L’Antitrust ha deciso di accettare e rendere obbligatori gli impegni assunti da WINDTRE per superare le presunte condotte a danno dei suoi rivenditori, chiudendo così senza alcuna sanzione il procedimento che era stato aperto a seguito della segnalazione di un’azienda che aveva lavorato con l’operatore.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), attraverso il provvedimento n. 30276 del 4 Agosto 2022, pubblicato sul sito il 22 Agosto 2022 all’interno del bollettino settimanale dell’Antitrust (ecco il documento completo), lo stesso in cui era contenuta anche una multa a PosteMobile, ha quindi valutato positivamente gli impegni presentati da WINDTRE, che sono stati anche integrati a seguito della consultazione pubblica.
Si ricorda innanzitutto che l’Autorità aveva avviato un procedimento, tramite l’istruttoria A547, per accertare eventuali condotte a danno dei rivenditori da parte di WINDTRE, che rientrerebbero nella fattispecie di un possibile abuso di dipendenza economica.
L’istruttoria Antitrust era stata avviata con un provvedimento dello scorso 4 Novembre 2021, pubblicato poi a fine Novembre 2021 sul sito AGCM.
Secondo quanto era emerso in fase di avvio dell’istruttoria, in base ai documenti presentati dall’azienda segnalante, i contratti prevedevano un obbligo di esclusiva del rivenditore nei confronti di WINDTRE in ragione di “stringenti obblighi sulla tipologia di arredi e del materiale che il rivenditore può usare nei propri locali”.
Inoltre, i contratti tra WINDTRE e rivenditori avrebbero previsto il meccanismo di reverse charge (secondo cui il costo dell’IVA veniva di fatto sostenuto dal rivenditore), il meccanismo degli storni pro rata e una serie di modifiche unilaterali che avrebbero peggiorato la remunerazione economica del rivenditore.
Sin dal momento della pubblicazione della notizia di avvio del procedimento, WINDTRE aveva fatto sapere di disconoscere le condotte contestate, inviando a MondoMobileWeb la seguente nota: “WINDTRE disconosce le presunte condotte e specifica che le lamentele descritte nel fascicolo sono state avanzate da un singolo rivenditore e che le stesse trovano, al contrario, la propria reale motivazione in una fisiologica riorganizzazione della rete di vendita”.
Tuttavia, pur rimanendo contraria alle accuse, WINDTRE ha comunque presentato all’Antistrust degli impegni (ecco il documento completo) tramite una comunicazione del 25 Marzo 2022. L’obiettivo della proposta formulata dall’operatore era quello di chiudere il procedimento senza l’accertamento di alcuna infrazione nei propri confronti
WINDTRE si impegnava dunque ad adottare alcune azioni, in particolare impegni con effetti strutturali (riguardanti l’estensione del periodo di preavviso per gli imprenditori monomarca e il meccanismo di reverse charge con cessione del credito) e impegni comportamentali (che in questo caso riguardano il meccanismo storno pro-rata e le rimodulazioni contrattuali).
Inoltre, l’operatore ha previsto la nomina di un Monitoring Trustee, un organo per la verifica della corretta implementazione degli impegni.
Per quanto riguarda il periodo di validità, gli impegni assunti da WINDTRE saranno validi per un periodo di 3 anni dalla data di effettiva approvazione.
Come raccontato da MondoMobileWeb, con la delibera del 27 Aprile 2022, l’Autorità ha ritenuto “non manifestamente infondati” gli impegni definitivi presentati da WINDTRE, disponendone la pubblicazione sul sito di AGCM lo scorso 9 Maggio 2022, al fine di consentire ai terzi interessati di esprimere le proprie osservazioni.
Entro il termine fissato per la conclusione del market test, ovvero l’8 Giugno 2022, all’Autorità sono pervenute osservazioni da parte della stessa azienda che aveva segnalato WINDTRE all’Antitrust, di TIM nonché da parte di otto imprese, tutte rivenditori cessati o ancora attuali di WINDTRE (per lo più monomarca, sia provenienti dall’ex brand 3 Italia che dall’ex Wind).
Nel caso specifico di TIM, l’operatore ha mosso alcune osservazioni critiche agli impegni di WINDTRE, ritenendo, in particolare, anche che alcuni miglioramenti della fase di recesso (quali l’allungamento del periodo di preavviso) possano disincentivare la mobilità dei rivenditori da un operatore a un altro.
Tuttavia, in questo caso l’Antitrust non ha ritenuto condivisibili le osservazioni di TIM, in quanto non trovano riscontro nei rilievi dei rivenditori che, al contrario, hanno evidenziato come “meno sia improvvisa l’interruzione dell’attività con il gestore telefonico, maggiore sia la possibilità del rivenditore di riorganizzarsi nello svolgimento di una diversa attività economica”.
A seguito della conclusione del market test, l’Antitrust ha svolto due audizioni con WINDTRE, rispettivamente, il 23 Giugno e 4 Luglio 2022.
Successivamente, lo scorso 11 Luglio 2022, WINDRE ha inviato all’Autorità alcune integrazioni ai suoi impegni, presentando quindi una proposta definitiva migliorativa su alcuni aspetti (ecco il documento competo).
Dopo aver valutato le ulteriori proposte di WINDTRE, l’Antitrust ha ritenuto che gli impegni definitivi, così come integrati con le modiche accessorie e pervenuti in data 11 Luglio 2022, siano idonei a supere le criticità concorrenziali oggetto della delibera di avvio del procedimento, connesse ai profili di abuso di dipendenza economica ipotizzati.
In particolare, AGCM ritiene che gli impegni definitivi trasmessi da WINDTRE con le integrazioni apportate siano “suscettibili di attuazione piena e tempestiva”, nonché “facilmente verificabili e idonei a rimuovere efficacemente i profili anticoncorrenziali” individuati nel provvedimento di avvio dell’istruttoria.
Secondo l’Antitrust, le proposte di WINDTRE possono assicurare, in costanza e in condizioni normali di mercato, un flusso di entrate e uscite sostenibile per il rivenditore, sia in relazione agli obblighi finanziari di natura fiscale sia in relazione al pagamento delle partite a debito nei confronti del gestore telefonico.
Inoltre, gli impegni definitivi consentono, in caso di cessazione del rapporto contrattuale con WINDTRE, la continuazione di un flusso anche in entrata nella prospettiva di consentire al rivenditore di attivare una diversa attività economica.
L’Autorità ha quindi ritenuto di disporre l’obbligatorietà degli impegni presentati da WINDTRE. Inoltre, come accennato, AGCM ha deciso di chiudere il procedimento senza accertare alcuna infrazione nei confronti di WINDTRE.
WINDTRE dovrà comunque presentare all’Antitrust, entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento, una relazione sullo stato di attuazione degli impegni assunti.
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