Iliad Italia non ha alcuna intenzione di aumentare i prezzi a causa dell’inflazione o di legarli in automatico a quest’ultimo fattore: lo ha detto l’Amministratore Delegato Benedetto Levi, dichiarando anche che l’operatore è pronto a proporsi come acquirente in eventuali operazioni di consolidamento nel mercato italiano.
Il CEO di Iliad Italia è stato intervistato nella giornata di oggi, 31 Agosto 2022, all’interno del programma CEO Talks di Class CNBC, per commentare i risultati del primo semestre 2022 dell’operatore italiano del Gruppo Iliad, che al 30 Giugno 2022 ha raggiunto 9,082 milioni di utenze nel segmento mobile e per la prima volta ha comunicato il numero dei clienti di rete fissa con l’offerta Fibra Iliadbox, pari a 68mila dopo circa 5 mesi dal lancio.
Benedetto Levi ha affermato innanzitutto che l’azienda continuerà con la strategia applicata sin dallo sbarco nel mercato italiano, avvenuto il 29 Maggio 2018, ossia investire sulle reti di ultima generazione, come il 5G, e puntare sulla soddisfazione dei clienti, che a detta dell’AD deriva anche dagli investimenti sulle reti.
Altro “pilastro” della strategia di Iliad Italia è la “semplicità e trasparenza” delle offerte: “dire davvero tutto ai clienti” secondo Levi è la ragione per cui sono stati ottenuti dei numeri “in fortissima crescita”.
Levi ci ha tenuto inoltre a sottolineare che Iliad Italia è per il 17esimo trimestre di fila l’operatore leader in termini di incremento netto delle utenze attive nel mobile.
Nel corso dell’intervista, al CEO di Iliad Italia è stato chiesto un parere sulla decisione del Gruppo Vodafone, per ora presa in Spagna e che dovrebbe essere valida a partire dal 2023 (ma che secondo quanto viene riportato da Class CNBC potrebbe essere applicata anche in Italia), di indicizzare all’inflazione i prezzi dei propri servizi telefonici e se eventualmente Iliad ha intenzione di effettuare una mossa simile.
Levi a questo proposito ha risposto “assolutamente no”, ricordando che da quando Iliad è arrivata sul mercato italiano ha sempre dichiarato che le sue tariffe sarebbero state “fisse per sempre”, e che quindi non avrebbe effettuato degli aumenti unilaterali di prezzo.
L’AD di Iliad Italia ha detto comunque di trovare curioso tutto il tema dei prezzi legati all’inflazione, affermando: “già oggi in Italia nessuno impedisce agli operatori sia di lanciare nuove offerte per nuovi utenti a prezzi più alti, se l’inflazione fa si che pensano di dover lanciare offerte a prezzi più elevati, ma anche di aumentare i prezzi ai già utenti, perché le famose rimodulazioni unilaterali (quel messaggino che si riceve dicendo ‘la tua offerta dal mese prossimo aumenta’) esistono in Italia, esistono da tanto e quindi nessuno impedisce loro di farlo“.
Benedetto Levi ha poi proseguito il discorso dichiarando:
Quello che a mio avviso però va scongiurato è invece che queste rimodulazioni, per indicizzarle all’inflazione o per qualsiasi altro motivo, non consentano all’utente, qualora non è d’accordo con l’aumento di prezzo, di andarsene.
Quindi, io credo che l’utente debba sempre essere libero di scegliere l’offerta migliore, motivo per cui le offerte Iliad non hanno vincoli.
Quindi se gli altri vogliono indicizzare all’inflazione le offerte mobili, fisse, facciano pure, ma già oggi lo possono fare.
Quello che non deve accadere è che l’utente non abbia più la libertà di dire ‘non accetto questo aumento, preferisco cambiare operatore’.
In Italia, nel mese di Giugno 2022, era emersa una proposta simile avanzata da WINDTRE, con cui l’operatore, in riferimento alla richiesta di TIM di legare all’inflazione le tariffe wholesale per l’affitto della sua rete fissa, avrebbe chiesto di aumentare in automatico ai clienti finali le tariffe telefoniche in base all’inflazione, specificando proprio che in questo caso i clienti non avrebbero potuto invocare il diritto di recesso senza costi o penali.
Invece, Benedetto Levi sostiene che, qualsiasi saranno le decisioni degli altri operatori italiani in merito all’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione, sarà necessario comunque mantenere il diritto di recesso per i clienti in modo che possano anche non accettare le variazioni unilaterali di contratto e recedere o cambiare operatore senza costi, come avviene già attualmente con le rimodulazioni peggiorative.
Al CEO Levi è stato poi chiesto anche un parere sulle dichiarazioni relative al consolidamento del mercato italiano fatte ieri, 30 Agosto 2022, dal CEO di Iliad Group Thomas Reynaud nel corso della presentazione dei risultati finanziari del primo semestre 2022 del Gruppo.
Sostanzialmente, come riportato nel corso dell’intervista, Reynaud ha affermato:
In Italia c’è un contesto unico e molto competitivo per la presenza di ben 5 operatori mobili. Se c’è l’opportunità di consolidamento, la esamineremo.
Come già dichiarato in occasione del rifiuto di Vodafone all’offerta di Iliad per combinare le attività in Italia, Levi sottolinea che Iliad in Italia sta andando avanti per la propria strada, perseguendo una strategia indipendente che “funziona e che sta portando grandi risultati”.
Oltre a proseguire per la propria strada su Fibra e mobile, l’AD ricorda inoltre che “a breve” verrà lanciato anche il segmento B2B di Iliad Italia.
Benedetto Levi definisce il mercato italiano come “estremamente competitivo”, sottolineando che “a differenza di quanto molti hanno detto negli anni” Iliad ha portato in Italia la “guerra della trasparenza”, mentre guardando il mercato, secondo l’Amministratore Delegato, la cosiddetta guerra dei prezzi la stanno facendo gli altri operatori contro Iliad con offerte targettizzate.
Dunque, Levi afferma che Iliad Italia andrà avanti seguendo la propria strategia ma, viste le caratteristiche attuali del mercato italiano, se ci saranno operatori in vendita, quindi con opportunità di consolidare il mercato, Iliad non solo esaminerà queste possibilità ma sin da ora sarebbe interessata ad essere un possibile acquirente nel caso ce ne fosse l’opportunità.
In ogni caso, tutto ciò non dipende da Iliad ma dagli altri operatori e dalla loro volontà di mettersi in vendita.
Benedetto Levi ha puntualizzato che al momento non ci sono dialoghi in corso tra Iliad e altri operatori per eventuali operazioni di consolidamento, ma eventualmente l’azienda sarà “in prima fila”.
In merito infine all’attuale difficile contesto macroeconomico, secondo Levi sarà importante che gli investimenti sullo sviluppo delle reti in Fibra e in 5G, definito strumento di crescita economica e che può colmare divari sociali, non vengano rallentati da tutto ciò, ma anzi dovrebbero continuare ad alto ritmo.
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