’attivazione dei Giga aggiuntivi, si dovrà inviare un SMS gratuito al numero 43143 con il testo PLUS, il tutto entro 3 giorni dalla ricezione del messaggio che annuncia la rimodulazione.
L’incremento dei Giga sarà disponibile progressivamente già a partire dal 16 Febbraio 2023, mentre il costo mensile sarà adeguato a partire dai rinnovi successivi al 15 Marzo 2023.
Prima della variazione del costo dell’offerta, saranno disattivate eventuali opzioni dati aggiuntive con pagamento mensile, non più necessarie in caso di aumento a Giga illimitati alla massima velocità inclusi nell’offerta. Pertanto, i clienti interessati potranno beneficiare del risparmio del costo mensile dell’opzione che non sarà più addebitato.
Eventuali benefici in termini di Giga incrementali già attivi, derivanti da offerte di rete fissa WINDTRE, resteranno comunque validi.
Per giustificare le rimodulazioni in arrivo dal 16 Marzo 2023, nell’informativa WINDTRE specifica che “investe di continuo nel miglioramento della propria Rete Top Quality con l’obiettivo di offrire ai clienti una connessione sempre più affidabile e veloce”, precisando che le offerte coinvolte vengono modificate proprio per questa ragione e per “esigenze di mercato”.
Dato che la nuova rimodulazione in arrivo dal 16 Marzo 2023 prevede le stesse modalità già viste per la modifica entrata in vigore a partire dal 13 Gennaio 2023, non è escluso che anche questa volta possa essere inviato un secondo SMS, dopo 24 ore dalla ricezione del primo SMS informativo, con cui WINDTRE propone anche la possibilità di rifiutare l’aumento del costo mensile, permettendo quindi di mantenere invariata l’attuale offerta attiva, come già fatto in passato con il comando NVAR che aveva portato alla multa dell’Antitrust.
Nella precedente rimodulazione, però, l’operatore aveva attuato un meccanismo diverso da quello oggetto della sanzione, attraverso il nuovo comando OPTIN.
Si invitano i lettori di MondoMobileWeb (consumatori e/o rivenditori) a raccontare la propria esperienza nei commenti o nel modulo dedicato alle segnalazioni.
Si ricorda che in merito alle rimodulazioni dell’operatore, ADUC aveva presentato un esposto all’Antitrust contro WINDTRE, poiché secondo l’associazione l’operatore starebbe attuando la stessa condotta in violazione del codice del consumo per cui l’Autorità ha sanzionato WINDTRE di 5 milioni di euro (sempre su segnalazione di ADUC).
In arrivo anche la clausola ISTAT per alcuni già clienti
Come detto, ai clienti WINDTRE interessati dalle nuove rimodulazioni viene comunicata anche una modifica delle Condizioni Generali di Contratto. Dunque, oltre all’aumento del costo mensile, WINDTRE comunica ai clienti impattati anche l’applicazione della nuova clausola ISTAT, che indicizza i prezzi all’inflazione.
Nello specifico, i già clienti mobile coinvolti dalle rimodulazioni che entreranno in vigore a partire dal 16 Marzo 2023 vengono informati della modifica dell’Articolo 4 delle Condizioni Generali di Contratto.
Come già successo ai nuovi clienti dal 21 Novembre 2022 e ai clienti rimodulati da Gennaio 2023, le condizioni contrattuali dei servizi di telefonia mobile WINDTRE saranno modificate anche per i già clienti coinvolti che hanno attivato un’offerta fino al 20 Novembre 2022, con l’introduzione della nuova clausola ISTAT all’interno dell’Articolo 4.6, denominato “Adeguamento prezzi”:
Il cliente prende atto e accetta che, da gennaio 2024, in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI rilevata da ISTAT nel mese di ottobre dell’anno precedente, WINDTRE ha titolo di aumentare il prezzo mensile del Servizio di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5% ove tale variazione fosse inferiore a detta percentuale.
L’adeguamento, applicato entro il primo trimestre di ciascun anno, non costituisce una modifica contrattuale ai sensi dell’art. 2.4 delle Condizioni Generali di Contratto e, pertanto, non conferisce al Cliente diritto di recesso senza costi dal Contratto.
