FiberCop

FiberCop: aperto procedimento su servizi Semi-GPON nei comuni ex Flash Fiber e impegni TIM

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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha avviato un’istruttoria e una consultazione pubblica per valutare l’offerta di TIM per i servizi di accesso all’ingrosso di rete fissa di tipo Semi-GPON nei 29 comuni coperti dalla ex Flash Fiber e anche le condizioni economiche relative alla fibra in rete primaria previste con alcuni degli impegni assunti nell’ambito del procedimento Antitrust con cui sono stati approvati gli accordi di FiberCop.

L’Autorità lo ha reso noto nella giornata di ieri, 27 Dicembre 2022, con la pubblicazione della delibera 36/22/CIR (ecco il documento completo), risalente al 20 Dicembre 2022 e denominata “Avvio del procedimento e della consultazione pubblica concernente l’offerta di TIM di servizi di accesso Semi-GPON nei 29 Comuni ex Flash Fiber e le condizioni economiche della fibra in rete primaria di cui agli impegni n. 2 e n. 3 assunti da TIM nel procedimento AGCM I850”.

Dunque, grazie a questa delibera l’AGCOM ha avviato il procedimento istruttorio e la consultazione pubblica nazionale concernente l’offerta di TIM di servizi di accesso Semi-GPON nei 29 comuni ex Flash Fiber e le condizioni economiche della fibra in rete primaria di cui agli impegni n. 2 e n. 3 assunti da TIM nel procedimento AGCM I850.

Si tratta del procedimento con cui l’Antitrust lo scorso 24 Febbraio 2022 ha dato il via libera agli accordi di accesso all’infrastruttura di FiberCop.

Fra gli impegni presentati da TIM e dalle altre società coinvolte nella creazione di FiberCop, c’erano appunto il numero 2, volto ad “agevolare la costruzione della rete primaria da parte dei co-investitori nei Comuni nei quali non è presente la rete in fibra di Flash Fiber (‘Lease and Buy’)”, e il numero 3, che prevede di “offrire uno sconto sulle fibre aggiuntive per la realizzazione della fibra in rete primaria nei 29 Comuni Flash Fiber”.

L’offerta Semi-GPON di TIM nei comuni ex Flash Fiber sottoposta ad AGCOM

Attraverso un’istanza del 10 Novembre 2022, TIM ha sottoposto all’Autorità, per le valutazioni di competenza, l’offerta di servizi di accesso Semi-GPON passivi (ecco il documento completo) nei 29 Comuni originariamente coperti dalle infrastrutture di rete di Flash Fiber poi conferite a FiberCop all’atto della sua costituzione.

Successivamente, con una comunicazione del 30 Novembre 2022, TIM ha integrato la precedente nota trasmettendo all’Autorità anche i documenti inerenti agli “SLA e penali” (ecco il documento completo) e al “Manuale delle Procedure” (ecco il documento competo) di cui all’Offerta di servizi di accesso Semi-GPON nei 29 comuni ex Flash Fiber.

L’AGCOM ricorda che nell’offerta di coinvestimento di TIM notificata ai sensi degli articoli 76 e 79 del CCEE, da ultimo il 21 Ottobre 2022 nella sua versione consolidata, attualmente al vaglio dell’Autorità e pubblicata in allegato alla delibera n. 385/22/CONS, sono esclusi i 29 Comuni dove è presente la rete originariamente di Flash Fiber.

Dunque, secondo l’Autorità, la suddetta offerta di TIM del 10 Novembre 2022 concerne, di fatto, un nuovo servizio di accesso all’ingrosso di tipo Semi-GPON (con due modalità di interconnessione: accesso diretto al CNO o mediante “funzionalità abilitanti”) non disponibile al mercato, sulla base di un’offerta pubblica, al momento in cui l’Autorità ha adottato l’analisi dei mercati di cui alla delibera n. 348/19/CONS.

Inoltre, questo nuovo servizio si compone di elementi di rete (in particolare la rete secondaria in fibra ottica incluso il segmento terminale) appartenenti al mercato regolamentato dei servizi di accesso locale all’ingrosso su rete fissa e che, pertanto, deve essere preventivamente approvato da parte dell’Autorità ai sensi della regolamentazione attualmente vigente che impone in capo a TIM tra gli altri, gli obblighi di trasparenza, non discriminazione e controllo dei prezzi. Tali obblighi sono estesi anche a FiberCop, in quanto società controllata da TIM.

Dunque, AGCOM ha ritenuto che tale nuova offerta consente di assicurare l’apertura al mercato di una infrastruttura di rete in Fibra FTTH che in origine era oggetto di un accordo di coinvestimento chiuso tra i soci di Flash Fiber (TIM e Fastweb), consentendo a tutti gli operatori interessati di acquisire servizi infrastrutturali (Semi-GPON) da TIM (FiberCop) anche nelle 29 città escluse dall’offerta di co-investimento attualmente oggetto di valutazione nell’ambito della consultazione aperta con la delibera 385/22/CONS.

