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WINDTRE chiede all’AGCOM “le rimodulazioni automatiche” in base all’inflazione?

Antongiulio Lombardi, Direttore Affari Regolamentare ed Istituzionali di WindTre, ha inviato una lettera all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) chiedendo di agganciare all’inflazione le tariffe della telefonia e delle connessioni internet.

Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica” di oggi 3 luglio 2022, WindTre nei giorni scorsi, per la precisazione il 20 giugno 2022, ha inviato una lettera all’AGCOM chiedendo di ritoccare verso l’alto le tariffe dei propri clienti e abbonati per recuperare l’inflazione in aumento.

Nella lettera si chiede di applicare una nuova procedura che permette all’operatore di aumentare i prezzi al cliente in automatico, senza poter invocare il diritto di recesso.

In sintesi WINDTRE vuole applicare le rimodulazione in automatico in base all’inflazione senza ricorrere al nuovo Codice europeo delle Comunicazioni elettroniche (articolo 98 septies decies comma 5 del Decreto Legislativo 207/2021). Le tariffe verrebbero rimodulate all’inflazione attraverso una clausola del contratto.

Nella sua lettera WindTre cita TIM che vuole legare all’inflazione le tariffe che applica alle altre società interessate a noleggiare la sua rete all’ingrosso.

La tesi di WindTre, secondo quanto riportato da La Repubblica, è la seguente: “se Tim può agganciare al carovita i listini che impone ad altri operatori (nell’ambito del cosiddetto coinvestimento); a cascata gli operatori andrebbero autorizzati a inglobare l’inflazione nelle tariffe per i loro clienti finali (come le famiglie)“.

La motivazione principale delle modifiche delle condizioni contrattuali da parte degli operatori di telefonia mobile è quella di continuare ad investire sulla rete per offrire massima qualità dei servizi.

Intanto i principali operatori di telefonia Tim, Vodafone e WindTre in questo periodo non si sono fermati ad aumentare le proprie offerte di telefonia fissa e di telefonia mobile, con richieste di modifiche unilaterali che hanno coinvolto alcuni loro clienti.

Si ricorda, che con il nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, è stata introdotta una finestra più ampia per i consumatori (della durata di 60 giorni invece di 30 giorni) durante la quale è possibile esercitare il recesso in caso di modifica unilaterale da parte degli operatori.

In questo periodo TIM e WINDTRE per alcuni clienti di rete mobile da rimodulare si sono inventati il comando via SMS che permette di rinunciare alla modifica, da comunicare entro una data stabilita (INVAR NO per TIM e NVAR per WINDTRE).

ADUC, l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, ha denunciato la pratica di WINDTRE all’Antitrust italiano (AGCM) e, secondo la stessa Associazione, è stato aperto un procedimento istruttorio.

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Via
repubblica.it

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