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Telefonia Mobile, 5 anni di Roaming UE gratuito: una svolta che rimarrà per altri 10 anni

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Nella giornata di oggi, 15 Giugno 2022, ricorre il quinto anniversario dall’entrata in vigore del regolamento europeo sul Roaming Like At Home (RLAH), che consente il Roaming in Unione Europea alle stesse condizioni nazionali: una importante svolta per il mondo delle telecomunicazioni europeo che rimarrà anche per i prossimi 10 anni.

Proprio 5 anni fa, il 15 Giugno 2017, il Roaming all’interno dei paesi dell’Unione diventava gratuito grazie al regolamento UE n. 531/2012, denominato anche Roaming Like At Home (RLAH), che consente ai cittadini europei di utilizzare la propria offerta di telefonia mobile alle stesse condizioni nazionali in roaming negli altri paesi d’Europa.

Dunque, sono già 5 anni che i clienti di telefonia mobile italiani ed europei possono utilizzare la propria offerta nazionale senza costi aggiuntivi anche all’estero nei paesi dell’Unione Europea.

Un cambiamento epocale, considerando che prima dell’entrata in vigore di questo regolamento quando ci si trovava in UE bisognava pagare a consumo il costo di chiamate e SMS (anche in entrata) e del traffico dati.

In questo modo era necessario sborsare dei costi aggiuntivi oltre a quelli della propria offerta quando si viaggiava negli altri paesi UE, o in alternativa attivare delle opzioni a pagamento dedicate al Roaming con un minimo di traffico incluso.

La normativa europea in questi 5 anni ha invece rivoluzionato i viaggi occasionali all’interno dell’Unione Europea, permettendo ai consumatori di non doversi più preoccupare di superare i confini nazionali in termini di utilizzo dello smartphone.

In particolare, il Roaming Like at Home ha permesso di sdoganare l’utilizzo del traffico dati senza costi aggiuntivi quando ci si trova all’estero in Unione Europea, mentre in precedenza fruire di internet con la propria SIM era meno accessibile a causa dei costi da sostenere.

Come funziona il Roaming Like At Home per minuti, SMS e Giga

La normativa attiva in questi 5 anni permette innanzitutto di utilizzare i minuti e gli SMS previsti dalla propria offerta nazionale in tutti i paesi dell’Unione Europea, quindi esattamente come in Italia senza limitazioni (salvo deroghe).

Invece, per quanto riguarda i Giga la regolamentazione europea permette l’utilizzo del traffico dati incluso nella propria offerta, alle stesse condizioni nazionali, fino ad un quantitativo massimo nel mese di riferimento, consultabile sul sito ufficiale dell’operatore.

Fino ad ora, ogni anno gli operatori di telefonia mobile hanno dovuto adeguare le condizioni delle offerte aumentando il limite massimo di traffico dati utilizzabile in Europa (se previsto) e diminuendo il costo dell’extrasoglia in caso di superamento di tale limite.

Infatti, per calcolare il quantitativo massimo di traffico dati utilizzabile in Europa, la regola prevede l’applicazione di una formula che cambia ogni anno e permette ad ogni variazione di ottenere sempre più Giga a disposizione.

La formula entrata in vigore dal 1° Gennaio 2022 e che in questo caso sarà valida fino al 30 Giugno 2022 è la seguente: Volume di GB = [importo della propria spesa mensile (IVA esclusa) / 2,5] x 2. La variazione annuale consiste nell’abbassare il massimale del costo all’ingrosso del traffico dati, fattore che attualmente è pari a 2,5.

Se il volume di traffico dati risultante dalla formula è superiore al traffico dati previsto dalla propria offerta, si potrà utilizzare in Unione Europa l’intero pacchetto di Giga previsti.

Oltre tale tetto massimo, gli operatori possono applicare un sovrapprezzo, con un costo che varia, al ribasso, ogni anno.

Ogni operatore è anche libero di far utilizzare una quantità maggiore rispetto al limite previsto o anche fino a tutti i Giga dell’offerta alle stesse condizioni nazionali anche in UE, così come è possibile richiedere, come già fatto negli anni da alcuni operatori meno strutturati, una deroga ad AGCOM per poter applicare condizioni differenti da quelle previste dalla normativa UE.

