Il BEREC ha accolto favorevolmente l’accordo tra il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea, volto a estendere il regolamento Roaming all’interno dell’UE, la cui scadenza era prevista per il 30 giugno 2022.
Tramite questa estensione, i cittadini UE potranno chiamare, inviare SMS e utilizzare i dati mobili mentre viaggiano in UE, senza costi aggiuntivi e come se si trovassero nel proprio Paese.
Il Roaming Like at Home (RLAH), definito dal Regolamento UE numero 531/2012, è entrato in vigore il 15 giugno 2017 e ha visto le autorità nazionali di regolamentazione (ANR) e il BEREC contribuire alla sua applicazione sin dalla sua prima adozione.
Nello specifico, l’accordo tra Parlamento e Consiglio dell’Unione Europea è stato raggiunto ieri, 9 dicembre 2021, con l’intento di prorogare il regolamento sul Roaming UE per altri 10 anni (fino al 2032), a partire dal 1° luglio 2022, data appena successiva alla scadenza del regolamento attuale (ovvero il 30 giugno 2021).
Si specifica, però, che l’accordo è informale e dovrà essere approvato formalmente dal Parlamento e dal Consiglio prima di entrare in vigore. Il testo verrà votato anche dalla Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia.
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Con l’effettiva approvazione sarà possibile continuare a utilizzare all’interno dell’Unione Europea le proprie tariffe e offerte nazionali, senza sovrapprezzo, anche se sono previsti dei limiti di salvaguardia e la possibilità per gli operatori di chiedere una deroga al riguardo.
In dettaglio, le tariffe di Roaming all’ingrosso, ovvero i prezzi addebitati a vicenda dagli operatori quando i clienti utilizzano altre reti durante il Roaming, saranno limitate a 2 euro per Gigabyte dal 2022, con una riduzione progressiva fino a 1 euro nel 2027.
I fornitori di Roaming, poi, dovranno offrire la stessa qualità dei servizi offerti a livello nazionale (se le condizioni sono disponibili nel Paese di destinazione), vietando così le pratiche che riducono la qualità dei servizi di Roaming.
Inoltre, i viaggiatori all’interno dell’Unione Europea avranno accesso ai servizi di emergenza senza costi aggiuntivi (chiamate, SMS e trasmissione della posizione).
Per quanto riguarda le chiamate intra-UE (cioè le chiamate condotte tra un paese dell’Unione Europea e l’altro, da non confondere con le chiamate in Roaming), queste non vengono tariffate alle condizioni nazionali, ma attualmente sono limitate a un massimo di 19 centesimi di euro al minuto + IVA (6 centesimi di euro + IVA per gli SMS).
La Commissione Europea con l’accordo sul roaming ha lo scopo di esaminare anche la suddetta situazione e di valutare un’eventuale ulteriore riduzione dei massimali.
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