Durante la giornata di oggi, 9 Agosto 2022, in seguito alle riunioni del Consiglio delle Commissioni tenutesi nei mesi scorsi, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha reso noto il suo parere sull’autorizzazione alla costituzione della Joint Venture da parte di WindTre e Iliad Italia.
Come raccontato da MondoMobileWeb, in data 14 Giugno 2022 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) aveva reso noti gli ordini del giorno delle riunioni del Consiglio e delle Commissioni che si sarebbero tenuti nella seduta del giorno dopo, 15 Giugno 2022.
In particolare, fra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dell’AGCOM, c’era anche quello relativo alla possibile Joint Venture sulla rete mobile (anche 5G) fra WindTre e Iliad Italia, vicenda che era emersa mesi prima e i cui dialoghi in corso erano stati poi confermati dai vertici delle aziende.
Sostanzialmente, secondo quanto indicato nel punto in questione, l’AGCOM avrebbe fornito al MISE il suo parere sull’autorizzazione alla costituzione della Joint Venture.
Inoltre, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni avrebbe chiesto formalmente all’Antitrust (AGCM) un giudizio sulla vicenda.
Come detto, il parere dell’AGCOM sull’autorizzazione a creare la Joint Venture è arrivato nella giornata di oggi 9 Agosto 2022.
Attraverso la delibera 284/22/CONS del 27 Luglio 2022 (ecco il documento completo), pubblicata appunto quest’oggi 9 agosto 2022, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha espresso infatti il suo parare favorevole sul progetto dei due operatori.
Come spiegato nel documento, al fine di consentire all’Autorità e al Ministero dello sviluppo economico (MISE) le apposite valutazioni sull’autorizzazione dell’accordo, WindTre e Iliad avevano notificato il progetto di costituzione della Joint Venture attraverso una nota del 13 Aprile 2022.
Nel dettaglio, si trattava di una Joint Venture paritetica (ovvero al 50% per entrambe le parti) per la fornitura alle parti di un servizio MOCN (Multi-Operator Core Network) su parte del territorio italiano.
In seguito a un’apposita richiesta dell’AGCOM, i due operatori avevano anche trasmesso un’ulteriore documentazione fornendo risposta ai vari quesiti dell’Autorità, oltre che fornendo lo schema di accordo MVNE (Mobile Virtual Network Enabler) che intendono stipulare con la nuova società Joint Venture.
Alla luce della documentazione versata e delle osservazioni degli operatori durante un’audizione dedicata, l’Autorità ha formulato ulteriori chiarimenti ai quali le società hanno fornito riscontro anche con uno schema aggiornato degli accordi MVNE tra la Joint Venture e WindTre e tra la Joint Venture e Iliad.
Facendo seguito alla notifica del progetto da parte delle società, il Ministero dello sviluppo economico ha successivamente chiesto all’Autorità il relativo parere di competenza.
Ai sensi dell’articolo 64 del Codice e della normativa applicabile alle singole bande di frequenza coinvolte nell’accordo di Joint Venture, l’AGCOM ha potuto formulare il parere in questione tenendo conto dei vari chiarimenti forniti e valutata l’applicabilità della normativa.
Infine, considerando anche il parere dell’AGCM, l’Autorità ha potuto esporre i risultati dell’analisi condotta, le conseguenti proprie valutazioni e la decisione per la formulazione del proprio giudizio.
Con questo nuovo progetto tra WindTre e Iliad, come spiegato all’interno della delibera, si prevede la costituzione di una Joint Venture alla quale sarebbe conferita la gestione tecnica, per conto delle due società, della rete di accesso radio RAN (Radio Access Network) in un’area limitata del territorio nazionale.
Inizialmente, il progetto prevede il conferimento da parte di WindTre di una porzione degli asset della sua rete mobile nell’area Joint Venture, incluse le relative apparecchiature attive.
In questo modo, verrebbe costituita una NewCo con le autorizzazioni generali per l’installazione e fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, oltre che per operare in forma di MVNE.
Per quanto riguarda Iliad, il quarto operatore di rete mobile nazionale acquisirebbe una partecipazione nella Joint Venture soltanto in seguito. Infine, sia WindTre che Iliad sottoscriverebbero con la Joint Venture distinti accordi di MVNE, di contenuto sostanzialmente analogo e speculare.
Per questioni di riservatezza, nel documento pubblicato quest’oggi dall’AGCOM sono stati oscurati alcuni dettagli sul progetto, come ad esempio le percentuali di popolazione e territorio italiano coperte dalla Joint Venture.
Ad ogni modo, tali aree coprono essenzialmente parti del Paese non densamente popolate (incluse ampie zone montane).
Nonostante vengano indicate nel comunicato congiunto delle segreterie sindacali, tra i dettagli oscurati ci sono anche gli asset che faranno parte del progetto. Viene però specificato che la Joint Venture si riserva di installare in futuro ulteriori apparati ed infrastrutture di rete RAN anche per conto delle due società.
Come indicato dall’AGCOM, non avrà luogo alcun trasferimento o affitto (alla Joint Venture o tra Iliad e WindTre) dei rispettivi diritti individuali di utilizzo delle frequenze, pertanto, WindTre e Iliad resteranno titolari dei propri diritti d’uso.
Secondo quanto precisato dai due operatori, la Joint Venture erogherà esclusivamente servizi all’ingrosso a WindTre e Iliad. Al momento, non è previsto che eroghi servizi wholesale a terze parti.
Nel documento viene inoltre specificato che nell’area Joint Venture, WindTre e Iliad continueranno comunque ad operare con il ruolo di MNO (Mobile Network Operator) in relazione alle loro frequenze, restando sempre responsabili dell’assolvimento dei relativi obblighi di copertura.
Inoltre, i due operatori saranno sempre liberi di fornire servizi wholesale a terze parti, come ad esempio agli MVNO.
È importante specificare che questo nuovo progetto consiste soltanto nella creazione da parte di WindTre e Iliad Italia di una nuova società dedicata alla rete mobile e al 5G in alcune aree del Paese (come già succede con INWIT per Vodafone e TIM), e non della fusione fra le due aziende.
A questo proposito, come indicato nel documento dell’AGCOM, le due società sostengono che la costituzione della Joint Venture non riguardi i diritti di utilizzo delle frequenze e che non sia previsto alcun affitto o trasferimento delle frequenze WindTre e Iliad alla Joint Venture né da WindTre a Iliad.
Le società asseriscono infatti che il progetto sarà strutturato in modo tale da garantire che entrambe continuino a sviluppare i propri servizi in modo del tutto indipendente l’una dall’altra e, quindi, di competere in modo indipendente sul mercato.
Con questa nuova delibera 284/22/CONS, ai sensi dell’articolo 64 del Codice, l’AGCOM ritiene dunque di esprimersi favorevolmente all’autorizzazione dell’accordo.
Si ricorda comunque che oltre che dalle procedure di approvazione da parte delle Autorità competenti, il completamento del progetto è comunque condizionato dalla sottoscrizione definitiva degli impegni contrattuali tra le due società, con l’acquisto del 50% della NewCo da parte di Iliad Italia.
Dal punto di vista dei lavoratori, invece, nei mesi scorsi i sindacati hanno approvato il progetto sottoscrivendo con WindTre un verbale di accordo.
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