Il raggruppamento RTI Kyndryl, Lutech e Vodafone ha siglato la convenzione Consip per l’erogazione di servizi agli enti della Pubblica Amministrazione Centrale (PAC), in grado di migrare le applicazioni e le piattaforme on premise (in loco) al cloud.
Il lotto aggiudicato ha un importo massimo di 45 milioni di euro (incrementato rispetto ai precedenti 30 milioni di euro, a seguito del Decreto-legge 21 ottobre 2021 numero 146), permettendo già alle Pubbliche Amministrazioni di poter acquistare i relativi servizi.
Nello specifico, il lotto fa parte di un più ampio Accordo Quadro per la fornitura di servizi cloud IaaS (Infrastructure as a Service) e PaaS (Platform as a Service) in un modello di erogazione pubblico, nonché per la prestazione di servizi connessi, servizi professionali di supporto all’adozione del cloud e servizi professionali tecnici per le Pubbliche Amministrazioni.
In sostanza, i servizi offerti dalle tre società in RTI, tra cui Vodafone, consentono la migrazione dei dati da applicativi installati e gestiti on premise ad applicativi in modalità Software as a Service (SaaS), ovvero in una modalità che consente agli utenti di connettersi in modalità web based e usare applicazioni che risiedono nel cloud (a migrare su un hosting cloud può essere anche l’intero servizio insieme all’infrastruttura, ai dati e al traffico).
Sono inclusi, inoltre, servizi di progettazione delle policy di sicurezza e delle metriche di monitoraggio, nonché il supporto per la gestione degli incident che potrebbero verificarsi nell’esercizio dei workload sugli ambienti cloud e un servizio di training alle Amministrazioni.
Si specifica, a tal proposito, che tra i cinque obiettivi per la transizione digitale al 2026, insieme a connettività, servizi, competenze e cittadinanza digitale, c’è quello di portare circa il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi in cloud, per favorire la crescita del Paese e la sicurezza dei dati e dei servizi offerti (l’obiettivo è renderli più efficienti e facilmente accessibili).
Alla transizione digitale, che si sviluppa sull’asse della digitalizzazione della PA e su quello delle reti ultraveloci, è destinato il 27% delle risorse totali del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Per Vodafone, dunque, la sigla di questo nuovo accordo serve a testimoniare il proprio impegno nei confronti della PA e del suo percorso di innovazione e digitalizzazione, accelerato dal PNRR.
La convenzione avrà una durata di 24 mesi, con una eventuale proroga di sei mesi, e la migrazione al cloud potrà avvenire sia per i servizi infrastrutturali acquistati con il lotto 1 nell’ambito dell’Accordo Quadro, sia per i servizi esistenti acquistati in precedenza con strumenti diversi.
Editing Ileana Gira
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