TIM, rimborsi 28 giorni: richiesta possibile anche per chi è stato coinvolto da Aprile 2017
Continuano anche nel 2022 gli strascichi della fatturazione a 28 giorni, ormai non più presente dal 2018, con TIM che di recente ha pubblicato un avviso su una sentenza del Tribunale di Milano che ha di fatto ampliato la platea di clienti che possono ancora richiedere il rimborso dei giorni illegittimamente erosi o in alternativa un servizio gratuito.
Da alcuni giorni sul sito TIM, in fondo alla home page, è infatti comparsa l’informativa che riguarda la sentenza di Ottobre 2021 del Tribunale di Milano pronunciata in seguito all’azione ordinaria promossa dall’associazione Movimento Consumatori, che ha di fatto confermato il precedente provvedimento cautelare pronunciato nel Giugno 2018.
Come aveva fatto sapere il Movimento Consumatori nel comunicato in cui annunciava l’esito della sentenza del Tribunale di Milano, TIM avrebbe dovuto informare gli interessati del loro diritto al rimborso tramite la pubblicazione di un avviso sul proprio sito ufficiale e su alcuni quotidiani nazionali, inserendo anche un’informativa dettagliata nelle fatture dei propri clienti ed inviando lettere ai propri ex clienti.
L’informativa sul sito TIM
Di seguito la nota integrale visibile sul sito TIM:
Il Tribunale di Milano, Sezione Undicesima Civile, all’esito dell’azione ordinaria promossa da Associazione Movimento Consumatori, ha inibito a TELECOM ITALIA S.P.A. l’adozione, l’uso e gli effetti nei contratti di telefonia fissa (o di altri servizi offerti in abbinamento alla telefonia fissa) stipulati con i consumatori, di clausole che prevedono rinnovi e pagamenti su base temporale di 28 giorni/8 settimane.
L’adozione e l’uso di tale periodicità, a far data dal 01 Aprile 2017, ha leso e lede i diritti e gli interessi collettivi dei consumatori, previsti dall’art. 2 Codice del consumo (1: diritto ad un’adeguata informazione ed ad una corretta pubblicità; 2: diritto a pratiche commerciali improntate a principi di buona fede, correttezza e lealtà; 3: diritto alla correttezza, alla trasparenza ed all’equità nei rapporti contrattuali) con violazione anche dei contenuti informativi minimi e del principio di trasparenza, previsti a favore dei consumatori utenti di servizi telefonici dagli artt. 70 e 71 Codice delle comunicazioni elettroniche.
Tale condotta si risolve altresì in una pratica commerciale scorretta ingannevole, vietata dall’art. 20 Codice del consumo, in quanto l’adozione di tale periodicità (28 giorni), diversa da quella d’uso, risulta contraria alla diligenza professionale ed è idonea a falsare in maniera apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio, rendendo difficile la valutazione delle offerte ed il confronto tra le medesime, anche ai fini dell’esercizio della facoltà di recesso gratuito, prevista dalla legge in caso di mutamento unilaterale delle condizioni del servizio da parte dell’operatore telefonico.
L’illegittimità delle condotta sopra descritta comporta il diritto di ciascun consumatore che abbia subito, nell’ambito di un contratto di telefonia fissa (o di altri servizi offerti in abbinamento alla telefonia fissa), l’adozione della periodicità di fatturazione a 28 giorni/8 settimane, alla ripetizione delle somme indebitamente corrisposte.
La sentenza ha quindi stabilito che TIM non potrà più adottare la fatturazione a 28 giorni per i contratti di telefonia fissa (pratica ormai comunque abbandonata da tempo), ma soprattutto ha ritenuto la pratica lesiva per i consumatori che hanno attivato un contratto dal 1° Aprile 2017, aumentando il numero di clienti che possono richiedere il rimborso.
Contestualmente alla pubblicazione dell’avviso della sentenza del Tribunale di Milano, TIM ha anche aggiornato l’informativa dedicata ai rimborsi o ai servizi alternativi richiedibili per la fatturazione a 28 giorni.
