Fusione Orange e Masmovil: avviati i colloqui per unire le loro attività in Spagna
Oggi, 8 marzo 2022, Orange, impresa di telecomunicazioni in Francia, e Masmovil, società spagnola di servizi di telecomunicazioni, hanno annunciato di aver avviato dei colloqui esclusivi con l’intento di unire le loro attività in Spagna (TOTEM Spagna e Masmovil Portogallo non fanno parte della transazione prevista).
Lazard è stato il consulente finanziario di Orange, Goldman Sachs Bank Europe SE quello di Masmovil, mentre BNP Paribas è stato il consulente del debito della società spagnola.
Si tratterebbe di una joint venture 50-50, controllata congiuntamente da Orange e Masmovil, con una valutazione aziendale combinata di 19,6 miliardi di euro (enterprise value di Orange Spain a 8,1 miliardi di euro, quello di Masmovil, che include l’acquisizione di Euskaltel, a 11,5 miliardi di euro).
Orange e Lorca JVCO beneficerebbero di uguali diritti di governance, di conseguenza, le due parti non consolideranno le operazioni combinate.
L’accordo, nello specifico, includerebbe il diritto di attivare un’IPO (offerta pubblica iniziale) a determinate condizioni per entrambe le parti e quello di path-to-control per Orange di consolidare l’entità combinata in caso di IPO (Orange non sarebbe costretta né a uscire né a esercitare queste opzioni).
La joint venture, inoltre, riunirebbe i beni, le capacità e i team delle due società in Spagna, per servire 4 + 3,1 milioni di clienti fissi (di cui 3 + 2,6 convergenti), 11,5 + 8,7 clienti mobili a contratto e quasi 1,5 milioni di clienti TV.
Di seguito, le parole di Stéphane Richard, presidente e CEO di Orange:
Non vedo l’ora di creare questa joint-venture con MASMOVIL, sulla base della nostra attuale collaborazione di successo, per diventare un attore più forte in grado di effettuare gli investimenti necessari per sviluppare il mercato spagnolo.
So di poter contare su Jean-François Fallacher e su tutto il team di ORANGE Spagna per la loro piena mobilitazione fino alla chiusura, al fine di rendere questo accordo un successo.
Tra i beni di rete inclusi nell’accordo, ci sarebbero una rete FTTH a livello nazionale, che raggiunge oltre 16 milioni di case, e una rete mobile con copertura nazionale completa, che porterebbe un fatturato pari a oltre 7,5 miliardi di euro, un EBITDAaL di oltre 2,2 miliardi di euro e la possibilità di intraprendere un’espansione “ambiziosa e sostenibile” delle reti FTTH e 5G, oltre a sviluppare ulteriormente un’infrastruttura di telecomunicazioni competitiva in Spagna.
Con queste prospettive, Meinrad Spenger, CEO di Masmovil, ritiene che la combinazione delle due società porterebbe un vantaggio sia per i consumatori che per il settore delle telecomunicazioni e la società spagnola nel suo insieme.
La joint venture, infine, dovrebbe generare sinergie in grado di raggiungere un run rate annuale superiore a 450 milioni di euro, a partire dal terzo anno successivo alla chiusura.
La transazione, comunque, soggetta all’approvazione delle autorità amministrative, della concorrenza e di regolamentazione, dovrebbe essere firmata entro il secondo trimestre del 2022 e dovrebbe chiudersi entro il secondo trimestre del 2023.
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