Nella giornata di domani, giovedì 7 aprile 2022, presso il Tribunale di Milano è prevista un’udienza in merito all’azione avviata dall’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino) a tutela degli abbonati alla piattaforma streaming Eleven Sports, rea di essersi resa protagonista di numerosi disservizi a partire dal 2020.
Codici prese in carico l’iniziativa due anni fa quando, proprio nel 2020, ricevette talmente tante segnalazioni da parte degli utenti di Eleven Sports da far scoppiare attorno alla vicenda un caso che coinvolse la Lega Pro, intervenuta a difesa dei tifosi danneggiati.
Il malcontento crebbe in particolar modo in quel periodo perché, a causa della pandemia di Covid-19 che determinò la chiusura degli impianti sportivi, stadi inclusi, gli appassionati del campionato di calcio di Serie C (del quale Eleven Sports detiene i diritti televisivi) si affidarono al servizio streaming a pagamento per assistere alle partite.
Tuttavia, furono svariati i disservizi riscontrati all’interno della piattaforma per i quali tuttora, a due anni di distanza, Codici riceve ancora segnalazioni.
Gli utenti lamentano problemi nella visione degli eventi sportivi inerenti non solo la Serie C, ma anche il basket e la pallavolo.
Nel dettaglio, i principali disagi consistono in improvvisi blackout delle immagini e qualità del video scadente, ma si registrano problemi pure nella gestione dell’abbonamento con discorsi legati sia alla disdetta sia alle fatturazioni.
A tutto ciò si aggiunge, inoltre, la difficoltà, riscontrata da molti utenti, nel mettersi in contatto con il servizio assistenza di Eleven Sports.
Uno degli ultimi casi citati di recente riguarda da vicino il match Potenza-Catania, disputato domenica 3 aprile 2022 e valevole per la 35ª giornata di Serie C, la cui diretta si è interrotta per tutti nei primi 15 minuti del secondo tempo per poi riprendere sino al termine dei 90 minuti senza ulteriori problemi.
Certamente una situazione spiacevole per i consumatori che sottoscrivono un abbonamento a pagamento come rivela Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici:
Un quadro certamente non ottimale per un servizio che, troppo spesso, si è rivelato e continua a rivelarsi un disservizio.
Come detto, giovedì 7 aprile 2022 il caso arriverà al Tribunale di Milano a cui spetterà il compito di valutare l’ammissibilità dell’azione collettiva portata avanti dall’associazione Codici.
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