L’importo del prezzo mensile del Servizio, così adeguato, potrà essere arrotondato per difetto al centesimo di euro.
WINDTRE segnala annualmente tale adeguamento sul proprio sito Internet e con pubblicazione su un quotidiano nazionale nei sette giorni solari precedenti.
Dunque, come specificato dall’operatore nella clausola, l’adeguamento dei prezzi avverrà solo a partire da Gennaio 2024.
L’adeguamento dei prezzi delle offerte WINDTRE sarà effettuato in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI (Famiglie di Operai e Impiegati) rilevata da ISTAT nel mese di Ottobre dell’anno precedente.
In questo caso, l’operatore potrà così aumentare il prezzo mensile dell’offerta di un importo percentuale pari alla variazione dell’indice ISTAT o comunque pari almeno al 5%, nel caso in cui la variazione fosse inferiore al 5%, e l’adeguamento sarà effettuato entro il primo trimestre di ciascun anno.
L’importo del prezzo mensile delle offerte WINDTRE, adeguate a seconda dell’inflazione, potrà essere arrotondato per difetto al centesimo di euro.
Inoltre, l’adeguamento dei prezzi in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo di ISTAT non sarà considerata una modifica contrattuale, che nel caso dei servizi di rete mobile è regolata dall’Articolo 2.4 delle condizioni contrattuali, per cui i clienti coinvolti non potranno esercitare il diritto di recesso senza costi o penali come invece prevedono normalmente le modifiche unilaterali di contratto.
Infine, WINDTRE si impegna a comunicare ogni anno l’adeguamento dei prezzi delle sue offerte sia attraverso il suo sito ufficiale che con la pubblicazione su un quotidiano nazionale nei sette giorni solari precedenti.
Si segnala che ADUC ha già denunciato all’Antitrust la clausola ISTAT di WINDTRE, chiedendone la sospensione, mentre successivamente altre associazioni dei consumatori hanno richiesto un intervento urgente del Governo in merito a questo tipo di clausole nei contratti di telefonia.
Le modalità per esercitare il diritto di recesso senza costi
I clienti WINDTRE di rete mobile informati a partire da oggi 1° Febbraio 2023 delle rimodulazioni in arrivo nelle prossime settimane, sia relative all’aumento del costo mensile che dell’inserimento della clausola ISTAT, avranno comunque la possibilità di non accettare le novità e quindi, come previsto dall’articolo 98-septies decies comma 5 del Decreto Legislativo 207/2021, cioè il nuovo Codice europeo delle Comunicazioni elettroniche, potranno esercitare il diritto di recesso dai servizi WINDTRE o passare ad un altro operatore senza penali né costi di disattivazione, in ogni caso entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione via SMS.
Per fare ciò, i clienti dovranno inviare una comunicazione con causale “modifica delle condizioni contrattuali”, tramite i seguenti canali: lettera raccomandata A/R all’indirizzo Wind Tre S.p.A. CD MILANO RECAPITO BAGGIO Casella Postale 159 20152 MILANO MI; PEC scrivendo a servizioclienti159@pec.windtre.it; Area Clienti; punti vendita WINDTRE; chiamata al 159 per acquisire la richiesta accertando la propria identità.
In caso di offerte della gamma WINDTRE Junior, il diritto di recesso dovrà essere esercitato dal cliente genitore.
L’operatore sottolinea che, qualora l’offerta voce fosse stata attivata in combinazione ad un’altra linea, voce o dati, mobile o fissa, questa resterà attiva a meno che non ne venga richiesta esplicita disattivazione. Diversamente, gli eventuali benefici presenti sulla linea rimasta attiva potranno essere persi.
In caso di recesso, se alla linea interessata dalla modifica fosse associato un contratto per l’acquisto rateizzato di un prodotto in corso di vigenza (ad esempio smartphone o tablet), è possibile indicare nella comunicazione di recesso se pagare le rate residue in un’unica soluzione o mantenere attiva la rateizzazione con pagamento rateale fino alla naturale scadenza.
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