In quali Paesi europei è valido il Roaming gratuito

I Paesi in cui è valida la regolamentazione Roaming UE sono tutti quelli dell’Unione Europea, a cui si aggiungono i Paesi della Area Economica Europea (EEA): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Il Regno Unito, per via del completamento della Brexit, dal 1° Gennaio 2021 non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea, e pertanto teoricamente non sarebbe più incluso nei paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roaming Like At Home, anche se finora gli operatori (almeno in Italia) hanno mantenuto invariate le condizioni.

In generale, il comportamento sul Roaming Like At Home in Regno Unito è a discrezione dei singoli operatori, in base ai propri accordi con gli operatori britannici, quindi in futuro potranno decidere se continuare ad includere l’uso dei propri bundle nazionali anche quando ci si trova nel Regno Unito o meno.

Dal 1° Luglio 2022 arriva il nuovo regolamento Roaming UE valido per altri 10 anni

L’attuale regolamento entrato in vigore esattamente 5 anni fa e che ha introdotto il Roaming gratuito in Unione Europea scade il prossimo 30 Giugno 2022.

Tuttavia, come già raccontato, nei mesi scorsi è stato ufficialmente approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Regolamento UE 2022/612, con cui viene sostanzialmente effettuata una rifusione del precedente regolamento UE n. 531/2012, che verrà così abrogato.

In questo modo, a partire dal 1° Luglio 2022 entrerà ufficialmente in vigore il nuovo Regolamento 2022/612 con estensione per altri 10 anni fino al 30 Giugno 2032 proposto dalla Commissione europea a Febbraio 2021, anche con alcune novità rispetto all’attuale normativa Roaming Like At Home (RLAH).

Con il nuovo regolamento ci sarà anche una nuova graduale riduzione dei prezzi del roaming all’ingrosso, cioè i prezzi che gli operatori si applicano a vicenda per l’utilizzo delle rispettive reti quando i loro clienti viaggiano all’estero.

Per quanto riguarda in particolare il traffico dati, secondo quanto previsto dal nuovo testo ci saranno 6 ulteriori abbassamenti dei prezzi all’ingrosso, con conseguente ulteriore aumento dei Giga a disposizione.

Grazie al fatto che la normativa viene rinnovata il prossimo mese, l’aumento dei Giga a disposizione in Roaming UE ci sarà anche per la seconda metà di questo 2022, mentre solitamente come avvenuto anche negli anni scorsi il cambio della formula per il calcolo del traffico dati è previsto ogni anno al 1° Gennaio.

Infatti, già a partire dal 1° Luglio 2022 e fino al 31 Dicembre 2022 ci sarà il primo abbassamento del massimale a 2 euro (IVA esclusa) per GB. Successivamente, si avrà poi dal 1° Gennaio 2023 un massimale di 1,80 euro (IVA esclusa) per GB, con nuovi ulteriori abbassamenti dei prezzi e aumento dei Giga ogni anno fino al 2027, quando a partire dal 1° Gennaio 2027 in poi il massimale si stabilizzerà a 1 euro (IVA esclusa) per GB fino alla nuova scadenza del 2032.

Si segnala che alcuni operatori italiani stanno già anticipando in queste settimane le nuove soglie di Giga mensili previste per la seconda metà del 2022 dal regolamento che ufficialmente entrerà in vigore dal 1° Luglio 2022.

Infine, si ricorda che le norme sul Roaming Like at Home sono intese per coloro che viaggiano occasionalmente al di fuori del proprio paese. È considerato un uso corretto dei servizi di roaming quando si trascorre più tempo o si utilizza più spesso il telefono cellulare nel proprio paese piuttosto che all’estero.

Nell’ambito della politica sull’uso corretto, l’operatore ha la possibilità di monitorare e verificare l’attività in roaming del proprio cliente negli ultimi 4 mesi. Se, nel corso di tale periodo, il consumatore ha trascorso più tempo all’estero che nel proprio paese o l’uso in roaming supera l’uso nazionale, l’operatore può contattare il cliente, chiedendogli di chiarire la situazione entro 14 giorni.

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