AGCOM: convegno a Milano con il Politecnico su nuovi scenari per il 5G nel Mediterraneo
L’11 Novembre 2022, a Milano, si è tenuto un convegno internazionale dedicato alla discussione dei nuovi scenari previsti per la diffusione del 5G nel Mediterraneo, organizzato da AGCOM e Politecnico, in linea con il Digital Decade Programme varato dalla Commissione Europea.
Nello specifico, il piano della Commissione prevede, entro il 2030, la copertura di tutte le aree popolate all’interno dell’UE con reti wireless di nuova generazione, con prestazioni almeno equivalenti al 5G.
Seguendo il principio della neutralità tecnologica, secondo l’Autorità, è necessario adoperare un insieme di tecnologie di rete diverse, quali le reti mobili, quelle via satellite e il Fi Wi, ossia il wi fi di ultima generazione, per riuscire a connettere milioni di persone in Paesi differenti per dimensione e sviluppo economico.
La tecnologia 5G è quindi nuovamente tornata al centro della discussione, per quanto riguarda lo sviluppo della banda larga e l’applicazione di soluzioni in zone dotate di infrastrutture private di grandi dimensioni, come porti, aeroporti, infrastrutture industriali e corridoi di trasporto.
Per discutere dei casi studio portati al convegno da operatori e costruttori di apparati, sono intervenuti Franco Accordino, responsabile delle reti ad alta velocità della DG Connect, Maurizio Dècina, professore emerito del Politecnico, Antonio Capone, preside della scuola di ingegneria del Politecnico di Milano e Michele Zorzi, dell’università di Padova.
Ha inoltre partecipato alla conferenza Jaroslaw Ponder, responsabile dell’Ufficio europeo dell’ITU, l’Unione Internazionale delle telecomunicazioni.
Al termine del convegno, insieme ai rappresentanti dei regolatori di Egitto, Grecia, Israele e Spagna, ha preso la parola Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM, spiegando come sia importante “permettere a Paesi profondamente diversi tra loro, ma uniti da sfide comuni, di raggiungere un buon livello di connettività, favorendone lo sviluppo economico, anche grazie alle reti mobili di ultima generazione”.
Dalla conferenza è emerso inoltre come, quando il 5G sarà pienamente dispiegato, l’efficientamento energetico delle infrastrutture e la dismissione delle tecnologie ormai obsolete come il 3G, potrebbero portare a risparmi considerevoli e prestazioni maggiori.
Editing Mattia Castro
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