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Roaming in Unione Europea dal 1° Gennaio 2023: ecco le nuove condizioni per il traffico dati

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Per i viaggi all’interno dell’Unione Europea, a partire da domani 1° Gennaio 2023 entreranno in vigore le nuove condizioni per il traffico dati in Roaming, in particolare con un aumento dei Giga disponibili ogni mese e con una riduzione del costo a consumo in caso di extrasoglia.

Come previsto dalla normativa europea, in Roaming UE i clienti dei principali operatori di telefonia mobile possono navigare alle stesse condizioni previste dalla propria offerta nazionale, ma comunque entro un massimale di traffico dati che cambia in funzione del costo mensile della stessa offerta.

A causa della graduale riduzione dei prezzi in roaming all’ingrosso, gli operatori sono tenuti ad adeguare le condizioni delle offerte ogni anno.

Si ricorda tuttavia che, con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo 2022/612, con il quale lo schema Roaming Like At Home (RLAH) è stato esteso per altri 10 anni, nel 2022 l’adeguamento delle offerte per gli operatori è avvenuto anche per la seconda metà dell’anno.

A partire dal 1° Gennaio 2023, i valori per il traffico dati in Roaming UE torneranno invece ad aggiornarsi soltanto all’inizio di ogni anno, in particolare fino al 2027, rimanendo poi uguali fino al 2032.

Come cambia la formula per calcolare i Giga

Fino ad ora, per la seconda metà del 2022, la formula per calcolare i Giga in Roaming UE è stata la seguente: Volume di GB = [importo della propria spesa mensile (IVA esclusa) / 2] x 2.

Con la nuova riduzione dei prezzi all’ingrosso per il 2023, il massimale del costo all’ingrosso del traffico dati (nella formula è il valore con cui si divide l’importo della spesa mensile) scende invece da 2 a 1,80 euro (IVA esclusa) per Giga, determinando appunto un nuovo aumento del traffico dati utilizzabile in Unione Europea.

In questo modo, la formula diventa come di seguito: Volume di GB = [importo della propria spesa mensile (IVA esclusa) / 1,80] x 2.

Per quanto riguarda invece i prossimi anni, dal 1° Gennaio 2024 il massimale scenderà a 1,55 euro (IVA esclusa) per GB, dal 1° Gennaio 2025 sarà pari a 1,30 euro (IVA esclusa) per GB, dal 1° Gennaio 2026 calerà a 1,10 euro (IVA esclusa) per GB e, infine, a partire dal 1° Gennaio 2027 in poi si stabilizzerà a 1 euro (IVA esclusa) per GB.

A partire dal 1° Gennaio 2024 ci saranno quindi altri 4 aumenti della quantità massima di traffico dati utilizzabile in roaming UE. Invece, dal 2027 il prezzo dovrebbe rimanere a 1 euro per Giga fino alla nuova scadenza del regolamento, prevista per il 30 Giugno 2032.

Casi particolari e costo extrasoglia

Con questa formula che cambia ogni anno, se il volume dati risultante è superiore al traffico dati previsto dalla propria offerta, il cliente potrà utilizzare in Unione Europa l’intero pacchetto di traffico dati previsto per il territorio nazionale.

In caso contrario, la formula restituirà una soglia di traffico dati che gli operatori possono rispettare, ma che talvolta tendono comunque ad aumentare tramite, ad esempio, un arrotondando dell’importo.

Ogni operatore è anche libero di far utilizzare fino a tutti i Giga dell’offerta alle stesse condizioni nazionali anche in UE, così come è possibile richiedere, come già fatto da alcuni operatori meno strutturati, una deroga ad AGCOM per poter applicare condizioni differenti da quelle previste dalla normativa UE.

In queste ultime settimane, come raccontato via via da MondoMobileWeb, alcuni operatori italiani si sono adeguati alle nuove condizioni per il 2023 in anticipo.

Si specifica inoltre che, come già accennato, a causa della graduale riduzione dei prezzi in roaming all’ingrosso, oltre all’aumento della soglia per i Giga mensili viene ritoccata anche la tariffa a consumo applicata in caso di superamento di questo limite.

In questo caso, con l’arrivo del 2023 (e già in anticipo per gli operatori che si sono già adeguati), il costo scenderà da 0,00244 euro a 0,00219 euro per singolo Megabyte, IVA inclusa. Con alcuni operatori questo costo può essere leggermente diverso.

Maggiori dettagli sul Roaming in Unione Europea

In generale, i Paesi in cui è valido il Roaming UE alle condizioni sopra descritte sono tutti quelli dell’Unione Europea, a cui si aggiungono i Paesi della Area Economica Europea (EEA): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica) Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Il Regno Unito, per via della Brexit, dal 1° Gennaio 2021 non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea, e pertanto teoricamente non sarebbe più incluso nei paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roaming Like At Home.

Nonostante ciò, attualmente nessun operatore italiano ha cambiato le condizioni in Roaming per questo Paese, mantenendo dunque inalterata la possibilità di utilizzare la propria offerta alle condizioni nazionali, con le stesse normative dei Paesi UE.

In ogni caso, il comportamento sul Roaming Like At Home in Regno Unito è a discrezione dei singoli operatori italiani, in base ai propri accordi con gli operatori britannici.

Si ricorda che, oltre a prorogare per altri 10 anni la validità della normativa sul Roaming in Unione Europea, il nuovo regolamento in vigore dal 1° Luglio 2022 ha introdotto anche alcune novità migliorative rispetto al precedente.

Fra queste, adesso gli operatori devono garantire l’accesso alla stessa qualità di rete e ai servizi che i clienti hanno nel proprio paese, se disponibili nelle reti mobili dello Stato membro visitato. Ciò significa che se un consumatore usufruisce della connettività 4G o 5G nel proprio paese, quando è in roaming non dovrà disporre soltanto della connettività 3G (o 4G), se il 4G o il 5G sono disponibili nel luogo in cui si reca.

Si specifica sempre che le norme sul Roaming Like at Home sono intese per coloro che viaggiano occasionalmente al di fuori del proprio paese. È considerato un uso corretto dei servizi di roaming quando si trascorre più tempo o si utilizza più spesso il telefono cellulare nel proprio paese piuttosto che all’estero.

Nell’ambito della politica sull’uso corretto, l’operatore ha la possibilità di monitorare e verificare l’attività in roaming del proprio cliente negli ultimi 4 mesi.

Se, nel corso di tale periodo, il consumatore ha trascorso più tempo all’estero che nel proprio paese o l’uso in roaming supera l’uso nazionale, l’operatore può contattare il cliente, chiedendogli di chiarire la situazione entro 14 giorni.

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