Tech 5G e IoTTim

Torino 5G TOURS: visite multimediali 5G con Tim e Ericsson. Presente il robot umanoide R1 di IIT

Relativamente al progetto finanziato dall’Unione Europea, 5G-TOURS (5G smarT mObility, media and e-health for toURists and citizenS), Città di Torino, Ericsson, Tim, Fondazione Torino Musei e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con il contributo di Atos e Samsung, intendono mettere a disposizione di GAM e Palazzo Madama, in via sperimentale, alcune esperienze culturali abilitate dalla rete 5G.

La copertura all’interno dei due musei è stata realizzata da Tim con tecnologia Ericsson, mentre la collaborazione tra realtà pubbliche e private, in tale ambito, ha lo scopo di sperimentare le potenzialità della tecnologia 5G.

Le soluzioni di rete messe a disposizione delle due location, conformi allo standard 3GPP sono state realizzate con lo scopo di garantire in modo costante alte velocità di trasmissione e bassissime latenze.

Per Palazzo Madama sono state progettate installazioni ad-hoc, utilizzando apparati e soluzioni che sono stati integrati all’interno dell’area museale.

Alla GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea) è stata implementata, invece, la Radio Dot System, una soluzione 5G di Ericsson (tanto piccola da stare nel palmo di una mano) per la copertura e le prestazioni di rete necessarie per ambienti indoor ad alta frequentazione.

Da oggi, 9 maggio, e fino al 13 maggio 2022, quindi, ai visitatori di Palazzo Madama vengono proposte tre diverse sperimentazioni. La prima è la possibilità di seguire una visita guidata di Sala Ceramiche accompagnati da R1, il robot umanoide progettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.

Il robot R1 (1 metro e 25 centimetri di altezza, con un peso di 50 kg, 50% in plastica e 50% fibra di carbonio e metallo) è in grado di descrivere le opere e rispondere alle domande relative all’autore o al periodo storico cui appartengono.

La connettività 5G, in questo caso, è necessaria a trasmettere a calcolatori esterni la mole di dati generata dai sensori e dagli algoritmi che gestiscono la percezione dell’ambiente, la navigazione autonoma e la gestione dei dialoghi da parte del robot.

Attraverso visori Meta Quest (anch’essi connessi alla rete 5G), poi, il pubblico viene invitato a risolvere un puzzle, riposizionando i dipinti di Camera delle Guardie nelle proprie cornici. Grazie a questi dispositivi, dunque, le opere presenti nella sala, che nella realtà non possono essere toccare, diventano virtualmente maneggiabili e spostabili.

I visitatori interessati possono anche decidere di visitare i sotterranei di Palazzo Madama con il Minirobot Double 3, che grazie alla rete 5G riesce a spostarsi anche negli spazi ristretti.

A partire dal 20 maggio 2022, inoltre, sempre a Palazzo Madama e in collaborazione con Abbonamento Musei, saranno organizzati dei focus group, durante i quali un “gruppo test” di abbonati dotati di smartphone 5G di ultima generazione sarà guidato nelle sale del Piano Nobile e Sala Ceramiche, dove potrà accedere a contenuti multimediali e interagire con modelli 3D delle opere d’arte.

Il 25 maggio 2022, dal primo pomeriggio, una classe di studenti della scuola Bernardino Drovetti sarà connessa da remoto e potrà manovrare direttamente dai banchi di scuola il Minirobot Double 3, che si trova nelle sale delle collezioni del ‘900 della GAM, per partecipare ad una sorta di “caccia al tesoro” pur restando a scuola.

Nel corso della stessa data, negli spazi dell’Educational Area, un gruppo di ragazzi avrà la possibilità di collaborare nel dipingere un’opera virtuale su un grande wall tecnologico, ispirandosi alle opere di Nicola De Maria. Infine, durante tutto il pomeriggio il Robot umanoide R1 sarà a disposizione dei visitatori delle collezioni del ‘900.

Le dimostrazioni messe in campo a Torino, compresa la prima orchestra itinerante 5G (andata in scena lo scorso novembre 2021) sono il frutto di tre anni di lavoro, volti alla realizzazione di applicazioni utili in ambito turistico e culturale, replicabili in ogni contesto artistico e museale.

Con queste attività, Torino intende essere un laboratorio a cielo aperto per l’innovazione urbana. Proprio per questo, dal 2021, la città è sede della “Casa delle Tecnologie Emergenti – CTE NEXT”, un centro di trasferimento tecnologico diffuso sul 5G e sulle tecnologie emergenti, coordinato dal Comune di Torino e finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

L’iniziativa del comune di Torino è stata organizzata dall’Assesorato e Direzione Innovazione, in collaborazione con l’Assesorato alla Cultura.

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