Tim: azzerate le emissioni di CO2 generate dai siti commerciali e istituzionali del Gruppo
Tim ha annunciato di aver azzerato le emissioni di CO2 generate nel 2021 dai suoi siti commerciali e istituzionali e da quelli di alcune aziende del Gruppo, come Noovle, Olivetti, Sparkle, Telsy, Kena Mobile e FiberCop, con 900 tonnellate di gas serra equivalenti neutralizzate, corrispondenti a 127 giri del mondo in auto.
Per valutare le suddette emissioni, è stata utilizzata la metodologia CO2web, messa a punto dall’ente non profit, Rete Clima, e verificata dall’Ente ICMQ, che ha basato il calcolo sul consumo energetico dei server delle pagine web e di tutti i servizi necessari al loro funzionamento.
La Carbon Neutrality dei siti è certificata dalla Green label “CO2 emission zero website”.
L’azzeramento delle emissioni generate dai suoi siti web fa parte della strategia di sostenibilità del Gruppo Tim, tramite cui l’azienda intende raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030.
Entro il 2024, poi, il Gruppo punta ad accrescere la propria offerta di prodotti e servizi ecosostenibili, con il 15% di smartphone green, mentre per il 2025 l’obiettivo è di utilizzare energia proveniente solo da fonti rinnovabili, in modo da azzerare le emissioni indirette e migliorare l’ecoefficienza del 50%, anche attraverso l’uso della fibra e del 5G.
Nello specifico, la Carbon Neutrality raggiunta dai siti web di Tim è dovuta alla scelta del Gruppo di sostenere il Maisa REDD+, un progetto internazionale a tutela di oltre 28 mila ettari di foresta pluviale amazzonica in Brasile, con il monitoraggio della deforestazione illegale e il coinvolgimento delle popolazioni locali nella preservazione della biodiversità di flora e fauna.
Nella primavera del 2022, inoltre, Tim sosterrà due progetti di riqualificazione forestale in Italia: il primo, nel Parco Nord di Milano, dove pianterà 80 nuovi alberi, in aggiunta ai 70 del 2021, che in circa trent’anni contribuiranno all’assorbimento di circa 50 tonnellate di CO2 (circa 500 frigoriferi in funzione per un anno); il secondo progetto, in Umbria, sarà a favore della gestione della “Foresta di Città della Pieve-Piegaro“.
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