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Open Fiber in Sicilia: raggiunte dalla fibra FTTH 12 aree bianche della regione

Oggi, 5 aprile 2022, Open Fiber ha annunciato di aver cablato 12 località della regione Sicilia, considerate aree bianche” del Paese, ovvero quelle zone escluse da ogni programma di cablaggio per questioni di mercato.

Queste aree sono oggetto dei tre bandi Infratel che, con il contributo economico delle Regioni coinvolte, puntano a ridurre il divario digitale attraverso servizi di connettività a banda ultra larga in oltre 8,5 milioni di abitazioni in tutta Italia (equivalenti a oltre 7 mila comuni).

Nello specifico, le località sicule coinvolte dai lavori di Open Fiber sono state: Acquaviva Platani (CL), Borgetto (PA), Caltabellotta (AG), Chiusa Sclafani (PA), Cianciana (AG), Geraci Siculo (PA), Montelepre (PA), Santa Margherita di Belice (AG), Santo Stefano Quisquina (AG), Serradifalco (CL), Trappeto (PA) e Valledolmo (PA).

I relativi cittadini, dunque, possono usufruire di una rete a banda ultralarga, con velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo (come indicato da Open Fiber nei suoi comunicati), e dei servizi digitali ad essa correlati, come lo smart working e la didattica a distanza.

Si consiglia, comunque, ai consumatori di verificare, insieme all’operatore scelto, la velocità massima effettiva raggiungibile nella propria zona, tramite la rete a banda ultralarga di Open Fiber.

Quest’ultimo, infatti, essendo un operatore wholesale only, non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo solo nel mercato all’ingrosso.

Open Fiber

Secondo quanto dichiarato da Andrea Falessi, direttore Relazioni esterne di Open Fiber, con il Piano BUL in Sicilia (intervento in chiusura nel 2022) sono già state cablate circa 300 mila unità immobiliari e 201 comuni sono stati coperti dalla rete in fibra ottica FTTH, tramite oltre 600 risorse sul campo tra tecnici specializzati e altre figure professionali.

Di seguito le parole di Gaetano Armao, Assessore regionale all’Economia:

La Sicilia ha investito negli ultimi tre anni, circa 300 milioni nel digitale di cui oltre 180 milioni di euro per la Banda Ultra Larga divenendo la Regione più infrastrutturata sul piano digitale del Mediterraneo, e conseguendo il pieno utilizzo delle risorse europee e candidandosi ad un rafforzamento degli investimenti nella programmazione 2021-2027.

I comuni digitalizzati grazie a questo sforzo sono più del doppio di altre Regioni del centro-nord. La transizione digitale, a beneficio delle imprese e dei cittadini siciliani, è oggi una realtà.

Nelle 12 suddette località della Sicilia occidentale, Open Fiber ha realizzato una rete estesa complessivamente per circa 250 chilometri, con oltre 36 mila unità immobiliari attualmente connesse. L’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione dall’operatore per 20 anni.

Nel progetto di cablaggio, sono incluse anche 135 sedi pubbliche, come istituti scolastici di ogni ordine e grado, presidi sanitari, sedi municipali, biblioteche, musei e caserme di carabinieri e vigili del fuoco.

A queste si aggiungono sedi dal valore storico-culturale, tra cui la Torre civica di Acquaviva Platani, gli ex conventi di Geraci Siculo e Palazzo Sacco a Santa Margherita di Belice, oltre alla Banda musicale di Serradifalco, che adesso possiede una sede raggiunta dalla fibra ottica FTTH.

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