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Iliad e Wind Tre: possibile joint venture per coinvestimenti sulla rete mobile?

Iliad Italia e Wind Tre avrebbero intenzione di unire le proprie forze, attraverso la formalizzazione di un accordo per condividere i costi di implementazione della rete mobile 5G anche nelle aree più remote d’Italia e incrementare, di conseguenza, la connettività ultraveloce.

L’obiettivo, in particolare, sarebbe quello di mettere a fattor comune le infrastrutture già in possesso delle parti interessate e di programmare un percorso condiviso in favore dello sviluppo della rete 5G, riducendo gli sforzi di investimento.

Si precisa che le telco italiane, il prossimo settembre 2022, dovranno pagare complessivamente un importo pari a 4,8 miliardi di euro (di cui 1 miliardo a carico di Iliad e 334 milioni a carico di Wind Tre), per le frequenze acquisite nel corso di una gara pubblica, lo scorso ottobre 2018.

Il possibile accordo tra le due società potrebbe essere dovuto anche alla loro necessità di consolidamento nel settore, tenendo in considerazione il mercato di riferimento, definito “ipercompetitivo“, con margini e ricavi in calo, che potrebbero causare conseguenze sfavorevoli per gli investimenti in ricerca e sviluppo dedicati alla rete.

Iliad e WindTre

Secondo la fonte Reuters, Wind Tre Spa, di proprietà di CK Hutchison (i cui risultati finanziari aggiornati al 31 dicembre 2021 sono stati resi noti ieri 17 marzo 2022), metterebbe a disposizione di una potenziale nuova società separata circa 7 mila siti mobili, già presenti sul territorio italiano, che sarebbero in grado di servire circa il 27% della popolazione presente nelle zone più rurali d’Italia.

Iliad, dal canto suo, acquisterebbe, secondo la stessa fonte, una partecipazione pari al 50% della nuova compagnia (sarebbe quindi una joint venture 50-50), il cui valore complessivo si aggirerebbe tra i 600 e i 900 milioni di euro.

La joint venture, inoltre, si farebbe carico dei costi di copertura del 5G anche nelle aree più remote del Paese.

In merito alla questione, si specifica che l’azienda guidata in Italia da Benedetto Levi, che attualmente possiede circa 9 mila siti mobili attivi in ​​Italia, ha già stipulato in passato “un accordo” con WindTre, per utilizzare quest’ultimo operatore come rete d’appoggio in quelle zone in cui non è ancora presente una copertura proprietaria da parte di Iliad.

Come già avvenuto con l’operazione da 11,25 miliardi di euro con cui Iliad Group avrebbe voluto acquisire le attività italiane di Vodafone, dunque, non resta che attendere eventuali ulteriori sviluppi relativi a questo nuovo potenziale accordo.

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Via
reuters.com

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