Rimborso possibile per tutti i clienti TIM di rete fissa con fatturazione a 28 giorni
Come previsto dalla sentenza, il rimborso dei giorni erosi riguarderà tutti i clienti di rete fissa TIM che hanno ricevuto fatture a 28 giorni successivamente al 31 Marzo 2017, mentre in precedenza si indicava come data il 23 Giugno 2017.
Questo poiché, secondo quanto previsto nella delibera AGCOM 269/18/CONS, il calcolo dei giorni di servizio che ciascun operatore avrebbe dovuto riconoscere in fattura ai propri clienti doveva riguardare il periodo compreso tra il 23 Giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione da 28 giorni a base mensile (nel caso di TIM il 31 Marzo 2018).
Con l’applicazione della sentenza di fatto viene effettuato un annullamento della rimodulazione con cui TIM aveva introdotto la fatturazione a 28 giorni a partire dal 1° Aprile 2017 e per un anno esatto, dato che la fatturazione mensile è ritornata dal 1° Aprile 2018.
Dunque, tutti i clienti TIM di rete fissa che hanno subito la fatturazione a 28 giorni a partire dal 1° Aprile 2017 e fino al ripristino della fatturazione mensile potranno richiedere il rimborso tramite il Servizio Clienti linea fissa 187 oppure accedendo all’Area MyTIM.
TIM precisa che non è necessario essere ancora clienti TIM per chiedere il rimborso, per cui chi ha avuto fatture a 28 giorni ma non è più cliente TIM potrà effettuare la richiesta.
Secondo quanto previsto dalla sentenza del Tribunale di Milano, le domande inviate dai clienti per ottenere il rimborso dei corrispettivi di telefonia fissa versati in maniera illegittima dovranno essere accolte da TIM entro 30 giorni dalla loro ricezione.
Per conoscere le anteprime, le notizie, le novità e gli approfondimenti sul mondo della telefonia, è possibile seguire MondoMobileWeb su Google News, cliccando sulla stellina o su “Segui”.
Servizi in promozione in alternativa al rimborso
Oltre ad aver disposto i rimborsi, la stessa delibera di AGCOM stabiliva anche che gli operatori avrebbero potuto “proporre ai singoli interessati soluzioni di compensazione alternative, satisfattive del diritto di ristoro degli utenti”.
In questo senso, TIM continua ancora a proporre fino a nuova comunicazione una serie di servizi aggiuntivi gratis per 6 mesi fra cui scegliere la propria misura di compensazione.
Si ricorda che in caso di accettazione di uno dei suddetti servizi TIM in promozione gratuita, questo comporta la rinuncia al diritto di richiedere la restituzione dei giorni erosi. Dunque, una volta attivato, non sarà più possibile richiedere il rimborso per la fatturazione a 28 giorni.
Ecco quali sono le opzioni gratuite per 6 mesi dall’attivazione messe a disposizione da TIM:
- TIMVISION, la TV on demand di TIM con diversi contenuti a disposizione;
- Servizio “Chi è”, per visualizzare il numero del chiamante sul display del telefono di casa;
- Extra Voice, opzione per ottenere le chiamate illimitate verso tutti i numeri di rete fissa e mobile nazionali;
- Voce Internazionale, per ottenere le chiamate illimitate verso i telefoni fissi di Stati Uniti, Canada ed Europa occidentale;
- Opzione Max Speed, che consente di aumentare la velocità della propria connessione in Misto Fibra Rame FTTC (XDSL) da 30 Mbps fino a 100 Mbps.
Si potrà scegliere solo uno di questi servizi, fra quelli che non sono già attivi sulla linea. Per farlo, si potrà chiamare il Servizio Clienti al numero 187 o accedere all’area MyTIM.
Al termine dei 6 mesi di validità, il servizio scelto verrà disattivato automaticamente, senza alcun costo aggiuntivo.
Si specifica che sia le misure di compensazione che i rimborsi coinvolgono solo i clienti di rete fissa (sono esclusi i clienti di rete mobile).
Unisciti al canale Telegram dedicato agli appassionati di telefonia e a chi vuole scoprire le migliori offerte per risparmiare. Clicca qui per entrare tramite il link di invito.
Per rimanere aggiornato sulle novità della telefonia seguici su Google News cliccando sulla stella, Telegram, Facebook, X e Instagram. Condividi le tue opinioni o esperienze nei commenti.