L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha avviato un procedimento e una consultazione pubblica per definire le condizioni economiche delle procedure di certificazione degli ONT forniti dagli altri operatori (OAO) che si appoggiano su rete TIM in Fibra FTTH, per i quali è necessario verificare l’interoperabilità con gli apparati OLT di TIM.
Lo ha comunicato l’AGCOM grazie alla pubblicazione nella giornata di oggi, 26 Ottobre 2022, della delibera 26/22/CIR (ecco il documento completo), il cui documento risale allo scorso 20 Ottobre 2022.
Nella delibera, l’AGCOM ricorda che la catena impiantistica sottostante alla fornitura da parte di TIM del servizio VULA FTTH richiede, oltre alla fibra ottica in rete primaria e secondaria e splitter, l’utilizzo di un apparato ottico (Optical Line Termination, OLT) situato presso la centrale di TIM e di un apparato di terminazione ubicato presso il cliente finale (Optical Network Termination, ONT).
L’OLT è un apparato attivo di terminazione della linea ottica, presente nella centrale locale di TIM, che si interfaccia (nel caso di rete FTTH) con più ONT. Tale apparato implementa, in una rete NGA, tra le altre, le funzionalità di conversione ottico-elettrica dei segnali, demodulazione, controllo, multiplazione dei flussi dati degli utenti finali allo stesso attestati, tenuto conto dei previsti standard internazionali (quali, ad esempio, GPON, XG-PON, EPON, ed evoluzioni).
A seconda che si tratti di una architettura di rete punto-multipunto o punto-punto, una porta dell’OLT controlla una ONT o più (ad oggi fino a 128 anche su distanze di decine di chilometri).
Invece, come già raccontato, l’ONT è un apparato attivo, installato presso l’abitazione del cliente finale, che svolge le funzionalità di terminazione di rete ottica in una rete di accesso FTTH. L’ONT di rete si interfaccia con l’OLT e svolge le funzionalità di conversione dei segnali in ingresso da ottico in elettrico.
Attraverso la delibera pubblicata in queste ore, l’Autorità ha dunque avviato il procedimento istruttorio e la consultazione pubblica nazionale concernente le condizioni tecniche ed economiche della procedura, proposta da TIM, di verifica tecnica di interoperabilità tra le ONT (Optical Network Termination) degli OAO (Others Authorised Operator, cioè gli operatori diversi da TIM che si appoggiano alla sua rete) e gli apparati OLT (Optical Line Termination) di TIM.
Sostanzialmente, TIM intende offrire un servizio con cui gli operatori partner nel mercato wholesale su rete Fibra FTTH che hanno intenzione di fornire al cliente una propria ONT (sia esterna che integrata nel modem), differente da quelle fornite normalmente da TIM, potranno richiedere la certificazione del proprio apparato ONT attraverso dei test con cui sarà verificata la compatibilità con gli apparati OLT presenti nelle centrali di TIM.
Proprio questa procedura di verifica tecnica di interoperabilità e le relative condizioni economiche saranno oggetto del procedimento e della consultazione avviata dall’AGCOM.
Questo procedimento dell’AGCOM arriva anche per via del provvedimento dell’Antitrust del 15 Febbraio 2022 con cui sono stati approvati gli impegni presentati da TIM nell’ambito del procedimento relativo agli accordi di accesso all’infrastruttura di FiberCop.
