Nella giornata di oggi, Martedì 15 Marzo 2022, Asstel e le rappresentanze delle Organizzazioni Sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil si sono incontrati per discutere della situazione del Settore TLC rappresentata nel Rapporto sulla Filiera delle telecomunicazioni in Italia 2021.
All’appuntamento hanno preso parte anche i rappresentanti delle imprese Associate ad Asstel e più 150 RSU delle aziende del Settore.
Il momento di confronto che, come previsto in occasione del rinnovo del CCNL TLC del 12 Novembre 2020, si dovrebbe tenere annualmente a livello nazionale con carattere seminariale, ha avuto l’obiettivo di promuovere una “cultura di settore” e crescenti relazioni industriali.
In particolare, l’intento è stato quello di esaminare le dinamiche del settore e del lavoro, in relazione a quanto emerso dal Rapporto sulla Filiera delle Telecomunicazioni del 2021, ma anche le sfide future per la sostenibilità che attendono la filiera delle telecomunicazioni. Importante è stato il supporto degli “Osservatori Digital Innovation” della School of Management del Politecnico di Milano.
Ad oggi infatti, il settore risulta impattato da un mercato particolarmente competitivo che provoca un calo strutturale dei margini e dei ricavi, che inevitabilmente si ripercuote anche sul lavoro.
Il suddetto Rapporto si focalizza anche sull’individuazione di una strategia che possa trainare la trasformazione digitale del Paese, anche alla luce delle opportunità offerte dal PNRR.
Il tutto attenzionando in modo particolare il tema delle competenze dei lavoratori, gli investimenti in infrastrutture affrontati dalle imprese e lo sviluppo di nuovi servizi per Pubblica Amministrazione e cittadini.
Laura Di Raimondo (direttore di Asstel) e i Segretari Nazionali delle Organizzazioni Sindacali di Categoria, Riccardo Saccone (SLC-CGIL), Giorgio Serao (FISTEL-CISL), Fabio Gozzo e Pierpaolo Mischi (UILCOM-UIL) hanno espresso quanto segue:
“La Filiera TLC è in profonda trasformazione e sta affrontando due grandi sfide: affiancare le Istituzioni nella missione di digitalizzare il Paese, anche al fine di superare il digital divide, attraverso lo sviluppo di un’infrastruttura ultra broadband fissa e mobile ad altissima velocità nel minor tempo possibile portando benefici in termini di ambiente, attivando in modo complementare e sinergico le transizione digitale e quella ecologica; ampliare le competenze interne e i modelli di business per ricoprire un ruolo importante nello sviluppo e nella diffusione di nuove piattaforme di servizio rivolte, in particolare, ai mercati sia business to business sia business to consumer, anche attraverso la costruzione di un ecosistema con attori di altre filiere.
Il mondo del lavoro sta affrontando profondi cambiamenti, rendendo evidente la necessità di sviluppare nuove competenze per stare al passo con i tempi e mantenere una prospettiva di sostenibilità occupazionale a lungo termine. Per la competitività futura delle imprese della Filiera TLC occorre investire in nuove professionalità, soprattutto digitali, che concorrano a promuovere una crescita qualitativa del lavoro che, insieme a una formazione permanente che accompagni i processi di upskilling e reskilling, possa aiutare a sviluppare le infrastrutture di cui il Paese si deve dotare.
Anche per questo nel rinnovo del CCNL TLC del 12 Novembre 2020 abbiamo puntato sul Fondo di Solidarietà Bilaterale per la Filiera delle Telecomunicazioni (di cui è in corso l’iter di approvazione da parte del Ministero del Lavoro) offrendo anche agli interventi contingenti una prospettiva non più emergenziale, ma di risoluzione strutturale dei processi di trasformazione e transizione verso lo sviluppo tecnologico a beneficio di lavoratori e imprese, per la cui messa a regime sarebbe fondamentale, oltre al contributo di imprese e lavoratori, anche un supporto economico esterno, che ne acceleri la piena operatività soprattutto nella fase di avvio“.
Gli stessi hanno poi convenuto sulla necessità di un intervento finalizzato a favorire la sostenibilità delle attività di Customer Relationship Management, la qualità dei loro servizi e la tutela delle imprese e delle persone. Oltre alla necessità di ridare valore al settore mettendo in campo soluzioni volte a sostenere il processo evolutivo di tali attività.
A questo scopo, nell’ottica dell’Accordo di rinnovo del CCNL TLC del 12 Novembre 2020, le Parti hanno condiviso una serie di azioni a sostegno della trasformazione delle attività di CRM-BPO tra le quali spicca l’adozione di modelli di affidamento dei servizi che premino la qualità e l’affidabilità di outsourcer “certificati”.
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