Ericsson ha recentemente sostenuto un progetto di ricerca che ha rivelato una correlazione tra la velocità della banda larga mobile e la produttività del lavoro calcolata annualmente. Si pensa che i risultati possano tornare utili per le economie che oggi si trovano in difficoltà.
Il premio Nobel ed economista Paul Krugman affermava:
“La produttività non è tutto, ma nel lungo periodo è quasi tutto. La capacità di un Paese di migliorare il proprio tenore di vita nel tempo dipende quasi interamente dalla sua capacità di aumentare la produttività dei lavoratori”.
Proprio seguendo questo principio, Harald Edquist, autore dello studio realizzato per Ericsson, ha esaminato l’associazione tra la produttività del lavoro in 116 Paesi e la velocità della banda larga mobile di ognuno di questi mercati.
Pubblicati nel documento di ricerca The economic impact of mobile broadband speed, i risultati dimostrano come si registra una crescita della produttività nell’economia nazionale dopo circa un anno dall’introduzione di reti a banda larga mobile più rapide: nel dettaglio, a un aumento del 10% della velocità della banda larga mobile corrisponde un +0,2% di produttività del lavoro.
Ai fini della ricerca, Edquist ha combinato strumenti statistici e teoria economica servendosi dei dati Speedtest Intelligence® di Ookla, un servizio di app utilizzato per testare la velocità di un particolare dispositivo mobile, elaborati da Ericsson.
Essendo gli Stati presi in esame differenti in termini di sviluppo economico, Edquist li ha classificati in base al reddito nazionale lordo: quelli con RNL inferiore a 4096 dollari e quelli con RNL pari o superiore a 4096 dollari. In aggiunta, ha effettuato una distinzione tra Paesi facenti parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e non.
I risultati più significativi riguardano i Paesi non OCSE con reddito nazionale lordo basso che, probabilmente, traggono maggiori vantaggi dagli investimenti nella velocità della banda larga mobile perché non sono stati in grado di investire altrettanto nelle infrastrutture fisse. Anche aggiungendo ulteriori variabili macroeconomiche che possono influenzare la produttività, i dati restano comunque rilevanti.
Oggigiorno si registra un sostanzioso rallentamento della crescita economica globale che colpisce più duramente le popolazioni maggiormente vulnerabili dei Paesi a basso reddito. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, infatti, le odierne carenze della catena di approvvigionamento e l’aumento dei prezzi delle materie prime proiettano l’inflazione al 5,7% nelle economie avanzate e all’8,7% in quelle emergenti e in via di sviluppo.
Sebbene esistessero già studi sul modo in cui la banda larga fissa e mobile favorisce la crescita economica, non si avevano ancora prove sostanziali a conferma del forte impatto economico della velocità delle reti a banda larga.
Grazie a queste ricerche si è capito che in futuro sarà importante per i Paesi adottare politiche di crescita inclusiva che portino a una più equa distribuzione degli aumenti di produttività nella società e creino opportunità a tutti.
La storia racconta che le nuove tecnologie sono sempre state un importante strumento di contributo per la produttività e, di conseguenza, per lo sviluppo economico.
A partire dall’inizio della Rivoluzione industriale, specialmente quattro scoperte hanno guidato il progresso verso un rifiorimento del tenore di vita: si tratta del motore a vapore (sviluppato alla fine del 1700), del motore a combustione interna, dell’elettrificazione (entrambi risalenti al 1800) e delle moderne tecnologie di informazione e comunicazione (ICT).
In ognuno di questi casi, tuttavia, si comprende come lo sviluppo economico da essi favorito si è sempre verificato non istantaneamente, bensì con un certo ritardo; questo fa supporre che siano necessari investimenti complementari in capitale organizzativo, come ad esempio nuovi sistemi di lavoro, riprogettazione organizzativa e reingegnerizzazione dei processi aziendali, per raccogliere gli effetti degli investimenti in nuove tecnologie sulla produttività.
Si stima che col lancio e l’introduzione a scala globale delle tecnologie mobili 5G, la velocità di downlink e uplink delle reti mobili aumenterà considerevolmente e si otterranno altri vantaggi quali una maggiore resilienza, capacità ed efficienza energetica.
Per queste ragioni, l’investimento nella velocità della banda larga mobile offre la speranza di prospettive rosee nell’ottica di un percorso di crescita continua della produttività in molti Paesi in via di sviluppo.
Editing Rosario Savoca
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