TIM Wholesale: nuove condizioni economiche dopo l’aumento del traffico per lo streaming sportivo
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato, con la sua nuova delibera 124/21/CIR, delle misure volte a stabilire le condizioni economiche di alcuni servizi wholesale inclusi nelle offerte di riferimento di TIM per l’anno 2021.
Le misure sono volte a regolare le condizioni economiche della banda bitstream Ethernet, il kit VULA, e l’iniziativa di TIM per agevolare le migrazioni massive verso soluzioni ultra broadband, anche considerando la necessità di adeguare la capacità trasmissiva degli altri operatori in seguito all’arrivo delle trasmissioni sportive in streaming, con diretto riferimento alla Serie A su DAZN.
Le condizioni economiche della banda bitstream ethernet
Iniziando con le condizioni economiche della banda bitstream Ethernet, l’AGCOM ha evidenziato che nel 2021 si è osservato un incremento di circa il 13,7% per quanto concerne il costo unitario della banda Ethernet di primo livello per i servizi bitstream rame e, al contempo, una riduzione del -50% per il costo unitario della banda Ethernet di primo livello per i servizi bitstream NGA.
Invece la banda bitstream Ethernet di secondo livello per il 2021 è in riduzione di circa il 24,8%, in termini di costo, rispetto all’anno precedente.
Dopo una consultazione, l’AGCOM ha rilevato che dopo l’aggiudicazione dei diritti audiovisivi da parte di DAZN per la trasmissione in streaming delle partite di calcio di Serie A si è osservato un sensibile incremento della banda media per gli accessi NGA acquistata dagli altri operatori, mentre per la banda bitstream Ethernet la richiesta è stata complessivamente costante.
L’incremento è legato proprio agli adeguamenti di rete resi necessari per gli altri operatori, con lo scopo di garantire al meglio la fruizione dei servizi di streaming sportivo.
Per questa ragione, l’Autorità ha ritenuto che siano necessarie specifiche e immediate misure per garantire la pari opportunità per tutti gli operatori di poter distribuire in streaming le partite.
In questo senso, è stato fissato che a partire dal 1° Giugno 2021 e fino al 31 Dicembre 2021, il singolo operatore alternativo debba corrispondere a TIM un importo mensile sia per la banda Ethernet rame che NGA, dato dal prodotto tra i prezzi fissati dall’analisi dei mercati per l’anno 2021, il numero medio nel mese dei propri accessi e la banda media per accesso.
Con questo approccio, secondo l’Autorità gli operatori potranno far fronte (senza attendere gli esiti della nuova analisi di mercato ancora in corso) alla necessità di una maggiore disponibilità di banda da parte dei clienti finali, sterilizzando al contempo l’incremento della banda media per accesso acquistata dagli operatori a partire da Giugno 2021 (con un’applicazione chiaramente retroattiva).
Inoltre, è stabilito che dal 1° Gennaio 2022, TIM debba applicare, relativamente alla banda Ethernet, condizioni economiche che colgano gli obiettivi regolamentari prefissati nel provvedimento, fatturando gli importi per la banda Ethernet NGA effettivamente acquistata e prevedendo una riduzione dei canoni del 50% rispetto a quelli definiti per l’anno 2021.
Per la banda bitstream Ethernet Rame, invece, anche per incentivare l’adozione di soluzioni tecnologiche ultrabroadband, l’AGCOM ha ritenuto che TIM possa continuare ad applicare le condizioni economiche del 2021 anche per l’anno prossimo.
Le condizioni economiche del Kit VULA di TIM
Per quanto concerne invece il Kit VULA e le sue condizioni economiche, si è rivelato, per la stessa ragione, un incremento complessivo del numero di porte per apparato rispetto a quanto ipotizzato negli anni passati.
In questo senso, l’Autorità ha evidenziato che una modifica dei parametri di input rispetto all’analisi di mercato può essere presa in considerazione dal momento che non si modifica il modello di costo, ma si procede a un mero aggiornamento dei parametri, giustificato dalla situazione di eccezionale urgenza che non poteva essere prevista dall’analisi triennale dei volumi.
Infatti, dopo l’aggiudicazione dei diritti audiovisivi da parte di DAZN si è osservato un incremento delle porte dei kit Vula a 1 Gbps e 10 Gbps, ricondotto proprio agli adeguamenti della rete.
Al fine di tenere conto dell’aggravio dei costi per il mercato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha dunque ritenuto di dover aggiornare le condizioni, stabilendo anche in questo caso (retroattivamente) che dal 1° Giugno 2021 TIM non debba applicare alcun canone mensile fino al 31 Dicembre 2021.
Dal 1° Gennaio 2022, invece, TIM dovrà fatturare gli importi per le porte dei Kit VULA effettivamente acquistate dagli altri operatori, in continuità con gli obiettivi regolamentari prefissati e prevedendo una riduzione dei canoni mensili del 30% rispetto ai prezzi definiti per l’anno 2021.
Le iniziative di TIM per agevolare le migrazioni verso soluzioni VULA e Bitstream NGA
Infine, la dettagliata delibera dell’Autorità (ecco il documento completo) si concentra sulle misure per agevolare le migrazioni degli altri operatori.
A tal proposito, la premessa dell’Autorità si concentra sulla considerazione che oggi ci sono tipologie di accesso sulla rete in rame, come il bitstream e l’ULL, in cui la velocità di download non può superare determinati limiti (come ad esempio 20 Mbps) e per cui la fruizione di contenuti in live streaming può risultare non ottimale.
TIM aveva quindi proposto una misura basata sulla riduzione progressiva dei contributi di migrazione fino a un massimo del 50% in proporzione alla percentuale di accessi migrati entro il 30 Giugno 2022.
L’AGCOM, in tal senso, ha evidenziato che in questo caso l’iniziativa ricalca quella approvata dall’Autorità stessa in una precedente delibera e che le misure di riduzione dei contributi una tantum appaiono giustificabili anche per via delle economie di scala che si possono ottenere aggregando più ordini.
Per questa ragione, è stata approvata la proposta di TIM per agevolare le migrazioni massive verso soluzioni UBB (VULA e bitstream NGA) con alcuni correttivi relativi le riduzioni delle soglie per l’accesso alla riduzione dei contributi una tantum di migrazione.
TIM dovrà quindi recepire tutte le disposizioni e trasmettere all’AGCOM una relazione dettagliata con l’attuazione delle misure entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera in questione.
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