TIM presenta all’Autorità le condizioni economiche degli impegni presi con AGCM sulla fibra primaria

Per quanto riguarda invece il procedimento Antitrust relativo a FiberCop, con istanza del 14 Ottobre 2022, integrata con nota del 30 Novembre 2022, TIM ha sottoposto all’AGCOM, per le valutazioni di competenza, le condizioni economiche della fibra in rete primaria relative agli impegni n. 2 e n. 3 assunti nel procedimento AGCM I850 (ecco il documento completo).

In questo caso, l’Autorità sottolinea che le condizioni economiche previste in questi due impegni, presentando una maggior flessibilità di pricing (oltre che, in alcuni casi, forme di sconto) rispetto ai prezzi regolamentati che attualmente prevedono per la fibra ottica in rete primaria un’unica modalità di tariffazione nazionale in IRU (a 5, 10, 15 e 20 anni), possano consentire, in linea a quanto già rilevato dall’AGCM, un “maggior incentivo all’infrastrutturazione” degli operatori che aderiscono, rispettivamente, al progetto di coinvestimento ex art. 76 CCEE e all’offerta di servizi Semi-GPON nei 29 Comuni ex Flash Fiber.

Secondo l’Autorità questo potrà ridurre il rischio che tali offerte alla rete secondaria passiva “si tramutino nella mera rivendita di servizi attivi che produrrebbe limitati vantaggi in termini di concorrenza statica e dinamica nel mercato dei servizi di telecomunicazioni al dettaglio su rete fissa a banda larga e ultralarga e, soprattutto, nel mercato dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa a banda larga e ultralarga”.

L’AGCOM ha ritenuto tuttavia che le condizioni economiche della fibra in rete primaria di cui ai suddetti impegni n. 2 e n. 3 debbano essere applicabili a tutti gli operatori, co-investitori e non.

A questo proposito, l’Autorità ha rilevato in particolare che, in assenza dell’“estensione” dell’applicabilità dei suddetti impegni n. 2 e n. 3 a tutti gli operatori, un operatore (che non ha aderito al co-investimento ex art. 76 CCEE) che richiede l’accesso diretto con infrastrutturazione al CNO nei 29 comuni ex Flash Fiber (offerta che è “aperta” a tutti gli operatori) non potrebbe beneficiare per le 4 fibre in primaria da attestare contestualmente al CNO dello stesso beneficio economico previsto dall’impegno n. 3 per gli operatori coinvestitori.

Allo stesso modo, per i comuni oggetto dell’offerta di co-investimento, un operatore non co-investitore che acquista la Semi-GPON da un altro operatore co-investitore, non potrebbe beneficiare della flessibilità di pricing e delle forme di sconto previste dall’impegno n. 2 per la fibra in rete primaria benché quest’ultima non rientri nel perimetro del co-investimento.

Dunque, in linea con quanto già espresso dall’AGCOM nel suo parere reso all’Antitrust nel procedimento I850, per l’Autorità le condizioni economiche di cui ai suddetti impegni n. 2 e n. 3, concernenti un servizio (fibra ottica in rete primaria) oggetto di regolamentazione ex ante, devono essere preventivamente approvate da parte dell’Autorità ai sensi della regolamentazione attualmente vigente che impone in capo a TIM, tra gli altri, gli obblighi di trasparenza, non discriminazione e controllo dei prezzi.

Dunque, tutto ciò considerato, l’AGCOM ha ritenuto opportuno avviare un procedimento istruttorio di valutazione dell’offerta di servizi di accesso Semi-GPON nei 29 comuni ex Flash Fiber e delle condizioni economiche della fibra in rete primaria di cui agli impegni n. 2 e n. 3 assunti da TIM nel procedimento I850 dell’Antitrust.

Inoltre, per l’Autorità è anche opportuno avviare una consultazione pubblica per consentire alle parti interessate di presentare le proprie osservazioni sulle suddette offerte di TIM.

Cosa prevede la delibera 36/22/CIR

Dunque, con la delibera 36/22/CIR, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di avviare il procedimento istruttorio concernente l’offerta di servizi di accesso Semi-GPON nei 29 comuni ex Flash Fiber, e le condizioni economiche della fibra in rete primaria di cui agli impegni n. 2 e n. 3 assunti da TIM nel procedimento AGCM I850 su FiberCop.

Fatte salve le casistiche di sospensione previste, il termine di conclusione del procedimento è di 90 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito web dell’Autorità. I termini del procedimento possono essere prorogati dall’Autorità con deliberazione motivata.

La decorrenza dei termini può essere sospesa per le richieste di informazioni e documenti, calcolate in base alla data risultante dal protocollo dell’Autorità in partenza e in arrivo e per il tempo necessario ad acquisire le osservazioni degli operatori nell’ambito della consultazione pubblica nazionale.

Nell’ambito del procedimento, l’Autorità ha deciso di avviare anche una consultazione pubblica nazionale riguardante “l’offerta di TIM di servizi di accesso Semi-GPON nei 29 Comuni ex Flash Fiber e le condizioni economiche della fibra in rete primaria di cui agli impegni n. 2 e n. 3 assunti da TIM nel procedimento AGCM I850”.

I soggetti interessati potranno fornire i propri commenti, elementi di informazione e documentazione, entro il termine di 45 giorni dalla pubblicazione della delibera 36/22/CIR.

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