Infatti, tra gli impegni approvati, il numero 7 riguarda proprio la possibilità per ogni operatore di installare presso le abitazioni dei clienti i propri apparati ONT: “concedere a ciascun operatore, inclusi i non co-investitori, la facoltà di installare presso i propri clienti finali ONT propri, previe le opportune verifiche tecniche di compatibilità, da realizzare nei laboratori TIM ed in campo, con gli apparati OLT in uso da parte di TIM. A quest’ultimo fine TIM si impegna a definire e proporre all’AgCom una procedura di verifica tecnica di interoperabilità, i cui costi graveranno sull’operatore interessato, entro 6 mesi dalla data di approvazione dei presenti impegni ed un listino che tenga conto sia delle attività di qualificazione sia delle attività di gestione di tali ONT in funzione degli aggiornamenti delle stesse e delle OLT in campo. Entro 12 mesi dalla data di pubblicazione della suddetta procedura, gli operatori interessati potranno chiedere la certificazione delle loro ONT sia esterne, sia integrate nel modem. Inoltre, TIM s’impegna a pubblicare e aggiornare periodicamente una lista di ONT già certificati dalla Società, dei quali risulterà così garantita ex ante l’assenza di ostacoli di natura tecnologica alle comunicazioni con gli OLT istallati presso le centrali di TIM. L’utilizzo di uno tra gli specifici ONT interni o esterni certificati rappresenterà, dunque, un vantaggio di tempo e costi per gli operatori”.
Per ottemperare a quanto previsto da questo impegno, TIM ha presentato lo scorso 5 Agosto 2022 un’istanza con la quale ha sottoposto all’AGCOM la propria proposta circa la “Procedura di verifica tecnica di interoperabilità” e il relativo “Listino”.
L’Autorità ha quindi ritenuto opportuno avviare un procedimento istruttorio di valutazione delle condizioni tecniche ed economiche della procedura di verifica tecnica di interoperabilità tra le ONT, fornite dagli OAO, e gli apparati OLT di TIM, secondo quanto previsto dall’istanza di TIM del 5 Agosto 2022.
Allo stesso modo, AGCOM ha ritenuto di dover consentire alle parti interessate di presentare le proprie osservazioni sulla proposta di TIM, avviando quindi anche la consultazione pubblica.
Infine, l’AGCOM sottolinea che la fornitura di ONT certificati propri degli OAO (al posto dell’ONT di TIM) potrebbe avere, oltre alla procedura tecnica di verifica di interoperabilità in sé, anche riflessi sugli attuali processi di provisioning e assurance per i servizi VULA Fibra FTTH, semi-VULA Fibra FTTH, bitstream NGA FTTH e semi-bitstream NGA FTTH.
Per questo motivo, l’Autorità si riserva, in esito alla consultazione pubblica ed, in particolare, ai rilievi che ne emergeranno, di avviare uno specifico Tavolo Tecnico, con cui potranno essere affrontate le eventuali criticità di carattere tecnico-gestionale, e/o le modifiche dei processi attualmente esistenti, per le quali si potrebbe rendere necessario un confronto tecnico tra le Parti coinvolte (fra TIM e gli OAO) supervisionato dall’AGCOM, non altrimenti esperibile nel corso della consultazione pubblica attraverso le osservazioni scritte dei singoli operatori.
Tutto ciò considerato, con la delibera 26/22/CIR l’AGCOM ha dunque avviato il procedimento istruttorio concernente le condizioni tecniche ed economiche della procedura di verifica tecnica di interoperabilità tra le ONT degli OAO e gli apparati OLT di TIM, di cui all’istanza di TIM del 5 Agosto 2022.
Il termine di conclusione del procedimento è di 90 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito web dell’Autorità. I termini del procedimento possono essere prorogati dall’AGCOM con deliberazione motivata.
La decorrenza dei termini può essere sospesa: per le richieste di informazioni e documenti, calcolate in base alla data risultante dal protocollo dell’Autorità in partenza e in arrivo; per il tempo necessario ad acquisire le osservazioni degli operatori nell’ambito della consultazione pubblica nazionale; per il tempo necessario allo svolgimento del Tavolo Tecnico che l’Autorità, come già accennato, si riserva di avviare in esito alla consultazione pubblica nazionale.
Con l’articolo 2 della delibera, l’AGCOM ha anche indetto una consultazione pubblica nazionale sulla proposta di TIM. I soggetti interessati possono fornire i propri commenti, elementi di informazione e documentazione, entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione della delibera.
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