Anche Wind Tre sarebbe adesso interessata a FiberCop, tramite accordo strategico o partnership per usufruire della fibra FTTH della società della rete secondaria di TIM.
L’operatore di proprietà di CK Hutchison sarebbe infatti in trattativa per poter usufruire dei servizi della rete di FiberCop con copertura in tecnologia FTTH, Fiber To The Home.
FiberCop è la società della rete secondaria di TIM operativa dal 1° Aprile 2021, controllata principalmente da TIM stessa, ma anche dal Fondo KKR (per il 37,5% delle quote) e da Fastweb, che ha fatto confluire le sue quote in FlashFiber, il progetto in joint-venture con TIM lanciato diversi anni fa.
Alla società della rete secondaria passiva di TIM, si sono affiancate tramite accordi strategici anche Tiscali e, più recentemente, Iliad, che si avvicina al lancio nel fisso il 25 Gennaio 2022. Per questi operatori che non acquisiscono quote di FiberCop, si tratta chiaramente di accordi volti a sostenere la loro offerta commerciale nella telefonia fissa, con la possibilità di usufruire di servizi dell’operatore wholesale-only in fibra ottica.
Adesso, secondo alcune indiscrezioni riportate da IlSole24Ore di ieri, 18 Gennaio 2022, anche WindTre sarebbe interessata a entrare nella partita.
Non si conoscono ancora ulteriori dettagli sull’indiscrezione relativa ai colloqui in corso tra WindTre e FiberCop, ma l’ipotesi riportata è quella di un accordo commerciale sostanzialmente in linea con quanto fatto da Tiscali e Iliad.
Sarebbe invece da scartare, per il momento, l’ipotesi di WindTre azionista di FiberCop, alla stregua di Fastweb.
Inoltre, non è chiaro il rapporto che verrebbe a crearsi con l’altro partner, Open Fiber. In linea generale, l’accordo potrebbe eventualmente andare a sommarsi a quello in vigore con Open Fiber e dunque, WindTre, esattamente come Tiscali, Iliad ed eventuali altri operatori interessati, potrà avvalersi di entrambe le infrastrutture di rete in tecnologia FTTH.
A tal proposito, si evidenzia che per il momento le due infrastrutture nazionali in fibra ottica appartengono a operatori concorrenti, ma in questi giorni si sta discutendo molto sulle prospettive di una scissione di TIM in società Netco e Service, con la prima delle due, quella a cui apparterranno gli assets della rete, che potrebbe andare a fondersi con Open Fiber sotto la guida di Cassa Depositi e Prestiti, per raggiungere l’obiettivo strategico della rete unica indipendente.
Il piano di TIM, costruito dall’attuale Direttore Generale Pietro Labriola, consisterebbe in una scissione senza OPA, diversamente da quanto proposto, nella sua manifestazione d’interesse, dal Fondo KKR che detiene il 37,5% in FiberCop.
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